Giuffre: “Rammaricata di non poterlo affrontare in un processo in cui renda conto delle sue azioni”
L'ex agente di modelle francese Jean-Luc Brunel (in foto), considerato vicino al defunto miliardario americano Jeffrey Epstein e sospettato di avergli procurato giovanissime vittime, è stato trovato morto impiccato nella notte tra venerdì e sabato nella sua cella nel carcere de La Santè. La stessa sorte che toccò a Epstein nell’estate 2019. La procura di Parigi ha confermato che l'uomo, incriminato per diversi stupri di minorenni, è stato trovato morto e ha indicato che è stata avviata un'indagine sulle cause della morte. Jean-Luc Brunel, fondatore nel 1978 della nota agenzia Karin Models e cofondatore negli Stati Uniti insieme ad Epstein di Mc2 Models Management, era apparso nella prima inchiesta sul finanziere americano nel 2007-2008, ma era scomparso dai radar da alcuni anni con l'eccezione di una apparizione a una serata di gala nel luglio 2019. Nell'inchiesta è accusato di essere stato l'adescatore di giovani donne, spesso minorenni, per i festini sessuali di Epstein e compagnia: donne spesso di modesti mezzi o povere, alle quali avrebbe evocato una rapida carriera da modelle, facendole invece entrare nel famigerato giro di sfruttamento sessuale. La procura di Parigi ha iniziato a indagare su di lui nell'agosto del 2019, allertata dalla presenza di potenziali vittime francesi e diverse modelle in Francia hanno iniziato a parlare e a formulare accuse. Di qui l'arresto. Brunel ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento. Ma esistono compromettenti messaggi fra lui e Jeffrey Epstein: i primi risalgono a 17 anni fa.
“Ho una professoressa per te che ti insegna a parlare russo”, affermava Brunel al telefono il 1° settembre 2005 al finanziere di Manhattan. E poi: “Ha 2 X 8 (16) anni, non bionda. Le lezioni sono gratuite e puoi avere la prima oggi se chiami.”
Altri messaggi includono comunicazioni, nemmeno troppo in codice, come “ho una donna per lui” e “voglio sapere se dovrebbe portare la sua amica stasera”.
Attraverso la nuova agenzia di moda a New York, Brunel, con i finanziamenti di Epstein, portava avanti il lavoro di adescatore offendo green card per le giovani che provenivano dall’estero.
Del resto fra le accusatrici di Brunel c’è anche la nota Virginia Giuffre, una delle principali accusatrici di Epstein, con la quale di recente il principe Andrea ha raggiunto un accordo finanziario dalle cifre non note che gli ha evitato un processo: la donna afferma di essere stata obbligata ad avere rapporti sessuali con l'agente francese.
Virginia aveva infatti dichiarato che il finanziere americano si era vantato con lei di aver dormito con più di 1.000 “ragazze di Brunel”.
I pubblici ministeri francesi hanno affermato che la morte di Brunel porrà fine al caso legale a meno che altri complici non saranno indagati. “La fine di un altro capitolo”, ha scritto la Giuffre su Twitter in riferimento alla notizia del suicidio di Brunel. La donna si è detta "rammaricata" di non poter affrontare Brunel in un processo in cui renda conto delle sue azioni, ma di essere "contenta di aver potuto testimoniare lo scorso anno per farlo arrestare".
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