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Sono stati colpiti da almeno tre sicari, secondo le prime informazioni

Questo mercoledì, il pm Luz Marina Delgado, e il suo assistente Jefferson Mendoza, sono stati assassinati a colpi di arma da fuoco da almeno tre sicari, secondo le prime informazioni giunte nella nostra redazione. Il fatto è accaduto nella località di Manta, una città costiera ad ovest del paese, nella provincia di Manabí. 

Le vittime erano a bordo di un veicolo rosso, guidato da Mendoza, attorno alle otto del mattino, a pochi isolati dall’abitazione di Delgado. Secondo diversi testimoni, viaggiavano a gran velocità inseguiti da un'altra automobile di colore bianco, i cui occupanti continuavano a sparare contro il pubblico ministero ed il suo assistente. L'automobile rossa ha perso il controllo in una piccola strada, urtando contro una parete. Quando i testimoni si sono avvicinati a soccorrere le vittime, il pubblico ministero Delgado, colpito alla testa, era già privo di vita. Mendoza, colpito al petto, ha resistito per pochi istanti ma è morto prima dell’arrivo dei soccorsi. 

Sul posto, la polizia scientifica ha trovato dodici bossoli di proiettili, provenenti da un’arma 9mm automatica o semiautomatica, secondo quanto dichiarato dalle autorità. Il capo di Polizia di Manta, Patricio Armendaríz ha dichiarato di non essere a conoscenza di minacce contro il pm o l'assistente. 

Da parte sua, il capo di Distretto, Freddy Sarsoza, ha confermato che i sospettati sarebbero stranieri che avevano affittato un appartamento, circa 30 giorni prima dell'attentato, da dove sarebbe stata pianificata la dinamica dell’inseguimento. 

Riguardo le motivazioni dell'attentato, il pubblico ministero provinciale di Manabí, Roger Pachar, ha specificato che “l'avvocato Luz Marina Delgado prestava servizio nell'unità di Transito n°2 di Manta, e non era a carico di indagini di delitti complessi”.

Con questo sono oltre 150 gli omicidi nella provincia dall’inizio dell'anno, una delle medie più elevate della regione. È per questo motivo che, alla fine di aprile, il presidente dell'Ecuador, Guillermo Lasso, aveva decretato lo stato di emergenza per 60 giorni in tre province costiere: Guayas, Manabí e Esmeraldas. Il numero di vittime nella regione supera i 1200, di cui oltre 350 si sono registrate all’interno di istituti penitenziari, come conseguenza diretta di violenti ammutinamenti.

Foto di copertina: ecuadornoticias.com

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