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L'Unione Europea lunedì 21 giugno ha presentato il quarto pacchetto di sanzioni individuali contro i cittadini della Bielorussia.
Ad anticipare la decisione sarebbe stato l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, il quale arrivando ad una riunione dei ministri degli esteri dell'UE a Lussemburgo, ha affermato che il Consiglio dell'Unione europea avrebbe approvato il quarto pacchetto di sanzioni contro la Bielorussia nei confronti di 86 persone e aziende. L'elenco dei soggetti infatti è stato arricchito con 78 persone in più e otto organizzazioni. Attualmente, le sanzioni dell'UE sono state applicate a 166 persone fisiche e 15 persone giuridiche, alle quali sono stati congelati i beni e a cui è stata preclusa qualsiasi attività di cooperazione con l'UE compreso il divieto di transito e di residenza nei territori degli Stati membri.
Il Consiglio dell'UE in una dichiarazione rilasciata a Bruxelles ha fatto sapere che "questa decisione è stata presa in relazione all'escalation di gravi violazioni dei diritti umani in Bielorussia e alla brutale repressione contro la società civile, l'opposizione democratica e i giornalisti". Inoltre nella lista delle sanzioni è stato incluso anche il fornitore di servizi di navigazione aerea nella Repubblica di Bielorussia, la Belaeronavigatsia - considerata coinvolta nell'atterraggio del volo Ryanair il 23 maggio a Minsk - e sono state introdotte restrizioni contro le case automobilistiche MAZ, BelAZ e CJSC New Oil Company.
Oltretutto le compagnie aeree bielorusse non saranno più in grado di volare nei cieli di Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord, Albania, Norvegia, Islanda e Liechtenstein poiché questi Paesi hanno aderito al blocco aereo nei confronti della Bielorussia emanato da Bruxelles il 4 giugno scorso.
Le misure occidentali contro Minsk vengono introdotte sullo sfondo dell'incidente con l'aereo di linea Ryanair, che il 23 maggio ha effettuato un atterraggio di emergenza nella capitale bielorussa poiché a bordo c'era Roman Protasevich, ex caporedattore del canale Nekhta Telegram riconosciuto come estremista dalla autorità locali. Dopo l'atterraggio dell'aereo, il blogger e la sua compagna, la russa Sophia Sapega, sono stati arrestati.

Foto © Imagoeconomica

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