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Una lunga giornata di appuntamenti per il Movimento Our Voice in radio e tv dell’Uruguay, per promuovere lo spettacolo presentato venerdì 12 marzo al Teatro Stella D'Italia, dove ancora una volta ha denunciato la connivenza dei poteri ed il crimine organizzato. Loro la chiamano 'mafia', perché la testa di quel grande mostro è in Italia, ma i suoi tentacoli si espandono e si ramificano con forza nei vari continenti, principalmente in America latina, dove accresce la propria ricchezza lasciando il continente sempre più devastato.
Proprio mentre usciva la notizia del sequestro di 800 kg di cocaina purissima, di un valore stimato di circa 300 milioni di euro (secondo noi dietro l’operazione c’è l'organizzazione mafiosa italiana 'Ndrangheta), Sonia Bongiovanni, fondatrice di Our Voice e direttrice dell’opera "Nel nome di mio figlio", ha iniziato il giro di interviste a "Mañanas de Radio", il programma della giornalista María de los Ángeles Balparda, negli studi di Radio Centenario.
In questa prima intervista (perché nel corso della giornata ce ne sono state altre), è stata accompagnata dal coordinatore dell'America latina, Matías Guffanti. Hanno parlato della fondazione del movimento in Italia nel 2014, nato con l'intento di denunciare la mafia attraverso l'arte.
La giovane attrice italiana ha raccontato di cosa tratta il messaggio che intendono trasmettere attraverso la messa in scena: "Vogliamo denunciare le ingiustizie, principalmente quelle che si vivono in America latina. Ma in generale è un'opera che può essere presentata tranquillamente in tante altre parti del mondo", per mettere in evidenza i problemi che si manifestano a livello regionale ed anche intercontinentale.
"Vogliamo andare oltre il partito politico, vogliamo andare oltre lo Stato stesso e puntare sulla denuncia che vede protagonisti chi sta dietro quei burattini politici che vediamo tutti i giorni nei nostri paesi. Chi detiene realmente il potere? Chi amministra il denaro? Le grandi famiglie, le multinazionali, le banche? E in tutto questo abbiamo la mafia italiana, come dicevo prima, che ha una grande influenza in questo territorio, che è presente anche in Uruguay, col narcotraffico e non solo".
"La mafia italiana ogni anno fattura 7 mila milioni di euro, ha un potere gigante incomprensibile e, in molti casi, sostiene i paesi stessi", ha aggiunto.
Da parte sua, Guffanti ha parlato di quello che il gruppo internazionale denuncia nei suoi spettacoli, il motivo della loro militanza: "I nostri territori sono devastati dal crimine organizzato, da un'economia illegale, da una falsa democrazia e da una rete di corruzione che esiste al di là della politica dei partiti, che stanno distruggendo ogni cosa. Si tratta di ecosistema, di razzismo estremo, si tratta anche delle politiche fasciste che si applicano con la militarizzazione o la polizia o differenti settori dello Stato".
"Il tema della mafia sembra qualcosa di molto italiano, ma in realtà quando uno comincia a vedere quell'impalcatura criminale che sta al di sopra delle democrazie, troviamo sempre gli stessi settori o gli stessi gruppi economici che, purtroppo, sono in tutte le parti del mondo, anche in America latina, e io come latinoamericano direi 'soprattutto' in America latina" ha spiegato.
Ore dopo, il famoso pianista, attore e conduttore radiofonico uruguaiano Julio Frade ha ospitato la fondatrice di Our Voice, nel suo programma "Frade Con Permeso", dove ha parlato di un'opera "che vuole parlare del presente; la stessa cosa che è successa nella dittatura con le repressioni, assassini, torture, sparizioni, accade anche in democrazia ed in questi giorni".
Alla radio La Catorce10, Sonia Bongiovanni ha spiegato a María Rosa Carbajal, nel suo programma "Teatro al Día”, che l'opera ha stili surreali ed anche realisti, perché è ispirata da fatti reali. I giovani hanno studiato e approfondito temi come il riciclaggio di denaro sporco, narcotraffico e altri tipi di mafie, che sono collegati e che interessano diversi paesi ed altre aree: "Tutti i nostri lavori si collegano tra loro, nel senso che le tematiche sono simili in ogni parte del mondo", ed ha aggiunto: "Quei poteri economici sono così grandi che sostengono vari paesi del mondo”.
Sempre l'attore e conduttore Fito Galli ha ricevuto con molto carisma e gentilezza Sonia nel programma "Día a Día" che si trasmette su VTV, un canale televisivo via cavo dell'Uruguay, dove ha avuto l'opportunità di arrivare a migliaia di persone con il suo messaggio e invitare ad assistere a uno spettacolo che scuote e denuncia, che pone molti interrogativi e invita ad una riflessione, che ci tira fuori dalla comodità del silenzio quotidiano e di una routine dove sembra non accadere niente.
Ecco perché questo lavoro è importante e indispensabile. Per questo motivo, andare a vedere questi giovani coraggiosi, che si mettono in gioco sul palco, è stato un appuntamento immancabile al teatro Stella D'Italia, in due spettacoli unici, alle 18:00 e alle 20:00.

Foto © Our Voice/Romina Torres

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