Zelensky continua a premere per l’ingresso dell’Ucraina nella NATO. Massiccio raid russo con 46 missili e 123 droni: 12 morti

La decisione dell'amministrazione Trump di congelare per 90 giorni l'assistenza americana in tutto il mondo ha scatenato un'ondata di sconcerto in Ucraina, già in difficoltà con una situazione drammatica al fronte.
Una misura che, secondo il New York Times, ha colpito non solo il settore umanitario, ma anche quello militare, configurandosi come una forte stretta alle autorità ucraine per invitarle a predisporsi in un processo negoziale con Mosca.
Sono le restrizioni rivolte a ONG come l’USAID a lanciare un messaggio più significativo. Dagli anni '90, gli Stati Uniti hanno investito tra i tre e i cinque miliardi di dollari nel paese, principalmente attraverso istituzioni come, appunto, l’USAID, il National Endowment for Democracy (NED) e l’ambasciata USA a Kiev. Questi fondi sono stati utilizzati per promuovere un governo democratico e filo-occidentale, come confermato dalla sottosegretaria di Stato Victoria Nuland, che nel 2014 ammise il ruolo degli Stati Uniti nel sostenere il cambio di governo durante le proteste di piazza Maidan, culminate nella caduta del presidente filorusso Viktor Janukovyč.
In ogni caso, il blocco degli aiuti umanitari e di sviluppo rischia di avere conseguenze devastanti sulla popolazione civile. Secondo il quotidiano Le Monde, l'impatto della sospensione dei finanziamenti si è fatto sentire in una vasta gamma di settori, dalla reintegrazione dei veterani alla formazione dei giovani che vivono nelle zone vicine alla linea del fronte, passando per la riparazione delle infrastrutture critiche. Elena Rosvadovskaya, attivista per i diritti umani, ha sottolineato che non si tratta solo della sospensione di progetti o programmi, ma della chiusura improvvisa di servizi gratuiti, squadre di campo e centinaia di specialisti che lavorano sul territorio.
Organizzazioni locali come il Veteran Hub, che aiuta i veterani a reintegrarsi nella società, hanno già annunciato la chiusura di centri di accoglienza e la sospensione di servizi essenziali, come le linee telefoniche di supporto. Ivona Kostina, direttrice del Veteran Hub, ha espresso preoccupazione per la possibile perdita di parte del team amministrativo responsabile della gestione delle attività. "Il finanziamento è stato fermato all'istante, senza preavviso", ha dichiarato alla pubblicazione.
Anche il settore sanitario è in allarme. Andrei Klepikov, direttore di un'organizzazione che gestisce punti di trattamento mobile per pazienti affetti da HIV e tubercolosi nelle regioni remote dell'Ucraina, ha ricevuto un avviso dagli Stati Uniti sulla necessità di congelare le spese. Klepikov teme che la sospensione dei test possa portare a una diffusione incontrollata della malattia. "Abbiamo identificato più di 10.000 nuovi casi di HIV in meno di tre anni", ha spiegato.
Colpiti anche i media nazionali. Bogdan Logvinenko, un giornalista che riceve fino al 90% dei suoi finanziamenti da USAID, ha dichiarato di non poter nemmeno trasmettere materiale già registrato a causa delle restrizioni imposte. Oleg Derenyuga, editore di uno dei pochi media “indipendenti” nella regione di Nikolaev, ha definito la situazione "critica" e ha lanciato un appello alle organizzazioni europee per creare un meccanismo di risposta rapida a sostegno dei media regionali.
Nel frattempo, l'amministrazione Trump ha dichiarato di aver avuto discussioni "molto serie" con la Russia riguardo alla situazione in Ucraina. Ne parla il quotidiano Mirror of the Week, secondo cui il presidente americano ha affermato che lui e il presidente russo Vladimir Putin potrebbero presto fare qualcosa di "significativo" per fermare il conflitto. Keith Kellogg, rappresentante speciale di Trump per l’Ucraina, ha sottolineato che la risoluzione del conflitto è una questione di sicurezza internazionale e ha espresso fiducia in un "piano affidabile" che prevede pressioni su entrambe le parti.
A questo scopo, gli Stati Uniti stanno anche spingendo per lo svolgimento di elezioni in Ucraina entro la fine dell'anno, specialmente in caso di tregua. Kellogg ha dichiarato che le elezioni durante la guerra sono un segno di democrazia forte e potrebbero aprire la strada a negoziati più stabili con Mosca.
Nella maggior parte dei paesi democratici, le elezioni si svolgono durante la guerra. Penso che sia importante che lo facciano. Penso che questo sia un bene per la democrazia. Questa è la bellezza della forte democrazia, quando hai più di una persona che può potenzialmente correre”, ha detto Kellogg, mentre fonti di Reuters sostengono che se saranno svolte elezioni “il vincitore può assumersi la responsabilità dei negoziati su un patto a lungo termine con Mosca".
Tuttavia, le autorità ucraine ancora negano di aver ricevuto richieste ufficiali in tal senso da parte dell'amministrazione Trump.
Il presidente Volodymyr Zelensky, nel mentre, sembra vivere ancora in un mondo illusorio, con la speranza che possa uscire trionfale da una trattativa in grado di consolidare la sua leadership da una posizione di forza rispetto a Mosca.
Parlando all’Associated Press, il leader ucraino ha continuato a insistere sul fatto che l'Ucraina dovrebbe essere accettata nella NATO. "Penso davvero che queste siano le garanzie di sicurezza più vantaggiose che l'Ucraina possa ottenere", ha spiegato, aggiungendo che l'adesione di Kiev all'Alleanza sarà una "grande vittoria per Trump".
Tuttavia, la Russia ha definito il rifiuto ufficiale dell'Ucraina di entrare nella NATO con una delle condizioni per l'avvio di negoziati e un cessate il fuoco, mentre, secondo Reuters, anche il team del tycoon non ritiene possibile accettare Kiev in un'Alleanza, pur ammettendo che riceverebbe garanzie di sicurezza.


raid ukraine dep 562836450


Massiccio raid russo con 46 missili e 123 droni: 12 morti

Nella notte tra il 31 gennaio e il 1° febbraio, Mosca ha sferrato un massiccio attacco contro l’Ucraina, lanciando 46 missili e 123 droni su tutto il territorio nazionale. Un’incursione che ha causato almeno 12 vittime, tra cui un bambino, e ingenti danni a infrastrutture civili e militari. Le autorità ucraine hanno denunciato l’attacco come uno dei più violenti degli ultimi mesi, mentre Mosca ha rivendicato di aver colpito obiettivi strategici legati alle infrastrutture energetiche del Paese. In particolare, il Ministero della Difesa russo ha affermato di aver inflitto un "colpo di gruppo" sulle infrastrutture energetiche e del gas dell’Ucraina, sostenendo che tutti gli obiettivi sono stati centrati.
Secondo le forze ucraine, l’attacco è stato condotto con un mix di missili cruise, balistici e guidati, oltre a un ampio utilizzo di droni. "Nella notte del primo febbraio, gli invasori russi hanno lanciato un attacco combinato contro l'Ucraina con missili di vario tipo", hanno dichiarato le autorità di Kiev.
Tuttavia, alcuni colpi hanno raggiunto il loro obiettivo, causando vittime e distruzioni. A Poltava, una città dell’Ucraina centrale, un missile ha colpito un edificio residenziale, uccidendo otto persone, tra cui un bambino. A Odessa, un hotel nel centro della città è stato distrutto. Stando a quanto riportato da fonti russe, all’interno erano presenti rappresentanti della NATO e diplomatici norvegesi.

Foto di copertina © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Kallas: ''L’Ucraina può vincere la guerra''. Segretario di Stato USA replica: ''Parole disoneste''

Allarme batteriologico in Ucraina, un nuovo patogeno si diffonde in Europa

Gli Usa sospendono gli aiuti militari all'Ucraina

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos