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I sostenitori di Julian Assange hanno lanciato una campagna diretta al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, perché conceda la grazia al fondatore di Wikileaks prima di lasciare l'incarico il prossimo anno. Lo riporta il Sydney Morning Herald, che cita il fratello Gabriel Shipton, il quale per anni ha guidato la campagna per liberare Assange. Shipton andrà negli Usa questo mese per incontrare politici e gruppi per i diritti civili e premere affinché Biden conceda la grazia ad Assange prima di concludere il suo mandato il 20 gennaio. Quasi 15 mila persone hanno firmato una petizione a Biden, esortandolo a graziare Assange perché la sua condanna "crea un pericoloso precedente, criminalizzando l'attività giornalistica su scala globale". La visita di Shipton avrà luogo nello stesso periodo in cui il primo ministro Anthony Albanese ha in programma di incontrare Biden per la riunione dei leader del patto Quad, con i primi ministri Indiano Narendra Modi e giapponese Fumio Kishida. Il quotidiano pubblica oggi anche le prime foto di Assange in Australia dopo il suo ritorno nel Paese a fine giugno: il fondatore di Wikileaks ha celebrato l'80° compleanno del padre John Shipton a Melbourne. Assange si è dichiarato colpevole di violazione dello US Espionage Act in cambio del suo rilascio da un carcere di Londra, dove era richiuso da cinque anni in attesa di essere estradato negli Stati Uniti. “È estremamente importante" che Assange riceva personalmente un 'pardon', un ordine esecutivo che a discrezione del presidente accordi clemenza per una condanna", ha detto il fratello Shipton. "Per riottenere la libertà ha dovuto accettare di diventare un criminale condannato - ha aggiunto -. Questo comporta ogni genere di restrizioni su come può mantenersi e sostenere la famiglia, date le leggi sui proventi del crimine e gli ostacoli al viaggiare".

Foto © Imagoeconomica

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