In Paraguay la dipendente, in custodia cautelare, è accusata di “furto particolarmente grave”
Lo scorso martedì, la Procura ha incriminato la collaboratrice domestica dell’ex procuratore Javier Ibarra per “furto particolarmente grave”. L'indagine indica che la donna ha rubato l'arma da fuoco calibro 22’, arma che si sospetta sia stata utilizzata per uccidere l’ex funzionario del pubblico ministero ed ex ministro della sicurezza interna. Un giudice ha ordinato la custodia cautelare della dipendente, identificata come Aída María Villalba. Il suo avvocato difensore sostiene che la sua cliente non ha toccato nulla sulla scena del delitto ed è sicuro della sua innocenza, riguardo al crimine.
Come ricorderete, Javier Ibarra era stato trovato morto nella sua casa di San Lorenzo, Dipartimento Centrale, con due ferite da arma da fuoco alla testa.
Conseguentemente, la Procura ha chiesto al Tribunale Penale di Garanzia, gli arresti domiciliari di Aida María Villalba, arrestata lunedì pomeriggio dopo una perquisizione nella sua abitazione situata, anch’essa, all’interno della città di San Lorenzo. Ma poi, nonostante la richiesta del pubblico ministero, il giudice Elsa Idoyaga del Tribunale di San Lorenzo, ha disposto la custodia cautelare di Villalba.
Secondo quanto riferito dal magistrato attraverso Radio Monumentale 1080 AM, il provvedimento è stato disposto perché la donna avrebbe finto di essere malata per evitare di sottoporsi al processo. Inoltre, non avendo un indirizzo fisso, c’è il concreto rischio di fuga e intralcio al processo.
Secondo il resoconto del giudice, l’imputata era stata convocata per un’udienza per mettere in atto le misure cautelative, alle 19:00 di martedì scorso, ma la donna in un primo momento aveva dichiarato di non sentirsi bene, motivo per cui è stato disposto il suo trasferimento presso l'ospedale Clínicas de San Lorenzo.
Nel centro di assistenza è stata sottoposta a diversi accertamenti; anche il giudice e un medico legale si sono recati sul posto per verificare il suo stato di salute, potendo così stabilire che Villalba era in grado di continuare con l'udienza.
L’avvocato dell’imputata, Avelino Britos, ha dichiarato che la sua assistita ha testimoniato alla Procura e ha raccontato tutto quello che è successo lo scorso venerdì mattina, quando ha trovato il corpo di Javier Ibarra, affermando che “non può aggiungere altro”.
Ha spiegato che la donna ha detto di essere arrivata a casa di Ibarra alle 07:05 e di aver trovato il vicino di casa Máximo Torres davanti alla casa. Ha affermato che l'ingresso principale della casa era semiaperto e il cane di Ibarra era fuori. Questo fatto le sembrò insolito e decise di entrare in cucina con il vicino di casa. In quel momento hanno sentito una persona chiamare al cellulare dell’ex procuratore e visto che non rispondeva, hanno aperto la porta dove hanno trovato il corpo senza vita.
Allo stesso modo, secondo le pubblicazioni sulla stampa di Asunción: “Britos ha affermato che la sua cliente non ha toccato assolutamente nulla e che l'arma da fuoco calibro 22,’ che ha posto fine alla vita di Ibarra, non era più sul posto. Ha precisato che la donna ha coperto il cadavere su richiesta della Polizia di Stato, un’ora dopo il ritrovamento.
“Alla domanda sul motivo per cui la sua cliente è risultata positiva alla prova dell'antimonio sulla mano destra, rispondo che ‘non c’è spiegazione’ e che esistono molti test che non funzionano, non sono affidabili o semplicemente se ci si trova in una stanza dove c’è polvere da sparo, ci si contamina”.
“Il metodo scientifico che ha il Paraguay (per rilevare tracce di polvere da sparo) non so se è così valido, sarebbe necessario approfondire, non credo sia così preciso, ecco perché dico che la mia cliente è innocente", ha riferito alla stampa.
Il procuratore Gerardo Mosqueira ha detto ai media che nessuna ipotesi è esclusa; anche l’ipotesi che si sia trattato di omicidio o di suicidio, rientra nelle linee investigative seguite anche dai pm impegnati nel caso e dalle autorità di polizia.
ARTICOLI CORRELATI
Paraguay: trovato senza vita ex pm antidroga dell'amministrazione Cartes, ipotesi omicidio