Testimoni potrebbero essere sentiti prossimamente in Argentina dal procuratore federale di San Juan
Ci sarebbero nuove testimonianze e perizie contro il colonnello argentino Carlos Luis Malatto, accusato delle torture e delle esecuzioni degli esponenti dell'opposizione politica nel carcere di Chimbas. Si tratterebbe di documenti raccolti dagli avvocati di parte offesa Francesca Sassano, Marta Lucisano, Alessia Liistro, Arturo Salerni e Mario Angelelli. Ora diversi testimoni potrebbero essere sentiti prossimamente in Argentina dal procuratore federale di San Juan, Francisco Maldonado, fanno sapere alcune associazioni che nel nostro Paese da anni si occupano delle dolorose vicende dei desaparecidos di origine italiana. Fuggito dall'Argentina in Italia nel 2010 grazie alla doppia cittadinanza, Malatto era uno degli ingranaggi di quella macchina della morte che fu la dittatura argentina del generale Jorge Videla in cui, tra gli anni ’70 e ’80, vennero commessi crimini atroci nei confronti di dissidenti politici, attivisti, studenti, e marxisti da parte dei gerarchi militari, dei Servizi segreti e della Polizia politica. Tutte vicende atroci che rientrano nel filone giudiziario del Processo Condor, la cui sentenza, pronunciata nel luglio del 2019 dalla Corte d'Assise d'Appello di Roma, ha comminato 24 ergastoli per omicidio contro ex capi di Stato e esponenti delle giunte militari e dei Servizi di sicurezza di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay, accusati del sequestro e dell'omicidio di 23 cittadini di origine italiana. Le sentenze delle Corti argentine dimostrano chiaramente come Malatto abbia "partecipato attivamente a diverse procedure di detenzione ed è uno dei più indicati dalle vittime per la partecipazione a interrogatori sotto tortura”. Da anni le associazioni dei parenti dei desaparecidos e per il rispetto dei diritti umani, sindacati e un team di avvocati, stanno cercando di ottenere la detenzione e il rinvio a giudizio dell'ex tenente Malatto in Italia e di obbligarlo al ritorno coattivo in Argentina, per essere sottoposto a un processo per i crimini di cui è accusato. Finora tutte le richieste di estradizione nei suoi confronti non sono mai andate a segno. Ma nel maggio di quest’anno il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha firmato l'autorizzazione per estendere le imputazioni contro Malatto e consentire di processarlo in Italia.
Fonte: AdnKronos
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