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Trovata la 76esima vittima, è una bambina. In totale sono 31 i minori annegati lo scorso 26 febbraio

Circa cinquemila persone, con bandiere, striscioni e fiori, hanno partecipato alla manifestazione promossa a Steccato di Cutro dopo la strage dei migranti di domenica 26 febbraio. Un lungo corteo di gente ha invaso la frazione del Crotonese, con centinaia di bandiere di sindacati e associazioni provenienti da tutta Italia. Dalla Sicilia sino al Trentino, passando per Roma e la Puglia, in tanti, arrivati con una trentina di autobus e mezzi privati, non sono voluti mancare all'iniziativa organizzata dalla 'Rete 26 Febbraio' per esprimere il dolore di una tragedia immane, nel giorno in cui le ricerche hanno portato al recupero di altri tre corpi portando a 76 il numero delle vittime accertate. All'interno del corteo presenti anche tanti sindaci, tra cui quelli di Crotone, Vincenzo Voce, e Catanzaro, Nicola Fiorita, oltre a esponenti politici regionali. Presenti anche Luigi de Magistris, Cecilia Strada di Emergency, l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, il parlamentare di Verdi Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Le stiamo provando tutte - ha detto Strada - per far sì che la politica rinsavisca e torni a basare le proprie scelte sul rispetto della vita umana e la dignità di tutti gli esseri umani". Per Luigi de Magistris "la manifestazione di oggi dimostra che c’è un'umanità popolare che stride con la disumanità del potere". In testa al corteo la croce di legno realizzata con i resti dell'imbarcazione naufragata a pochi metri dalla riva. Tra gli striscioni portati dai manifestanti uno recitava: "Cutro, la strage è di Stato, difendete le persone non i confini". Dopo aver attraversato la frazione il corteo ha quindi raggiunto la spiaggia dove è avvenuta la tragedia.


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Sul bagnasciuga i dimostranti hanno piantato dei fiori, mentre è stata recitata una preghiera in arabo per le vittime musulmane del naufragio. La funzione religiosa è stata preceduta dagli interventi di alcuni migranti, scampati alla morte o parenti di vittime e dispersi. Secondo alcuni dei profughi, provenienti soprattutto dall'Afghanistan, il governo non avrebbe manifestato la dovuta attenzione alla tragedia. "Grazie alle tante persone, fra cui molti bambini venuti oggi qui, ma il primo ministro - ha detto uno di loro - non ha nemmeno avuto il coraggio di venire a portarci le condoglianze". Un altro si è spinto a dire: "Non ho trovato differenze fra i talebani e il governo attuale in Italia". Uno dei sopravvissuti, che ha perso il fratellino di sei anni, ha affermato: "Rimarrò per tutta la vita sconvolto dal dolore di non aver potuto salvare il mio fratellino che mia mamma mi aveva affidato. Non dimenticatevi - ha poi detto in riferimento alle persone disperse - di loro che sono in mare. Che siano d'esempio per salvare altre vite". I giornalisti che hanno seguito la manifestazione hanno indossato un pass che riproduce quello della giornalista afghana Amarkhele Torpekai, anche lei morta annegata a Steccato di Cutro. Un messaggio simbolico promosso dai giornalisti locali e condiviso da tanti colleghi che sin da domenica 26 febbraio hanno seguito l'evolversi delle ricerche.


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Trovata la 76esima vittima, è una bambina
Intanto sale a 76 il conto delle vittime del naufragio di migranti lo scorso 26 febbraio. Un'altra vittima del naufragio di migranti avvenuto a Steccato di Cutro, la terza di oggi, è stata recuperata dai soccorritori acquatici dei vigili del fuoco.

Il 76mo corpo appartiene ad una bambina di un'età presumibile tra i 7 e i 10 anni ed è stato individuato in località Praialonga dai vigili del fuoco impegnati nelle attività di perlustrazione del litorale, a non molta distanza dal luogo della tragedia.

In giornata erano stati recuperati altri due corpi appartenenti rispettivamente ad un'altra bambina, di età compresa tra i 5 e i 6 anni, e ad un adulto. La bambina trovata nel pomeriggio, ultima vittima accertata del naufragio di Steccato di Cutro è il 31mo minore morto nella tragedia avvenuta lo scorso 26 febbraio e il ventiduesimo compreso nella fascia d'età tra 0 e 12 anni.


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Intanto continuano i soccorsi in mare di imbarcazioni a rischio. Oltre 480 migranti sono stati intercettati in mare dalla nave Diciotti, mentre stava facendo rotta verso Lampedusa per trasferire centinaia di ospiti dall'hotspot. 

L'imbarcazione della Guardia costiera è successivamente arrivata sull'isola, dove ha preso a bordo 188 persone che erano nella struttura di contrada Imbriacola: qui ci sono 2.700 profughi a fronte dei 400 posti ufficialmente disponibili. 

E nella notte è attraccata al porto di Crotone un'imbarcazione che trasportava circa 500 migranti, soccorsi al largo della costa calabrese. Si tratta di un peschereccio in pessime condizioni, che stava navigando in un mare forza 6. La barca è arrivata scordata da tre motovedette della Capitaneria di Porto di Crotone e protetta da un rimorchiatore. Le operazioni di sbarco sono iniziate poco prima dell'una. I migranti sono stati condotti al centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto.

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