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di Jean Georges Almendras - Intervista
Il Movimiento Our Voice sta lavorando a ritmo intenso nella città di Asuncion, in Paraguay. Giovani paraguaiani, uruguaiani, argentini ed italiani, guidati dalla fondatrice del Movimiento Sonia Tabita Bongiovanni, si preparano a partecipare ad una serie di attività legate al tributo che anno dopo anno Our Voice ed Antimafiadosmil realizzano in Paraguay, nell'anniversario dell'assassinio a colpi di fucile del giornalista Pablo Medina (e della sua assistente Antonia Almada), per mano di sicari del narcotraffico - L’omicidio avvenne a mezzogiorno del 16 ottobre del 2014, quando i killer tesero un’imboscata lungo un’isolata strada a pochi chilometri della località balneare di Villa Ygatimi, nella zona di Curuguaty, nel dipartimento di Canindeyú.
Gioventù - Talento. Forza. Sete di giustizia e desiderio di libertà. Di una libertà vera in una democrazia vera.
Questi gli ingredienti in mano ai giovani di Our Voice, per dare forma allo spettacolo teatrale che stanno preparando per questo 5º anniversario. L'opera teatrale ha come titolo: “Democrazia"?. La trama tracciata dalla fondatrice di Our Voice, implica nella sua creazione collettiva tutti i membri del cast. Nonostante l'invidiabile coordinamento e direzione di Sonia Tabita Bongiovanni è supportata dal coordinatore di Our Voice, per l'America Latina, Matias Gufanti.
Lo spettacolo andrà in scena il prossimo 16 ottobre (ingresso libero) alle 19:00, presso l’auditorio Ruy Díaz de Guzmán della Manzana de la Rivera in via Ayolas 129, ad Asuncion.

Chiediamo alla direttrice Sonia Tabita Bongiovanni, in una pausa delle prove in una vera corsa contro il tempo, di parlarci dell’argomento scelto quest’anno.
Democrazia? è un'opera sulla storia del Paraguay che si divide in tre tappe. La tappa della prima democrazia che va da prima del colonialismo e che definiamo una democrazia ideale, poi parla di quella di tutto il periodo della dittatura fino ai nostri giorni: la seconda democrazia che noi definiamo come una falsa democrazi. E la definisce come la sua amata, come sua sposa. La ricerca tutto il tempo, tra il patto della mafia con lo Stato, del narcotraffico con lo Stato paraguaiano, una democrazia mascherata, che ha ancora le ideologie della dittatura, di quei 35 anni di dittatura - Questa opera parla della libertà verso il popolo, l'artista, il musicista che cerca quella democrazia tra le istituzioni corrotte, come la giustizia stessa rappresentata dalla cecità, la giustizia cieca che non vede, che non riconosce, che è assente. Un altro personaggio, il Cardinale della Chiesa Cattolica che conosce i patti, che sa chi sono gli assassini di persone come Pablo Medina che lottarono per questo paese, di altri giornalisti e di tanti altri. Mostriamo come il paese vuole ribellarsi a tutto questo, a un sistema corrotto ed a una società che in realtà non è una democrazia.

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Come si sente Our Voice di fronte ad una tale responsabilità?
Our Voice si sente responsabile. Si sente il dovere di fare tutto questo. Noi sentiamo che viviamo tutti su un unico pianeta e che tutti i nostri Stati stanno dimostrando di non rispettare i valori democratici e della libertà. Allora sentiamo il dovere di volerlo denunciare.

Come stanno andando le prove?

Alcuni ragazzi sono arrivati oggi, ci sono ancora ragazzi che devono arrivare, quattro giorni prima dello spettacolo. È un'opera teatrale nuova che stiamo provando solo ora, e non è facile, abbiamo pochi giorni. Stiamo dando il massimo, veramente, Non dormiamo quasi. Abbiamo tanto da fare. Ma ce la faremo, come abbiamo sempre fatto. Sarà un ottimo spettacolo che raccomando di vedere”.
Ogni prova permette di scoprire la vera identità del messaggio che Our Voice intende dare alla platea. Ogni prova permette di dare vita ad un'opera che si trasforma in denuncia. In una denuncia pacifica ma energica. Con la voce di una generazione che affronta il presente analizzando il passato. In questo caso il passato di un paese dove la democrazia e il popolo sono stati assoggettati a causa dell'avidità dello straniero, della corruzione, del dispotismo militare e del crimine organizzato.

La creatività teatrale di Our Voice, è un'arte teatrale di denuncia e di impegno in un tempo dove la politica del Paraguay è sommersa nella corruzione. Nella disperazione.
All'opera emblematica di Our Voice, “Democrazia?”, in questo nuovo anniversario della morte di Pablo Medina, seguirà nell'auditorium un dibattito con la partecipazione di giornalisti locali, paraguaiani, il direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni, Antimafia Dos Mil e dei familiari del giornalista assassinato.

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Parallelamente alla preparazione dello spettacolo, i giovani di Our Voice saranno impegnati in una serie di attività come incontri in licei e Istituti scolastici, incontri con personalità dei Diritti Umani ed attivisti sociali, vittime della dittatura oltre alla partecipazione a programmi radiofonici e televisivi.
La nostra adesione come Antimafia Dos Mil reclama giustizia per il crimine di Pablo Medina e di Antonio Almada, dal giorno stesso della loro morte. Un crimine ancora impunito, perché non sono stati ancora condannati i due sicari, (uno di loro ancora latitante) che falciarono la vita del collega - nonostante la condanna a 39 anni di prigione dell'ex sindaco Vilmar "Neneco" Acosta, mandante della doppia esecuzione. Si aggiunge anche l'adesione dei giovani di Our Voice. Un'adesione impegnata e militante.
Perché militante? Perché tutti noi dobbiamo essere militanti e impegnati nelle cause giuste, come lo stesso Pablo Medina ed altri giornalisti assassinati in Paraguay, dalle mani criminali della narco politica, dopo l’istaurazione della democrazia, che sostituì la dittatura di Alfredo Stroessner. Perché denunciare il narcotraffico non era uno slogan per Medina, e neanche per noi. Perché puntare il dito e con l'arte teatrale i potenti che corrompono la società e coloro che attentano contro la democrazia, è un dovere. Un dovere morale ed un dovere etico. Un dovere dei cittadini liberi. Un dovere dei giovani. Dei giovani di Our Voice e dei giovani del mondo. Perché alla fine sono i giovani che avranno il futuro nelle loro mani. E perché con quelle mani, con le loro idee, con le loro azioni, con il loro attivismo sociale, con la loro arte teatrale, con l'arte musicale, con la canzone e con la loro forza, dovranno affrontare il potere, l'intolleranza ed il dispotismo.
Antimafia Dos Mil coprirà a livello giornalistico le attività dei giovani di Our Voice, e parteciperà come giornalismo libero alla commemorazione in memoria del nostro compagno Pablo Medina e di Antonia Almada. Un omaggio al giornalismo vittima della criminalità organizzata in Paraguay.
Un sentito omaggio ad una democrazia paraguaiana che giorno per giorno viene minata dalla disonestà di un sistema politico fagocitato dal crimine, dall'egoismo, dal capitalismo e dal nauseante egocentrismo dell'impero del Nord sempre presente.
Che ci piaccia o no.

Foto © Our Voice / Antimafia Dos Mil

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