Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Da quando è iniziato l'anno nuovo, con la fine del calmiere che fu imposto dal governo Draghi, i prezzi dei carburanti proseguono a levitare senza sosta.
Secondo il sito Quotidiano Energia, il prezzo medio della benzina servito è salito a 1,965 euro al litro, quello del diesel è arrivato a 2,023 euro. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha promesso controlli a tappeto incrociati di Guardia di Finanza e di "Mister Prezzi", il Garante per la sorveglianza dei prezzi. 
Una situazione drammatica se si pensa che il prossimo 5 febbraio è previsto il blocco delle importazioni di prodotti raffinati dalla Russia che porterà l'Europa a non avere il 30% del suo gasolio. 
Per Quotidiano Energia il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è 1,821 euro al litro (1,814 il dato del 5 gennaio). Il prezzo medio praticato del diesel self è a 1,879 euro al litro (contro 1,875). Per quanto riguarda il rifornimento servito, la benzina è arrivata a 1,965 euro, il diesel a 2,023.
Tutto ciò in condizioni normali, perché in autostrada i prezzi sono oltremodo superiori.
Anche il Codacons è intervenuto: "Il pieno di benzina costa 8,9 euro in più rispetto a quanto costava a fine dicembre", ovvero "214 euro ad automobilista" all'anno. L'Unione nazionale consumatori parla di un aumento di "9 euro e 15 centesimi per un pieno da 50 litri". 
A incidere sugli aumenti c'è anche la decisione del governo di eliminare lo sconto di 18,3 centesimi al litro sulle accise (le tasse sui carburanti), messo dall'esecutivo Draghi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Uno sconto che da marzo è costato 1 miliardo di euro al mese. 
In questa situazione, poi, c'è anche chi se ne approfitta. 
La Guardia di Finanza ha reso noto che l'anno scorso da marzo ha accertato nei distributori di carburante 2.809 violazioni alla disciplina dei prezzi, su 5.187 verifiche fatte. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso, in una intervista al Corriere della Sera, ha parlato di "casi eclatanti e non giustificabili".
Tanto Urso quanto il vicepremier Salvini hanno annunciato che nelle prossime ore il Consiglio dei ministri valuterà un possibile intervento, per fare il punto e valutare ogni possibile ulteriore azione di contrasto alle speculazioni.

Foto © Imagoeconomica

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos