A Jalisco trovati 7 cadaveri
di AMDuemila
Il massacro dei LeBaròn in Messico potrebbe avere un altro movente oltre a quello ufficiale secondo il quale i narcos avrebbero scambiato i suv della famiglia mormona con quelli di clan rivali. Negli ultimi mesi, infatti, pare che la famiglia avesse denunciato le pressioni di una organizzazione di contadini nello stato del Chihuahua chiamata El Barzón che intimava di cessare l’approvvigionamento di acqua nei pozzi per le coltivazioni e gli allevamenti dei LeBaròn. Non è da escludere quindi che qualcuno si sia rivolto ai narcos che si contendono la zona per farla pagare alla famiglia americana di mormoni. Un’ipotesi, questa, non smentita dall’esercito che tuttavia continua ad attribuire la tragedia a uno scontro tra il clan della Linea e quello dei Salazar; il generale Homero Mendoza ha osservato che il giorno prima dell’omicidio c’era stata una sparatoria tra i due cartelli nella città di Aguaprieta con un morto e un ferito. Le autorità inoltre hanno riferito di un arresto; l’Agenzia ministeriale per le inchieste criminali ha detto che il soggetto, oltre a un certo numero di armi, aveva con sé due ostaggi, legati e imbavagliati ed è stato preso sulle colline di Agua Priests nello stato di Sonora. Nel frattempo in Messico sono stati scoperti in tre furgoni 7 cadaveri vicino a una diga nella municipalità di Tonala, località situata nello Stato di Jalisco a circa 550 chilometri a nord-ovest di Città del Messico. Secondo i media locali, i sette - tutti uomini - sono stati uccisi con colpi d'arma da fuoco alla testa. E' probabile che le uccisioni siano legate alle lotte tra bande per il controllo del narcotraffico.
Massacro mormoni: continuano le ricerche, I LeBaròn avevano avuto dissidi con contadini
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