La direttrice di La Casa Del Sole Tv reduce dal viaggio a Kaza: “Il centro delle decisioni del vertice è ruotato attorno al Medio Oriente”
"I BRICS sono un'organizzazione che ora si potrebbe definire multipolare e multinodale”. Così, ai microfoni di ANTIMAFIADuemila, Margherita Furlan ha parlato dell’ultimo vertice dei BRICS tenutosi a Kazan, in Russia, dove la direttrice di Casa del Sole Tv si è recata per raccontare la quattro giorni di summit delle varie delegazioni dei 36 paesi invitati. “Quella che si è respirata in questo vertice è un'aria di collaborazione, ma soprattutto di politica vera, quella che noi non conosciamo più”.
Il BRICS, ha ricordato Furlan, “è un'organizzazione che assume uno spazio molto importante nel mondo non solo perché ne fanno parte paesi che rappresentano il 42% della popolazione mondiale e il 36,6% del PIL globale, ma perché è costituito da Stati che oggi stanno cercando di costruire un'alternativa al mondo in cui abbiamo vissuto finora”. Un’alternativa concreta all’impero USA che, secondo la direttrice della web tv, "è già tramontato”. Si tratta di “un'idea di organizzazione che vuole tentare di riformare gli organismi già esistenti, per cui hanno proposto una riforma delle Nazioni Unite, del Consiglio di sicurezza e del FMI”.
Al BRICS fanno parte o sono in fase di ingresso “paesi che provengono dall'Africa, dall'Asia, dal Sud America. Parliamo di Sud globale, parliamo di relazioni che si instaurano tra questi paesi e di nuovi corridoi commerciali che si sviluppano da Est a Ovest e da Nord a Sud”. “E ci sono altri 30-40 paesi che hanno richiesto di entrare nell'organizzazione”. Tornando a Kazan, racconta Furlan, “il centro delle decisioni del vertice è ruotato attorno al Medio Oriente. L’obiettivo principale è quello di risolvere la crisi”. Poi si è discusso di un nuovo sistema finanziario alternativo internazionale, con nuove valute, nuovi circuiti e perfino una nuova moneta comune. Durante l'intervista, Furlan ha anche commentato le imminenti elezioni americane e come queste potrebbero, o meno, condizionare lo scenario geopolitico attuale.
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