L'analisi dell'esperto di Sociologia del terrorismo internazionale sulle vere capacità militari di Netanyahu
Mancanza di razionalità e un forte complesso di superiorità: questo è il profilo dell’Occidente che emerge dall'analisi di Alessandro Orsini, direttore di “Sicurezza Internazionale”. La sua critica si rivolge sia alle recenti operazioni militari di Israele contro l'Iran sia alla narrazione prevalente di molti media occidentali, che dipingono Israele come una potenza militare nettamente superiore. Ma è davvero così?
L'abbattimento dell’F-16 israeliano e le “paure” di Israele
A dimostrare che l'Iran possiede capacità difensive ben oltre quanto alcuni media lasciano intendere è l’episodio dell’abbattimento di un caccia israeliano F-16 nel 2018 da parte della difesa aerea siriana, che utilizzava tecnologia militare fornita dall'Iran. Secondo Orsini, questo episodio indica che l'Iran non è così incapace di contrastare l’aviazione israeliana, contraddicendo l’idea che Israele possa operare liberamente nello spazio aereo iraniano. Un altro punto riguarda i bombardamenti dell’aprile 2024, quando i caccia israeliani avrebbero colpito diversi obiettivi senza entrare nello spazio aereo iraniano. Come ha osservato Orsini, questo comportamento suggerisce una certa “autela” da parte di Israele, che evidentemente teme di subire perdite qualora la difesa iraniana riuscisse ad abbattere i suoi velivoli.
Il bombardamento del 26 ottobre
Durante un bombardamento israeliano contro l'Iran avvenuto lo scorso 26 ottobre, i principali media italiani - ha sottolineato il noto esperto di Sociologia del terrorismo internazionale - hanno sostenuto che Israele avrebbe violato lo spazio aereo di Teheran con una flotta di 120 aerei. Tuttavia, non è passato inosservato che questa incursione aerea non fosse supportata da alcuna prova fotografica o video capace di mostrare la massiccia presenza della flotta israeliana nei cieli di Teheran. Sarebbe stato, infatti, nell'interesse di Benjamin Netanyahu mostrare al mondo intero la potenza militare israeliana, pubblicando immagini che confermassero la superiorità di Israele, ma questo non è avvenuto. Perché? Oltretutto - ha ribadito Orsini - Israele avrebbe impiegato diversi tipi di velivoli - non solo per l’attacco, ma anche per supporto logistico e il salvataggio - dimostrando la consapevolezza della presenza di una minaccia reale nello spazio aereo iraniano. “Tra il 1980 e il 1988 l’Iran ha combattuto una guerra con l’Iraq spaventosamente distruttiva. I morti iraniani - ha ricordato Orsini - furono moltissimi, probabilmente 500.000. E l’Iran non si è mosso di un centimetro. Come si può pensare che Israele metta in ginocchio l’Iran con un raid aereo? Queste idee sono sballate come l’idea che l’Ucraina avrebbe distrutto la Russia. Se i media italiani partoriscono così tante idee assurde in modo iper-sistematico senza imparare dagli errori, è chiaro che c’è qualcosa di patologico nella cultura europea che non riusciamo a vedere perché in essa siamo immersi”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Foto © Roberto Pisana
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