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Le stragi con arma da fuoco in America sono un evento che rientra ormai nel quotidiano: nel 2015  sono state 330, nel 2016 invece 379 e nel 2017 si è toccata la quota di 346.
Il numero è cresciuto nel 2019, con 417 stragi, mentre ha raggiunto il picco massimo durante l'anno della pandemia (2020) in cui ci sono state 578 sparatorie con morti e feriti.
Il controverso secondo emendamento della Costituzione Americana garantisce il diritto ad ogni cittadino di possedere armi secondo il discutibile teorema che una nazione veramente libera è una nazione che sa difendersi da sola.
Ma può questo giustificare stragi e massacri in nome di una norma palesemente strumentalizzata dalla grande lobby delle armi?
Ovviamente no. E quello che è accaduto oggi dimostra la profonda crisi morale, etica e sociale che sta attraversando il Paese dello Zio Sam. 
Il giudice distrettuale degli Stati Uniti Roger Benitez di San Diego (California) in una sentenza ha paragonato l'AR-15 (un fucile semiautomatico statunitense) ad un coltellino svizzero annullando così il divieto in vigore dal 1989 in California sulle armi d'assalto e dichiarando che tale norma violerebbe il Secondo Emendamento. Benitez quindi ha emesso anche un'ingiunzione permanente, con la quale non sarà più possibile vietare la vendita di armi d'assalto.
Ma c'è di più. In sentenza il giudice ha anche criticato i media scrivendo che: "Uno deve essere perdonato se viene persuaso dai media e da altri che la nazione è inondata da micidiali fucili d'assalto AR-15. I fatti, tuttavia, non supportano questa iperbole, e i fatti contano".
La CNN ha riportato invece molte volte come i fucili in stile AR-15 sono l'arma preferita dai criminali che sparano sulla folla, nelle scuole o in altri ambienti, come il cinema ad Aurora, in Colorado, la sinagoga Tree of Life a Pittsburgh, il festival musicale Route 91 Harvest a Las Vegas, o in una chiesa in Texas, nel nightclub Pulse a Orlando, nel liceo a Parkland, in Florida, e nella Sandy Hook Elementary School nel Connecticut. L'elenco è lungo.
Decisa la posizione del governatore della California Gavin Newsom, il quale ha dichiarato che "l'AR-15 è un'arma da guerra" e che "il confronto fatto dal giudice tra un coltellino svizzero e l'AR-15 mina completamente la credibilità di questa decisione ed è uno schiaffo in faccia alle famiglie che hanno perso i propri cari a causa di quest'arma". 
La sentenza e l'ingiunzione sono state sospese per 30 giorni e il procuratore generale della California Rob Bonta ha detto che impugnerà la sentenza in Appello sottolineando che "non esiste una solida base di legge per equiparare i fucili d'assalto ai coltellini svizzeri, specialmente durante la Giornata di sensibilizzazione sulla violenza armata e dopo le recenti sparatorie nelle nostre comunità californiane".

Fonte: CNN

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