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Voleva sciogliere il Parlamento, finisce destituito e in manette

Il presidente del Perù Pedro Castillo (in foto) è stato arrestato. Si è conclusa così la lunga giornata del Paese sudamericano che ha visto il tentativo di golpe da parte del politico. 
Il Parlamento peruviano lo ha destituito con una procedura d'urgenza, accelerando un procedimento di impeachment per "incapacità morale" che aveva comunque in calendario proprio ieri. Subito dopo è stata convocata la vicepresidente della Repubblica Dina Boluarte per la cerimonia di successione, come previsto dalla Costituzione. 
Castillo, maestro e sindacalista, si era insediato il 28 luglio 2021 battendo di stretta misura al ballottaggio Keiko Fujimori, leader della destra peruviana e figlia dell'ex presidente Alberto Fujimori. 
L'ex Presidente è stato arrestato in serata dalla polizia, nella sede della Prefettura di Lima, dove si era rifugiato in compagnia dell'ex premier Anibal Torres. 
In vista della possibile destituzione - terzo tentativo contro di lui in 16 mesi di mandato - ieri Castillo si era rivolto a sorpresa al Paese con un messaggio in cui annunciava di aver deciso di sciogliere il Parlamento per preparare lo svolgimento di nuove elezioni entro nove mesi che permettessero la costituzione di un'Assemblea legislativa con poteri costituzionali. 
Ed è in quel momento che l'opposizione si è scatenata contro il Capo dello Stato, con tanto di appoggio della maggior parte dei media e dei responsabili degli organi giudiziari, che hanno condannato l'annuncio definendolo un gesto disperato e "un golpe contro la democrazia peruviana". 
In poche ore, la presidente del Consiglio Betssy Chavez e cinque ministri hanno rassegnato le dimissioni, così come hanno fatto il capo dell'esercito e alcuni ambasciatori, fra cui quelli alle Nazioni Unite e presso l'Organizzazione degli Stati americani. 
Dopo alcune ore di incertezza, anche il comando congiunto delle forze armate e la polizia hanno diffuso un comunicato in cui hanno espresso fedeltà alla Costituzione, scaricando il capo dello Stato. 
In Parlamento, di fatto, non c'è stato dibattito. Su 130 membri in 101 si sono espressi per la destituzione contro sei contrari e dieci astensioni. 
A fine mattinata ha abbandonato Castillo anche la vicepresidente Dina Boluarte, che in questo modo ha preservato le sue prerogative costituzionali fino a giurare come nuova presidente del Perù per il resto del mandato 2021-2026. Il giuramento ha avuto luogo presso il Congresso, dove si sono riunite le alte istituzioni dello stato peruviano. E' la prima donna a diventare presidente del Perù.

Foto © Presidencia de la República del Perú

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