L'ex l'analista della NSA intervistato durante la maratona educativa New Knowledge
Un'intervista esclusiva e inaspettata quella trasmessa da "RT на русском" giovedì sera in cui vi è stata la partecipazione dell'ex l'analista della NSA (National Security Agency) Edward Snowden, diventato una figura di fama mondiale dopo aver divulgato ai media documenti segreti che dettagliavano i programmi illegali di sorveglianza elettronica di massa degli Stati Uniti e dei loro alleati. A differenza di Julian Assange - il fondatore di WikiLeaks tutt'ora rinchiuso in una prigione britannica di massima sicurezza - Snowden ha mantenuto la sua libertà, godendo dell'asilo politico in Russia. Nell'intervista di giovedì, andata in onda nell'ambito della maratona educativa New Knowledge (un evento dedicato all'inizio dell'anno scolastico in Russia) e trasmessa su "RT на русском", l'ex analista della NSA ha affrontato vari argomenti tra cui: l'esito dell'intervento militare statunitense in Afghanistan, l'invasione aziendale della privacy esemplificata dall'intenzione di Apple di scansionare i contenuti dei suoi telefoni con l'obiettivo dichiarato di reprimere la pedopornografia infantile e alcune questioni di carattere personale.
L'intervento militare in Afghanistan
Parlando del ritiro dall'Afghanistan, Snowden ha affermato che l'esperienza dovrebbe far riflettere e mettere in risalto il concetto che la giustizia per l'attacco terroristico dell'11 settembre dovrebbe arrivare da un tribunale internazionale piuttosto che "dalla canna di una pistola".
“Bin Laden era un criminale - ha detto Snowden - e cosa fai con i criminali? Li porti in tribunale, mostri le prove e li condanni. E poi li punisci". Invece gli Stati Uniti "hanno scelto di non arrestare” il leader di Al Qaida e di risolvere la questione "semplicemente sparando".
Come ogni guerra, "l'occupazione statunitense dell'Afghanistan ha avuto un costo non solo per l'Afghanistan, ma anche per gli stessi Stati Uniti" ha affermato Snowden, sottolineando che gli americani dovrebbero chiedersi se la guerra appena conclusa abbia raggiunto gli obbiettivi, "e se no, chiedersi perché eravamo lì".
Le nuove minacce della tecno-vigilanza
Snowden ha affermato che la decisione di Apple di eseguire la scansione dei suoi telefoni, con l'intento ufficiale di voler combattere la pedopornografia costituisce un precedente pericoloso. Infatti una volta introdotto questo sistema di controllo sarebbe molto difficile impedire ad un qualsiasi governo di utilizzarla per potenziare le proprie capacità di sorveglianza.
“Dobbiamo disporre di dispositivi più sicuri, non meno sicuri. L'idea che stiamo creando un'industria che sviluppa insicurezza, o anti-sicurezza, invece di migliorare la sicurezza, è molto problematica" ha affermato l'ex analista della NSA, aggiungendo che "le aziende private", possono "hackerare il tuo telefono" e "cercare contenuti illegali sui tuoi dispositivi anche prima che finiscano sui loro server" il tutto infiocchettato con "bellissime storie sulla tua sicurezza", possono arrivare a "cercare qualsiasi cosa dentro il tuo telefono" compresi i dati sensibili: di salute, finanziari e messaggi privati. "Il telefono è diventato un'estensione del nostro corpo" - ha concluso Snowden - "e ora è emerso un nuovo mercato per l'acquisto dell'accesso alle informazioni rilevanti. Immagina: puoi pagare 10milioni di dollari ed essere in grado di controllare il telefono di qualcun altro", con tutte le conseguenze che ne deriverebbero.
Infine l'intervistatore ha rivolto a Snowden una domanda curiosa: immagina che lei o Julian Assange otterrete mai il premio Nobel per la pace?
Snowden, dopo essersi lasciato scappare una grassa risata ha risposto: "Non accadrà mai. Non ci sono possibilità che il fondatore di WikiLeaks Julian Assange riceva il premio Nobel per la pace, ma non è che ne voglia uno. Il fatto è che qualcuno come Julian Assange non corre i rischi che ha corso per avere la possibilità di vincere qualche premio. E penso che fare buone azioni sia l'unica ricompensa richiesta."
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