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Iran avverte non escludiamo un attacco da parte di USA e Israele

Gli Stati Uniti d’America hanno eletto Donald Trump come nuovo inquilino della Casa Bianca in successione a Joe Biden. Eppure, la crisi in Medio Oriente - al netto di alcune dichiarazioni dai vari fronti - sembra aver accolto la notizia con indifferenza. Tanto che l’escalation è in salita. La Guardia Rivoluzionaria iraniana ha dichiarato di non escludere un attacco preventivo da parte di Stati Uniti e Israele per evitare la ritorsione iraniana per il bombardamento israeliano del 26 ottobre. "Non escludiamo alcun attacco preventivo lanciato dagli americani e dai sionisti per dissuadere l'Iran dal portare a termine l'operazione True Promise 3", ha dichiarato il vicecomandante in capo del corpo militare d'elite, il generale di brigata Ali Fadavi, in un'intervista alla televisione yemenita riportata dai media iraniani. Ha affermato che "i sionisti non hanno la forza" di affrontare il suo Paese e ha detto che deve aspettare una risposta all'attacco contro obiettivi militari di qualche settimana fa che ha ucciso cinque persone sul suo territorio. "L'Iran e il fronte della resistenza sono pronti", ha detto, riferendosi all'alleanza informale anti-Israele guidata da Teheran e composta, tra gli altri, dagli Hezbollah libanesi, da Hamas palestinese e dagli Houthi dello Yemen. Gli avvertimenti di Fadavi sono giunti poco prima dell'annuncio della vittoria del repubblicano Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi. Il governo iraniano ha minimizzato l'importanza del ritorno di Trump alla Casa Bianca, ma durante il suo primo mandato (2017-2021) il Paese persiano ha subito pesanti colpi, tra cui l'abbandono da parte degli Stati Uniti dell'accordo sul nucleare che militava nel suo programma nucleare in cambio della revoca delle sanzioni economiche. L'Iran ha giurato di rispondere all'attacco israeliano, che era una rappresaglia per il bombardamento iraniano del 1 ottobre su Israele, a sua volta vendetta per l'assassinio di Ismael Haniya, leader del gruppo palestinese Hamas, e di Hassan Nasrallah, leader della milizia-partito libanese Hezbollah. Oggi, inoltre, Hezbollah ha rivendicato la responsabilità del lancio di razzi nel centro di Israele avvenuto questa mattina. In una dichiarazione ripresa da Times of Israel, l'organizzazione afferma di aver preso di mira la base Tzrifin dell'Idf, situata a sud dell'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Le basi ospitano numerose unità delle forze di difesa israeliane, tra cui diverse scuole di addestramento e un centro logistico. L'Idf ha dichiarato in precedenza che nell'attacco sono stati lanciati 10 razzi, la maggior parte dei quali è stata intercettata. Un razzo ha colpito l'area dell'aeroporto.


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© Imagoeconomica

Israele e l’utilizzo di armi illegali sui civili

Un nuovo rapporto dell’organizzazione britannica indipendente *Action on Armed Violence* (Aoav) ha documentato l’uso da parte delle forze israeliane di un arsenale di armi altamente pericolose e letali, rivelando l’impatto devastante che queste hanno avuto sulla popolazione civile di Gaza. Il rapporto, intitolato “Sporca Dozzina”, analizza dodici tra i più letali sistemi armati utilizzati dall’esercito israeliano dall’inizio del conflitto il 7 ottobre 2023. Esso contiene una critica particolarmente severa nei confronti della condotta delle IDF, accusate di agire in violazione dei diritti umani e delle norme internazionali. L’analisi di Aoav si basa su dati pubblici e documenta l’impiego di armamenti ad alto impatto, tra cui munizioni al fosforo bianco, bandite dalle convenzioni internazionali per via dei danni devastanti che causano sulla salute e sull’ambiente. Amnesty International ha evidenziato l’uso improprio di questi proiettili, noti per provocare ustioni gravissime e danni permanenti, in violazione del diritto umanitario internazionale. Il rapporto denuncia anche l’adozione di tecnologie di puntamento basate sull’intelligenza artificiale, come i sistemi “Lavender” e “Gospel”, che avrebbero dovuto aumentare la precisione degli attacchi. Tuttavia, Aoav sottolinea come queste tecnologie non abbiano evitato il pesante impatto sulla popolazione civile, sollevando serie preoccupazioni etiche e interrogativi sulla reale efficacia e responsabilità delle IDF. Tra le armi utilizzate emerge la bomba GBU-39, prodotta dalla Boeing e ampiamente documentata per i suoi impieghi in oltre 2.000 attacchi aerei israeliani su Gaza. Questa bomba ha un raggio di azione fino a 110 km, e circa il 40-45% delle munizioni impiegate dalle IDF sono bombe non guidate, la cui natura indiscriminata costituisce un rischio significativo per la sicurezza dei civili. Anche il missile Hellfire, caratterizzato da una portata di 11 km e noto per la sua precisione, è stato ampiamente utilizzato, insieme alla SPICE 2000, un’arma avanzata che utilizza sistemi di navigazione sofisticati. Sebbene siano state fatte numerose richieste internazionali per limitarne l’uso, le forniture di queste armi continuano ininterrottamente. Un altro elemento che desta allarme è l’uso di droni “loitering” o kamikaze, progettati per attacchi mirati. Il loro impiego in aree densamente popolate, come Gaza, ha sollevato ulteriori critiche e interrogativi etici, poiché possono causare danni indiscriminati ai civili. Inoltre, Aoav stima che circa il 10-15% delle munizioni utilizzate dalle IDF non esplode all’impatto, lasciando sul terreno residuati esplosivi di guerra (Erw) che possono restare attivi per decenni. Secondo l’Azione contro le Mine delle Nazioni Unite (Unmas), bonificare le aree colpite da questi residuati potrebbe richiedere fino a 14 anni, lasciando la popolazione civile a rischio per un tempo indefinito. Il rapporto si conclude con un appello alla comunità internazionale per intraprendere azioni concrete e ritenere responsabili coloro che utilizzano queste armi in aree densamente popolate. Aoav avverte che, senza misure decisive, il ciclo di sofferenze e devastazioni rischia di non trovare fine, lasciando la popolazione di Gaza intrappolata in un contesto di paura e distruzione.

In copertina foto di repertorio

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