di Jorge Figueredo
I redattori di Antimafia Dos Mil hanno accompagnato il Senatore Arnaldo Giuzzio alla città di Villarica per un incontro sulla Riforma elettorale e giuridica con gli studenti dell’UNVES (Università Nazionale di Villarrica del Espíritu Santo).
Il Senatore Giuzzio prima dell’incontro con gli studenti universitari ha partecipato al programma “Encuentro” della giornalista Daniela Acosta, trasmesso dal Canal 8 di Villarica. La collega ha voluto conoscere i motivi che lo hanno spinto ad entrare in politica. Giuzzio ha risposto che ha lavorato molti anni come pubblico ministero, occupando diverse cariche all’interno del potere giudiziario, è stato ufficiale giudiziario, attuario, persino agente della finanza. Ha aggiunto che amava il suo lavoro e che con il passare degli anni si è reso conto che nonostante la buona volontà, dopo aver processato sindaci, governatori, parlamentari e persino colleghi, molte delle imputazioni non si erano concluse con la condanna dei corrotti, a causa delle tangenti pagate agli avvocati con il consenso ed il benestare dei giudici, persino della Corte Suprema di Giustizia.
Giuzzio ha raccontato di aver ricevuto nel suo ufficio la Senatrice Desiré Massi la quale gli proponeva di guidare la lista di senatori del PDP per le elezioni del 2013. Quello stesso giorno parlò con la sua famiglia raccontando loro della proposta. Non riuscì a dormire quella sera. Analizzò la sua situazione: tanti anni lottando contro corruzione ed impunità e sempre le sue azioni si scontravano contro un potente muro. Bastava una sola telefonata per sottomettere molti magistrati al potere politico e in questo modo si buttavano mesi di indagini. È così che giunse alla conclusione che il suo ciclo all’interno del Ministero Pubblico si era compiuto. E che sarebbe stata la sua opportunità per entrare in politica. E da lì, in Senato, avrebbe cercato l’indipendenza del potere giudiziario e avrebbe lavorato contro la corruzione e l’impunità, come da pubblico ministero non era riuscito a fare. Il Senatore ha detto che era cosciente del fatto che dal parlamento avrebbe avuto più potere e libertà per cambiare le cose, ma che non gli era stato facile prendere quella decisione.
La conduttrice Daniela Acosta ha voluto conoscere come è nata la Rivista Antimafia Dos Mil Paraguay. Insieme a Omar Cristaldo abbiamo spiegato che il sito era nato dopo l’omicidio del giornalista Pablo Medina per mano del crimine organizzato. Abbiamo colto l’occasione per informare che il prossimo 17 ottobre, alle 18:30, in commemorazione del giornalista ucciso, proietteremo il documentario “Pablo Medina” realizzato dal giornalista uruguaiano Jean Georges Almendras, direttore della rivista Antimafia Dos Mil Uruguay, prolungamento estero della sede centrale di Antimafia Duemila in Italia.
A fine intervista abbiamo accompagnato il Senatore nel salone auditorium dell’Unves, dove avrebbe tenuto l’incontro con studenti e docenti sulla Riforma elettorale e giudiziaria. Il Senatore ha precisato“che il primo presupposto per una riforma giudiziaria è una riforma elettorale, e l’essenziale per una vera riforma elettorale è migliorare la qualità dei nostri rappresentanti politici, il che implica lo sblocco delle liste, regolare il finanziamento politico e la propaganda elettorale, implementare le urne digitali. Solo uomini onesti e capaci possono designare i migliori magistrati e pubblici ministeri e quindi migliorare l’amministrazione della giustizia”.
Arnaldo Giuzzio è uno dei pochi senatori che puntano sull’educazione alla cultura della legalità dei giovani. È così che ogni venerdì lui stesso viaggia all’interno del paese per incontrare giovani e altre persone in diverse località.
Per Giuzzio lo Stato deve continuare a finanziare o sostenere economicamente i partiti politici, tenendo in considerazione che sebbene i partiti politici sono persone giuridiche di diritto privato, esercitano una funzione pubblica, quella di contribuire al mantenimento e consolidamento della democrazia. Bisogna creare spazi di formazione civica ed etica dei cittadini. Tuttavia, attualmente, i fondi statali che ricevono i partiti non vengono investiti nell’educazione civica e della legalità dei suoi membri, ma solo in campagne elettorali, snaturando in questo modo il ruolo dei partiti.
Giuzzio ha lamentato anche che la grande maggioranza del partito oficialista ha rifiutato il progetto di legge sul controllo finanziario già dalle primarie interne dei partiti, nonostante sia ampiamente dimostrato che molto denaro del narcotraffico ha finanziato le campagne elettorali dei partiti.
Le parole del Senatore hanno messo in evidenzia che esiste una grande ipocrisia, in particolar modo all’interno del partito colorado, della linea oficialista ed in altri settori politici conservatori. Nei loro discorsi alcuni esponenti politici affermano di essere contro la narco politica ma continuano a permettere che il denaro sporco circoli nei partiti.
Secondo la legge elettorale paraguaiana i partiti politici sono persone giuridiche di diritto pubblico interno. Responsabilità loro è quella di assicurare, nell’interesse del regime democratico, l’autenticità del sistema rappresentativo e la difesa dei diritti umani.
Tuttavia, le grandi quantità di denaro investite dal crimine organizzato nelle campagne elettorali e soprattutto nei politici, danno origine ad un grave condizionamento delle istituzioni repubblicane del paese, dei partiti e della debole democrazia; nonostante siano trascorsi oltre 25 anni dalla caduta del governo del Generale Stroessner, il sistema costruito dalla dittatura regge ancora oggi e attualmente c’è il grave pericolo che possa consolidarsi, non più come una dittatura militare, ma come una dittatura dove a governare siano gli stessi rappresentanti della mafia.
Paraguay, senatore Giuzzio: ''Puntare su educazione legalità''
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