Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Il centro per i diritti umani Tlaquilzingo: "Il trattamento che ricevono le vittime è dispotico”

Dal 2004 all'ottobre 2021 a Tlapa de Comonfort (centro abitato del Messico situato nello stato di Guerrero) ci sono state circa cento morti violente di donne, ragazze e adolescenti nei comuni di Tlapa, Ayutla de los Libres, Metlatónoc, Cochoapa el Grande, Alcozauca , Xalpatlahuac, Tlacoapa, Copanatoyac, Malinaltepec, Acatepec, San Luis Acatlán e Olinalá”. Inoltre solo nel 20 per cento dei casi i responsabili sono stati perseguitati e ancora meno condannati. E' questo il tragico bilancio riportato sul quotidiano La Jornada.

Inoltre nella cittadina in commemorazione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Tlachinollan (un centro per la difesa dei diritti umani e per la protezione delle popolazioni indigene) ha riportato che “nella Montagna di Guerrero la situazione delle donne indigene è deplorevole a causa dell'aspro razzismo che persiste nelle autorità preposte alle indagini sui crimini e di vegliare sui loro diritti”.

Il centro ha inoltre chiesto che "la violenza femminicida si fermi nella regione della Montagna; che gli aggressori delle donne indigene siano arrestati e puniti; che siano svolte indagini diligenti, esaurienti e tempestive per punire i responsabili”.

Riguardo ai casi di sparizione forzata delle donne, l'associazione ha assicurato che “la situazione è estremamente critica; le indagini non vanno a buon fine, né vengono attuate le ricerche, con il pretesto della pandemia. Il trattamento che ricevono le vittime è dispotico, con molto disprezzo, senza tener conto del contesto di violenza che affrontano o della paura che le immobilizza e le mette a tacere”. Nelle aggressioni domestiche “le parole delle donne non vengono ascoltate né credute; i pubblici ministeri, lungi dall'avanzare nelle loro denunce, si ostinano ad aprire cartelle di indagine contro di loro, quando si tratta di denaro”.

Il caso di una minorenne di Tlaquilzingo, verificatosi nel comune di Tlapa è esemplificativo: “è stata violentata e le autorità comunitarie sono intervenute prontamente per arrestare l'aggressore in flagranza di reato. Tuttavia, l'imputato ha presentato una denuncia per privazione illegale della libertà, che è stata ribaltata contro le autorità e la madre del minore, che stanno affrontando un processo giudiziario”.

Fonte: jornada.com.mx

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos