Alessandro Orsini analizza il fallimento di una visione promossa da politici e media occidentali
La conferma che fosse solo un’illusione pensare che l’Ucraina potesse vincere contro la Russia, armata incessantemente, arriva insieme alla manifestazione organizzata dal giornalista di Repubblica, Michele Serra: un vero e proprio simbolo di smarrimento per chi ha creduto in una realtà data per certa solo da alcuni politici ed editorialisti. In estrema sintesi, questa è l’analisi di Alessandro Orsini, che sul Fatto Quotidiano ha descritto l’adunata in piazza come il frutto di una convinzione basata essenzialmente su un facile entusiasmo privo di realismo. “È stata la piazza - ha precisato Orsini - di chi ha creduto che la sconfitta della Russia fosse un gioco da ragazzi, in stile Carlo Calenda contro Chiara Appendino il 2 febbraio 2023 a Piazza Pulita: ‘Come sconfiggere la Russia? Semplice: basta dare armi agli ucraini’”. Insomma, per Orsini, la piazza di Michele Serra ha rappresentato il “funerale” di un’illusione: un luogo in cui si celebra il lutto per la sconfitta di una visione del mondo rivelatasi infondata. Una visione inserita ad hoc nella narrativa promossa da diversi quotidiani. Del resto, il noto sociologo non si è scagliato solo contro Repubblica. “Il Corriere della Sera è il laboratorio sociologico più interessante, giacché il quotidiano di Luciano Fontana esprime perfettamente tutti i complessi di superiorità eurocentrici dell’uomo medio, secondo cui l’Occidente è una civiltà superiore. Il nuovo discorso più irrazionale sulla guerra in Ucraina giunge proprio da un editorialista del Corriere della Sera. Ernesto Galli della Loggia, fervente sostenitore dell’invio di armi a Zelensky senza limiti, ha spiegato a Luca Sommi che nessuno ha mai armato Zelensky con l’idea che l’Ucraina avrebbe sconfitto la Russia. Secondo Galli della Loggia - ha proseguito Orsini - nessuno dalle sue parti ha mai nutrito un’idea così assurda”. Peccato che, probabilmente, della Loggia abbia dimenticato tutte le volte in cui figure come Paolo Mieli e Luciano Fontana hanno dichiarato che le forniture militari servivano proprio a questo scopo: sconfiggere i russi. “Galli della Loggia - scrive Orsini - ha dimenticato il discorso di Mario Draghi sulla sconfitta della Russia all’Assemblea generale dell’Onu del 21 settembre 2022 e quello al Massachusetts Institute of Technology del 6 giugno 2023. A vantaggio di Galli della Loggia, riporto le parole di Draghi al MIT di Boston: ‘Non c’è alternativa per gli Stati Uniti, l’Europa e i loro alleati se non garantire che l’Ucraina vinca questa guerra’”.
Foto © Imagoeconomica
ARTICOLI CORRELATI
Alessandro Orsini: ''L'UE ha perso la guerra contro la Russia, e siamo solo all'inizio''
Ucraina nella NATO? Orsini: ''Un'idea ingenua e irrealistica''
Il declino di Kiev, Alessandro Orsini: ''L'Ucraina è spacciata''