Ieri la nuova telefonata tra i due leader
di AMDuemila
Con una nuova telefonata con l’omologo bielorusso Alexander Lukashenko ieri, il presidente russo Vladimir Putin, ha ribadito che Mosca è pronta a fornire assistenza nella risoluzione dei problemi sulla base del trattato sulla creazione della cosiddetta Unione statale di Russia e Bielorussia e nella cornice dell'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva. A riferirlo è il Cremlino e lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass. "La Russia ha confermato la sua prontezza a fornire l'assistenza necessaria nell'appianare i problemi che emergono sulla base dei principi del trattato di creazione dell'Unione statale e anche se necessario nella cornice della Collective Security Treaty Organization", recita la comunicazione del Cremlino. Il trattato di sicurezza collettiva è un'alleanza difensiva che risale al 1992 e vi partecipano sei Stati della Comunità degli Stati indipendenti, cioè Bielorussia, Russia, Armenia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan.
Sempre secondo il Cremlino, i due leader hanno continuato a discutere della situazione in Bielorussia a seguito delle elezioni presidenziali "anche alla luce della pressione esterna sulla Repubblica". Ieri mattina, riferendo della nuova telefonata fra Lukashenko e Putin, l'agenzia di stampa di Stato bielorussa Belta aveva riportato che i due avevano "riaffermato l'accordo per cui nel caso di un aggravarsi della situazione in termini di minacce esterne, le parti reagiranno congiuntamente in conformità con le disposizioni fornite dal Collective Security Treaty".
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