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Persone vicine alla vittima ritengono che la sua morte sia stata determinate dalle sue denunce di casi di corruzione

Una volta ancora si tratta, senza alcun dubbio, del macabro esercizio del potere che, con la sua abituale impostazione criminale, non fa altro che lanciare un messaggio di intimidazione all'attivismo colombiano; nelle ultime ore hanno assassinato a colpi di arma da fuoco il cittadino colombiano Uber Velásquez. Il fatto ha avuto luogo sulla ‘vereda La Balsa’, a San José de Apartadó, nella regione di Antioquia.
Le prime informazioni arrivate alla nostra Redazione parlano di alcuninuomini armati che hanno fatto irruzione all'interno della casa dove viveva Velásquez, gli hanno sparato a bruciapelo per darsi, subito dopo, alla fuga, sparendo dalla scena dell'attentato.
Abbiamo saputo che Uber Velásquez faceva parte della Veeduría Campesina di San José de Apartadó, nella zona di Urabá e che negli ultimi giorni aveva confidato al deputato di Antioquia, Camillo Calle, la preoccupazione per un un'allerta sociale "riguardo i ritardi e gli imbrogli nel progetto di pavimentazione di un tratto di strada a San José". In poche parole conoscenti di Velásquez hanno dichiarato ai giornalisti che negli ultimi tempi "stava per denunciare casi di corruzione".
Proprio il deputato Camillo Calle ha dichiarato pubblicamente ai mezzi di stampa internazionali che "in occasione di una conversazione con il colonnello della polizia di Urabá ed il segretario del dipartimento di sicurezza di Antioquia ha richiesto una relazione preliminare dei cellulari e delle condizioni di sicurezza della zona in cui è stato assassinato Uber Velásquez”. Ha anche aggiunto che ha personalmente richiesto più protezione "per i leaders che si trovano in quel dipartimento".
Versioni giornalistiche antioqueñas raccontano che Uber Velázquez era un contadino che coltivava cacao, mais e allevava pesci. Molto conosciuto nella sua comunità, in passato era stato vittima di un tentativo di spoliazione delle sue terre, sicuramente nel segno di un abuso commesso dai potenti della zona.
Inoltre secondo la relazione di Indepaz risulta che Velásquez sarebbe la vittima numero 165 tra i leader e difensori dei Diritti Umani uccisi nel 2021 e la numero 1.280 dalla firma dell'accordo di pace in Colombia.
La scia di morti che lascia dietro di sé il potere nefasto insediatosi in queste terre colombiane fa sì che dale nostre terre rioplatensi, Argentina e Uruguay, offriamo ai caduti un meritato omaggio per la loro morte ed intensifichiamo la nostra denuncia su questi fatti che riducono in polvere qualsiasi possibilità di credibilità nelle istituzioni democratiche di sicurezza che dicono di proteggere i rappresentanti sociali (come risposta ai costantí e continui attentati che subiscono da diversi anni) anche se la realtà è tutt'altra cosa.
Ancora una volta il giornalismo libero e le organizzazioni per i diritti umani e sociali che operano in queste regioni di costante conflitto hanno richiesto alle autorità protezione e sicurezza ma le risposte sono state deboli e, di conseguenza, i casi di violenza sono aumentati con indescrivibile intensità.
La morte di Uber Velásquez dimostra - per l'ennesima volta - che la forza brutale e criminale campeggia in queste regioni, ovviamente nel segno ripugnante dell'impunità, favorito ed insediato nei circoli di potere regionali, dove gli interessi finanziari di determinati gruppi privati (che in non pochi casi sono collusi con elementi dello stato colombiano) sono per natura quelli che prevalgono quando è il momento di fare pressioni, esecuzioni o atti di asservimento ai danni di leaders sociali o rappresentanti dei contadini che ossano affrontarli o a rispondergli, perché esistono diritti e leggi e accordi che vanno rispettati.
Queste denunce e queste richieste vengono represse col piombo con un saldo di vittime che cresce gradualmente.
Uber Velásquez, sfortunatamente, va ad ingrossare queste fatidiche statistiche di morte nelle fila dell'attivismo sociale colombiano.
Questo ci fa arrabbiare e sale la nostra indignazione, ma allo stesso tempo ci porta ad intensificare la nostra lotta per queste cause, in maniera umile e modesta dalla nostra redazione.

Foto di copertina: Twitter/El Tiempo

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