La polizia federale del Brasile ha portato a termine una nuova fase dell'Operazione Mafiusi, con l'obiettivo di smantellare un'organizzazione criminale nata dall'alleanza tra la 'Ndrangheta calabrese e il locale Primeiro comando da capital (Pcc, la più potente organizzazione del Brasile). L'inchiesta, condotta in collaborazione tra la procura federale brasiliana e le autorità italiane di Torino, ha rivelato un fiorente traffico internazionale di droga e portato alla scoperta di uno schema di riciclaggio del denaro proveniente dalle attività illecite, che avrebbe movimentato oltre 315 milioni di euro (2 miliardi di real) tra il 2018 e il 2022. Gli agenti hanno arrestato tre persone ed eseguito dodici mandati di perquisizione nelle città di Curitiba, Maringá e in diversi comuni dello Stato di San Paolo. Le autorità hanno congelato conti per oltre 2,1 milioni di euro (13,8 milioni di real) e sequestrato immobili, auto di lusso - tra cui Ferrari, Bmw e Porsche - orologi di pregio e una Harley-Davidson. Secondo la polizia, la rete criminale inviava cocaina dal porto di Paranaguá verso l'Europa, nascosta in container di ceramica o legname, con destinazione finale in Spagna e Belgio. Parte dei profitti veniva riciclata attraverso aziende di facciata, fintech e perfino un club di calcio usato come copertura. L'indagine internazionale, frutto della collaborazione tra Europol, Eurojust e la Direzione Nazionale Antimafia, ha permesso di tracciare le operazioni congiunte tra le due organizzazioni criminali, ritenute fra le più potenti del mondo.
Brasile, operazione antimafia contro alleanza 'Ndrangheta-Pcc
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