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Nel giorno della domenica delle palme un fragore dal cielo ha rotto le solenni celebrazioni che precedono la domenica di Pasqua: almeno due missili OTRK Iskander-M hanno colpito il centro cittadino. Il bilancio è grave: i dati ufficiali della procura della città parlano di 35 morti, “tra cui un bambino di 11 anni e un giovane di 17 anni". Secondo quanto riferito, in totale 117 persone sono rimaste ferite, tra cui 15 bambini.

Volodymyr Zelensky ha subito reagito al raid con pesanti invettive. "I missili nemici hanno colpito una normale strada cittadina, la vita di tutti i giorni: case, istituti scolastici, auto per strada... E questo in un giorno in cui le persone vanno in chiesa: la Domenica delle Palme, la festa dell'ingresso del Signore a Gerusalemme. Solo un bastardo potrebbe comportarsi così", ha affermato, auspicando a pesanti rappresaglie contro Mosca.
"È necessaria una reazione dura da parte del mondo. Degli Stati Uniti, dell'Europa, di chiunque nel mondo voglia la fine di questa guerra e di queste uccisioni. La Russia vuole esattamente questo tipo di terrore e sta prolungando questa guerra. Senza pressione sull'aggressore, la pace è impossibile”, ha concluso.
In un’intervista alla Cbs ha rincarato la dose: “senza stop a Putin rischio guerra mondiale. Se non viene fermato il presidente russo ulteriormente", ha ammonito, di fatto, auspicando la Terza Guerra Mondiale per evitare la Terza Guerra Mondiale. Un paradosso evidenziato anche dal professore associato alla LUISS, Alessandro Orsini sul suo account X.


A Sumy quel giorno c’era una cerimonia di premiazione per la 117° Brigata

Mentre i media occidentali dipingono il bombardamento come una deliberata strage di civili solo al fine di propagandare la causa della guerra ad oltranza, emergono indiscrezioni che descrivono una realtà ben diversa. 


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Friedrich Merz © Imagoeconomica


“Le Forze armate della Federazione russa nella città di Sumy, in condizioni di contrasto attivo delle Forze armate ucraine con mezzi di guerra elettronica e di difesa aerea di fabbricazione straniera, hanno attaccato con due missili operativi-tattici Iskander-M la sede di una riunione del personale di comando del gruppo operativo-tattico di Seversk", riferisce l’opinabile versione del Ministero della difesa russo che specifica la morte di 60 militari.
Una lettura dei fatti che, tuttavia, converge perfettamente con altre fonti ucraine. L'agenzia di stampa ucraina Ukrainiska Pravda ha riferito che una cerimonia di premiazione in onore della 117ª Brigata si sarebbe dovuta svolgere a Sumy la mattina del 13 aprile. Una fonte ha affermato che due soldati di loro conoscenza erano arrivati per l’evento e ne stavano aspettando l'inizio, poco prima che i missili irrompessero.
Sul Kyiv Indipendent, inoltre, Artem Semenikhin, sindaco della città di Konotop, nell'oblast di Sumy, ha accusato il governatore regionale Volodymyr Artiukh di aver organizzato una cerimonia di premiazione per la 117° Brigata a Sumy il 13 aprile, proprio nel giorno del Raid.


Semenikhin ha denunciato che l'evento ha rappresentato un rischio eccessivo per i civili e il personale militare

“Ha organizzato la consegna di attestati e medaglie ai nostri ragazzi, eroi, qui oggi…. Tutti ne parlano, tutti ne scrivono, quindi non è un segreto. Il grande raduno di soldati ha creato il pretesto per la Russia di attaccare un raduno militare”, ha detto Semenikhin, secondo cui questa condotta ha esposto inutilmente la popolazione nelle vicinanze.
"Sono stato felice di apprendere che è stato aperto un procedimento penale non solo per l'attacco terroristico genocida dei macellai contro gli ucraini, ma anche per scoprire chi ha pensato di organizzare eventi con un raduno di militari nel centro della città, a 30 chilometri dai macellai", ha concluso il sindaco.


