Non si è fatta attendere la risposta del Cremlino alla provocazione del presidente Usa, Joe Biden, il quale ieri, parlando all'intelligence nazionale, ha detto che Vladimir Putin è un personaggio "pericoloso" perché l'economia del suo Paese si basa "solo su armi nucleari e pozzi petroliferi e nient'altro".
"Queste dichiarazioni sono non corrette", ha risposto il portavoce del presidente russo, Dmitri Peskov, secondo il quale "è evidente che Biden abbia espresso le tesi che i suoi assistenti gli hanno preparato ed e' qui che emergono l'erronea comprensione e conoscenza della Russia di oggi". Peskov non ha invece commentato le accuse formulate nella stessa sede da Biden, secondo il quale Mosca sta cercando di influenzare le elezioni americane di midterm in programma il prossimo anno.
La Russia, ha spiegato Peskov, non solo è la "più grande potenza nucleare" ed è un paese con un "settore petrolifero e del gas sufficientemente ampio", ma "allo stesso tempo, affermare che la Russia non ha altro è totalmente sbagliato". Il portavoce ha sottolineato che nel 2020 i ricavi delle esportazioni di idrocarburi hanno costituito solo il 15,2% del prodotto interno lordo. "Siamo spiacenti e confidiamo che Biden avrà a disposizione rapporti stilati con maggiore professionalità", ha auspicato Peskov. Alla domanda se dopo queste dichiarazioni del capo della Casa Bianca, il quale ha anche affermato che Putin "sa di avere problemi e questo lo rende più pericoloso", la Russia può considerare gli Usa un Paese partner, Peskov ha risposto in maniera netta: "Difficilmente".
Foto © Imagoeconomica
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