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Noam Chomsky, celebre linguista, filosofo, storico e scienziato cognitivista americano, parlando all’emittente televisiva Russia Today, intervistato da Chris Hedges, ha descritto in modo lapidario come la percezione del popolo americano rispetto alla politica statunitense vaghi in un mondo completamente fantasioso e drammaticamente lontano dalla cruda realtà dei fatti.

America, leader terrorista
Che si parli di incalliti sostenitori di Trump o dell’ennesima amministrazione democratica, secondo Chomsky, "proprio come non è possibile convincere la folla repubblicana ad ammettere che le elezioni sono state perse, non è possibile far riconoscere agli intellettuali americani liberali che gli Stati Uniti sono uno stato terrorista di primo piano".
Le forze atlantiste, ha proseguito Chomsky, “per quasi tutta la loro storia hanno intrapreso una guerra di aggressione contro qualcuno. La cosiddetta “guerra al terrorismo”, che Ronald Reagan ha messo al centro della sua politica estera, non era altro che vedere Washington come “resistenza al terrorismo statunitense in America centrale e anche in Sud Africa”.
Una verità che si annida tra i rovi di una storia mai raccontata e sempre travisata dai media internazionali. L’America paladina della guerra al terrorismo ha sempre alimentato lo stesso come strumento di dominio e casus belli per l’avvio di un conflitto preventivo permanente.
Già un’inchiesta olandese avviata da Ceed Wiebes nel 2002, aveva dimostrato come gli Stati Uniti avessero armato direttamente gli estremisti islamici durante il conflitto in Bosnia negli anni 92-95. Gli stessi fondamentalisti islamici che avrebbero poi partecipato agli attentati dell’11 settembre.
La Bosnia, secondo i dati riportati in uno studio dell’International Centre for the Study of Radicalisation and Political Violence ( ICSR) tra il 2012 e il 2015, il periodo di massima espansione dello Stato Islamico, avrebbe registrato la presenza di 350 foreign fighters partiti dal paese.
Quell’Isis che, stando alle email scambiate da Hilary Clinton e John Podesta e pubblicate da Wikileaks, veniva finanziato dall’Arabia Saudita e Qatar, gli alleati degli Stati Uniti nella lotta contro lo stato Islamico.
La curiosa contraddizione della potenza a stelle e strisce che a parole combatteva il gruppo terroristico finanziato per rovesciare il presidente siriano Bashar al Assad, già da tempo inviso agli americani.

Una guerra terroristica che ha quasi annientato il pianeta
Nel proseguo dell’intervista Chomsky ha elencato alcuni conflitti storici che potrebbero essere definite vere e proprie azioni terroristiche da parte della più “grande democrazia del mondo”.
“La guerra clandestina degli Stati Uniti al Nicaragua è stata dichiarata dalla Corte internazionale di giustizia una violazione del diritto internazionale…Un’altra vittima degli Stati Uniti è Cuba, che ha sopportato un blocco decennale e una prolungata campagna statunitense per minare il suo governo e provocare una rivolta. Negli Stati Uniti, quelle azioni sono percepite come la CIA che organizza stupidi complotti per tagliare la barba a Fidel Castro. “Non è stato quello, è stata una seria guerra terroristica che ha quasi portato alla distruzione del mondo” con la crisi dei missili cubani.
Uno scenario di crisi internazionale che potrebbe ripetersi in maniera ancora più drammatica, ad esempio con le gravi provocazioni in atto nel mar Cinese Meridionale, nelle isole contese o nella regione di Taiwan, dove gli Stati Uniti hanno scelto di appoggiare a livello diplomatico e militare, il governo di Tsai Ing-wen; ostile a quel principio di “un’unica Cina“ che aveva stabilizzato i rapporti col dragone per decenni.
Persino Putin al Word Economic Forum di Davos ha ammonito circa il pericolo di una guerra nucleare che potrebbe coinvolgere le grandi potenze e dunque mettere a rischio l’intero genere umano. È in arrivo una grave provocazione di cui la Russia è a conoscenza?
Non possiamo saperlo con certezza. Quello che è evidente è che tali dichiarazioni allarmanti non hanno avuto la risonanza mediatica che meriterebbero e dimostrano il fallimento degli intellettuali americani e “non solo”.
Un fallimento che secondo Chomsky “sta facendo un vero danno a milioni di americani” e determina ad esempio il fatto che “le idee di Bernie Sanders, (quello che chiede assistenza sanitaria universale, istruzione superiore gratuita) un politico che sarebbe facilmente considerato di centro destra in un paese come la Germania, sono state dipinte come troppo radicali per gli Stati Uniti durante la campagna presidenziale” ha affermato Chomsky.

Foto © Duncan Rawlinson - Duncan.co

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