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La tecnologia è al centro di una nuova e più intensa fase di competizione globale. Ad affermarlo è stato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che ieri si è recato in visita all’Università di Stanford, in California, per un evento di reclutamento organizzato in collaborazione con il dipartimento di Stato. “Ci troviamo ad un punto di flessione. Il mondo post-Guerra fredda è giunto al termine, ed è in corso una intensa competizione per dar forma (al mondo) che verrà”, ha affermato il segretario. “Al centro di questa competizione c’è la tecnologia, che sotto molti aspetti ridefinirà le nostre economie e alle nostre forze armate. La tecnologia rivoluzionerà le vite delle persone in tutto il pianeta, ed è dunque profondamente una fonte della nostra forza nazionale”, ha detto Blinken. Il segretario ha puntualizzato che per gli Stati Uniti la tecnologia è il cuore di una “visione positiva del futuro”, basata su progressi nella medicina, nella sostenibilità e verso una minore dipendenza dai combustibili fossili, e ha aggiunto che rafforzare i partenariati tecnologici è “parte della nostra politica estera”.
Quindi ha tracciato anche una linea di azione: “Dobbiamo anche assicurarci di essere noi a sedere al tavolo che aiuterà a dar forma alle regole, alle norme e agli standard di utilizzo della tecnologia. Se non lo saremo, se gli Stati Uniti non ci saranno, ci sarà qualcun altro, e queste regole prenderanno forma secondo modalità che non riflettono i nostri valori e i nostri interessi. Oppure, a quel tavolo non siederà nessuno, e allora avremo il caos prima di conseguire un mondo che sia organizzato in modo da trarre vantaggio dei progressi che stiamo conseguendo”. 
Secondo il segretario di Stato, l’amministrazione del presidente Usa Joe Biden si è sforzata “di costruire un dipartimento di Stato che sia all’altezza del compito, che disponga delle persone giuste, della giusta organizzazione, del giusto focus per assicurarci che l’America guidi il mondo nelle questioni relative alla scienza e alla tecnologia”. Blinken ha menzionato l’istituzione di un nuovo ufficio sul cyberspazio e la politica digitale, e la recente approvazione del Chips and Science Act, con cui l’amministrazione Biden ha investito decine di miliardi di dollari nel settore dei semiconduttori e della ricerca scientifica.

Foto © Imagoeconomica

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