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Il gruppo hacker iraniano "Black Reward" ha diffuso in rete oltre 50 gigabyte di documenti dopo aver violato con successo ieri il sistema di posta elettronica interno dell'Società iraniana per la produzione e lo sviluppo dell'energia nucleare. In una serie di messaggi sul suo profilo Telegram, il gruppo di pirati informatici ha diffuso file che includono immagini, documenti e informazioni della corrispondenza interna alla società per un totale di 100.000 mail. "I documenti pubblicati contengono i contratti dell'Iran Atomic Energy Production and Development Company con partner nazionali e stranieri, la gestione e gli orari operativi della centrale di Bushehr, i dettagli dell'identità e la busta paga di ingegneri e dipendenti dell'azienda, nonché passaporti e visti di iraniani e specialisti russi della centrale di Bushehr", ha affermato il gruppo in una nota diffusa sui suoi canali social media. Ieri mattina, il gruppo aveva annunciato di aver bucato i sistemi dell'Autorità iraniana e dato 24 ore di tempo per liberare i prigionieri politici e i manifestanti, affermando che scaduto il termine avrebbe diffuso tutti i documenti in suo possesso. Gli attivisti hanno inoltre affermato che "a differenza degli Occidentali, non flirtiamo con i religiosi criminali e se promettiamo qualcosa, lo manteniamo al 100 per cento". All'inizio della settimana il gruppo aveva anche annunciato di aver violato i sistemi dell'emittente "Press Tv" legata al governo.

Foto: it.depositphotos.com

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