di Jean Georges Almendras
Mafiosi e Reggio Calabria hanno conosciuto la forza dell'Antimafia nella propria terra
Sonia Bongiovanni di Our Voice: "Il popolo deve risvegliarsi"
Una grande responsabilità sulle spalle. Un impegno antimafia senza precedenti in una terra sotto il controllo della mafia calabrese, la ´Ndrangheta. Una presenza di lotta contro il sistema criminale: potenti che hanno in mano allettanti risorse economiche, influenze, politici, massoneria e uomini di Stato, uomini in giacca e cravatta e uomini in uniforme. Un appuntamento con la Giustizia. Un appuntamento inevitabile a Reggio Calabria con il Procuratore Aggiunto Giuseppe Lombardo. È la mattina del 10 luglio. Davanti le porte del Tribunale Penale, nella piazza antistante. Quattrocento persone rappresentanti di un’Antimafia popolare e rafforzata dai più elevati sentimenti di giustizia e verità. La maggior parte giovani del Movimento Culturale Internazionale Our Voice, insieme ai redattori di AntimafiaDuemila e a cittadini membri di varie associazioni legate all'Antimafia, provenienti da varie regioni d'Italia. Con loro il giornalista Giorgio Bongiovanni e Sonia Bongiovanni - sua figlia - rispettivamente, direttore e fondatore del sito web di cronaca giudiziaria specializzato nella lotta contro il crimine organizzato, che conta su 367 mila visite al mese, e la fondatrice e leader emblematica di Our Voice.
La testa del serpente calpestata apertamente in piena pandemia COVID-19. Un duro colpo ad un'organizzazione criminale che ha eroso la libertà e la salute civile, sociale ed economica (oltre che democratica), degli italiani di Reggio Calabria. Una vera stoccata ai mafiosi che hanno soggiogato la popolazione sprofondata nella paura e nell’omertà. Privandola per anni della libertà di dire basta. La libertà di affrontare il potere. Il potere mafioso dentro i limiti territoriali dello stivale italiano e anche fuori da esso.
Era necessario chiedere il permesso o consultare la mafia per sbattere loro in faccia la depravazione e il cinismo che hanno profuso per anni ed anni, come un cancro irriverente e assassino? No, assolutamente.
La presenza di un’Antimafia libera proprio lì a Reggio Calabria ha avuto luogo senza preavviso, come deve fare la giustizia stessa quando deve essere applicata al criminale nascosto nell'ombra che osserva l’orizzonte pronto a sferrare l’attacco.
Ma il colpo questa volta lo ha sferrato l'Antimafia organizzata. Lo ha sferrato il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, con un processo esemplare, a cui diamo il nostro pieno appoggio, quello di un’Antimafia energica che si muove nella legalità ed è vicina agli uomini retti e incorruttibili.
Un attacco storico come redattori dell'Antimafia, un impegno gomito a gomito con i nostri amati e coraggiosi giovani, del Movimento Our Voice. Che non si sono intimiditi. Non si sono intimoriti. Che hanno espresso in ogni modo il loro pieno appoggio a Lombardo impegnato nel processo "'Ndrangheta stragista". Che non hanno risparmiato le parole al momento di fare la loro pubblica denuncia proprio alle porte del Tribunale Penale di Reggio Calabria, sfidando il potere mafioso che osservava dietro gli angoli, dietro le finestre, dietro gli alberi nel chiasso cittadino di una città turistica, i cui cittadini, lavoratori, studenti, famiglie, subiscono il devastante cancro mafioso nelle loro strade, con ammirabile impunità.
Our Voice significa la "Nostra Voce". Ed è stata proprio la voce dei giovani assetati di giustizia quella che si è fatta sentire in una piazza pubblica. La voce delle nuove generazioni che metteranno fine alla mafia, in Italia e nel mondo.
Antimafia vuole dire una sola cosa: Antimafia. Che significa: anti crimine; anti strage; anti 'Ndrangheta; anti Cosa Nostra; anti Sacra Corona Unita; anti Camorra; anti corruzione mafiosa; anti omertà. Significa: lottare per un paese senza mafia; per un paese che abbia un Stato che processa lo Stato, i funzionari pubblici che si sono piegati alla mafia; per un paese con servizi segreti onesti, senza massoneria deviata; per un paese senza servizi di sicurezza deviati; per un paese con giornalisti impegnati nell'antimafia; per un paese con politici onesti, politici che devono onorare uomini come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; politici che devono onorare il Generale dalla Chiesa, Peppino Impastato e le altre vittime della mafia; politici che devono onorare e sostenere i togati come Nino Di Matteo che sta combattendo i mafiosi per noi, guardando avanti senza dimenticare il passato. Come fa oggi Giuseppe Lombardo a Reggio Calabria,
E proprio, il processo "'Ndrangheta stragista" in mano di Lombardo lascerà il segno. Anche la presenza di 400 persone alle porte del tribunale di una delle piazze più importanti di Reggio Calabria, lascerà il segno. Lascerà la sua impronta.
Ciascuna delle potenti parole di Giorgio Bongiovanni ha seminato legalità. Ciascuna delle potenti parole di Sonia Bongiovanni ha seminato, oltre a legalità, speranza. Ciascuna delle parole degli altri oratori ha dimostrato che i giudici e i pubblici ministeri, con le loro rispettive indagini e sentenze, non sono soli, e che c'è ancora fiducia nella Giustizia.
"Dopo gli omicidi di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, nel ‘92 e delle stragi del ‘93, come è possibile che il nostro Stato, il nostro paese, la nostra Italia, possa avere ancora un potere criminale, che vive dentro le istituzioni e la finanza, che ha importanti contatti con i membri della massoneria e dei servizi segreti, come può esistere un mondo invisibile che ci sovrasta. Siamo qui oggi, in questa piazza dove si sta svolgendo un processo, ma dovremmo essere qui tutti i giorni. Perché non possiamo vedere i magistrati morire. Non possiamo vedere morire i padri della Patria. Non può morire Giuseppe Lombardo. Non può morire Nino Di Matteo. Non possono morire gli uomini giusti. La popolazione si deve svegliare. Dobbiamo essere molti di più. I nostri magistrati vengono minacciati ogni giorno e possono morire da un momento all’altro. Dobbiamo lottare con la nostra arte, la nostra passione, contro il potere criminale”.
Tutti noi, perché l'Antimafia Sud-americana e Our Voice Sud-america erano rappresentati in questa grande mobilitazione pubblica, abbiamo mostrato qualcosa che la mafia non gradisce per niente: la nostra unione e la nostra forza.
L'isolamento trova nella mafia uno dei suoi più solidi complici. La presenza di tante persone a Reggio Calabria ha infranto quella possibilità. L'isolamento dei magistrati e dei pubblici ministeri è stato annientato. L'isolamento degli uomini giusti non dovrà più avvenire in futuro. Perché c'è un’Antimafia decisa e onesta. Perché ci sono giovani coraggiosi con un grande senso della giustizia.
E ancora di più: profondamente impegnati per un paese libero dalla mafia. Con un concetto di verità e di giustizia che dovrebbe essere un esempio a livello locale mondiale.
(10 Luglio 2020)
Foto © Paolo Bassani/Our Voice