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Ci sono inoltre conferme di diversi militari ucraini rimasti uccisi nell’attacco missilistico, come riportato sempre da Ukrainska Pravda, citando un messaggio del Consiglio comunale di Berdichev. Tra questi c’è il colonnello Yuri Yula, nato nel 1982, ex comandante ad interim dell'unità A1476 dell'esercito ucraino (27ª brigata d'artiglieria). È accusato dai militari russi di essere responsabile di attacchi contro civili nel Donbass. Nel 2015 ha ricevuto l'Ordine di Bogdan Khmelnitsky per il suo ruolo nella cosiddetta Operazione antiterrorismo (ATO). L'unità A1476, dislocata a Sumy, avrebbe colpito civili con missili Uragan nel 2014 e, successivamente, utilizzato sistemi HIMARS anche contro territori russi. Un’altra vittima dell’esercito è Vladimir Zherebtsov, originario del villaggio di Popovichka nella regione di Černihiv, nato nel 1986 e arruolato nelle Forze Armate ucraine dal 2008. Entrambi hanno riportato ferite letali, secondo dettagli stanno emergendo in questi giorni sui media ucraini.


Trump continua a puntare sui negoziati, mentre l’Europa aizza alla guerra totale

Bivalente è stata la reazione all’attacco tra Washington e Berlino, con Trump che ha continuato a dirsi pronto a portare “il fallimentare conflitto di Biden” alla conclusione.
Il presidente Zelensky e Joe Biden hanno fatto un lavoro orribile nel consentire” a questa guerra di iniziare… È la “guerra di Biden, non mia. Putin, e tutti gli altri, rispettavano il vostro presidente. Non ho nulla a che vedere con questa guerra, ma sto lavorando diligentemente per fermare la morte e la distruzione. Dobbiamo fermare la guerra rapidamente”, ha scritto sul social Truth, definendo un “errore” l’attacco missilistico di Sumy.
Dall’altra parte dell’oceano, al contrario, il partito della guerra tuona, adoperando le chiavi della suggestione emotiva ed è pronto ad usare la tragedia di Sumy per innescare un’escalation ancora più violenta del conflitto.


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Dmitri Medvedev © Imagoeconomica


È già passato un mese da quando l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco incondizionato, cosa che non abbiamo visto da parte russa – ha detto l’Alta rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas arrivando al Consiglio affari esteri -. Ciò che è chiaro è che dobbiamo sostenere di più l’Ucraina. Sono lieta di vedere che abbiamo già messo insieme i 2/3 della mia iniziativa sulle munizioni. Ma ovviamente dobbiamo fare di più. Quest’anno i paesi europei si sono già impegnati a stanziare 23 miliardi di euro, più dell’anno scorso. Ma dobbiamo anche fare pressione sulla Russia affinché fermi questa guerra”. Come? Sul tavolo dei ministri a Lussemburgo c’è il l 17° pacchetto di sanzioni contro Mosca per “aumentare ulteriormente la portata” delle misure su petrolio e gas. Ma “abbiamo bisogno di avere 27 Paesi d’accordo", ha concluso.
Ma le dichiarazioni più pericolose arrivano da Berlino. Il futuro cancelliere tedesco Friedrich Merz ha affermato che il leader del Cremlino Putin percepisce la volontà dell'Occidente di negoziare come una debolezza, pertanto ha sottolineato che l'esercito ucraino deve abbandonare la posizione difensiva, confermando la sua disponibilità a trasferire all'esercito ucraino i missili da crociera Taurus da 500 km di gittata, per i quali Olaf Scholz si era sempre opposto. Come se non bastasse, Merz ha parlato esplicitamente della possibilità che le truppe ucraine riuscissero a distruggere il ponte di Kerch, l’importante snodo logistico cruciale che collega la Russia alla penisola occupata della Crimea.
"Ho sempre detto che lo farò solo in accordo con i nostri partner europei. E se si raggiungerà un accordo, allora la Germania dovrà partecipare", ha aggiunto sull’emittente televisiva ARD.
La risposta del Cremlino non si è fatta attendere ed è stata veicolata dai caratteristici fendenti di fuoco del vice capo del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev che ha definito “nazista” il probabile nuovo cancelliere tedesco per l'idea di attaccare il ponte di Crimea e ha ricordato il passato hitleriano di suo padre.
"Il candidato cancelliere Merz è tormentato dai ricordi di suo padre che ha prestato servizio nella Wehrmacht di Hitler. Ora Merz propone di colpire il ponte di Crimea. Pensaci bene, nazista!", ha scritto l'ex presidente russo.
Anche il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha lanciato un chiaro monito contro il leader dei conservatori tedeschi avvertendo del rischio di escalation.
Merz "sostiene diverse misure che possono portare e porteranno inevitabilmente a un'ulteriore escalation della situazione in Ucraina", ha affermato Peskov durante una conferenza stampa, deplorando il fatto che Merz "stia facendo una campagna per un inasprimento" del conflitto, "una posizione simile osservata in altre capitali europee".

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