Pentagono: il conflitto ucraino terminerà coi negoziati di pace. Ministero della Difesa russo: conquistata Zhuravka in direzione di Pokrovsk
In Germania, il presidente Volodymyr Zelensky non mostra freni al desiderio di ribaltare le infauste sorti del conflitto con ogni mezzo disponibile. Ospitato presso la a base aerea di Ramstein, il leader ucraino ha esortato gli alleati occidentali a ignorare le “linee rosse” di Mosca e a permettere a Kyiv di usare armi a lungo raggio per colpire il territorio russo, con l’obiettivo di porre fine alla guerra.
Un pensiero delirante, esternato, secondo la Reuters, in un momento di alto rischio per le forze armate ucraine, che hanno compiuto un'offensiva a sorpresa nella regione russa di Kursk, mentre le forze russe si concentrano sulla conquista della città di Pokrovsk.
“Kiev voleva far innervosire la Russia e fermare l’avanzata nel Donbass, ma non c’è riuscita. Ha portato solo al consolidamento della nostra società. Non riescono a infliggerci una sconfitta strategica”, ha detto Putin al nono Eastern Economic Forum presso l’università di Vladivostok. Secondo il Ministero della Difesa Russo, dall’inizio dei combattimenti nella regione di Kursk, Kiev avrebbe perso 10.400 militari.
D’altra parte Zelensky ha detto che circa 6.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti nell'offensiva ucraina in territorio nemico, dove controllano “un'area di oltre 1.300 chilometri quadrati, che comprende 100 insediamenti”.
Proseguendo le sue osservazioni, il presidente ucraino ha assicurato che “i tentativi della Russia di tracciare linee rosse semplicemente non funzionano” e ha lanciato un’occhiata pungente ai partner occidentali, troppo apprensivi rispetto ad una possibile escalation del conflitto.
"Quando parliamo del fatto che, per esempio, l'Italia o qualcun altro ha paura che colpiremo il Cremlino, mi dispiace che non possiamo farlo... Perché le armi che avete voi o che hanno i vostri partner hanno una gittata pari 200 chilometri, quindi sono inferiori alle distanze di cui ha parlato Tajani. Ma dovete capire che sto scherzando", ha sottolineato Zelensky, precisando che, al contrario, la Russia utilizza ogni mese più di 4.000 bombe aeree sul territorio dell'Ucraina.
"Come le usano? Dagli aerei. Gli aerei sono negli aeroporti militari, a una distanza dai nostri confini: 100, 150, 300 chilometri. Cosa vogliamo, come usare queste armi a lungo raggio? Contro gli aeroporti militari", ha assicurato.
Peccato tra gli obiettivi dei raid ucraini non è mancata la centrale nucleare di Kursk, come denunciato dallo stesso il direttore generale dell’Agenzia Atomica, Rafael Grossi, dopo aver visitato il sito, a seguito di un attacco di droni.
“Oggi sono stato informato di diversi casi di attacchi di droni sul territorio, sulle strutture della stazione, mentre ero alla stazione, ho visto tracce di questi attacchi”, aveva affermato in quell’occasione il direttore dell’AIEA.
Nel mentre, il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin oggi ci ricorda che il conflitto in Ucraina verrà risolto definitivamente al tavolo dei negoziati, anche se è impossibile stabilire quando.
"Penso che alla fine questo conflitto sarà deciso al tavolo delle trattative, ma quando arriverà quel momento è ancora difficile prevederlo… Continueremo a lavorare per mettere l'Ucraina nella migliore posizione possibile", ha promesso.
Al contempo, Austin, ha annunciato un altro pacchetto da 250 milioni di dollari, mentre ulteriori 650 missili Martlet arriveranno da Londra, “come impegno del nuovo governo Starmer”.
Difficile tuttavia ipotizzare che gli attacchi a lungo raggio, tanto ambiti da Kiev, possano indurre Putin alla cessazione delle ostilità da una posizione di debolezza.
Kiev amplifica l’offensiva nel Donetsk, dove gli ucraini rischiano l’accerchiamento
Nel frattempo Mosca continua a macinare terreno in direzione di Pokrovsk, assediando le sempre più precarie difese di Kiev orami prossime all’accerchiamento, in quello che rappresenta un importante hub logistico per la tenuta del Donbass.
Nella città di Kurakhovskoye proseguono aspri combattimenti. Il quotidiano russo Readovka riferisce che, dopo aver ricevuto rinforzi, l’AFU ha tentato di contrattaccare dalla miniera per mettere fuori combattimento i combattenti russi situati nell'area di Gogol Street, ma sono stati respinti.
Le forze armate RF, hanno continuato l'assalto alla città di Lesovka, recentemente conquistata, come confermato da un video registrato dagli ucraini nell'area degli edifici a più piani in via Karl Marx. Inoltre, è stato riferito che le truppe russe sono avanzate verso la parte meridionale della città dalla piantagione forestale vicino al cimitero, prendendo piede a est della miniera ucraina.
Anche le fonti di Kiev descrivono una situazione militare critica nella regione. “Nonostante la dichiarazione del comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky di fermare l'offensiva nemica vicino a Pokrovsk, il nemico continua ad avanzare. In una delle zone la situazione è estremamente pericolosa”, scrive Unian, citando l'ufficiale delle forze armate ucraine ed analista militare, Mykola Melnyk.
"Non hanno la forza per attaccare contemporaneamente Pokrovsk, Selidovo e Kurakhivka, quindi hanno scelto una priorità e stanno sfondando le nostre difese”, sostiene l’analista, specificando che gli obiettivi prioritari di Mosca sono ora rappresentati dalle città di Ukrainsk e Gornyak.
Un’avanzata che, secondo Melnyk, consentirà alle forze armate RF “di circondare il gruppo di unità che difendevano tra Nevelsk e il fiume Volchya”, che ormai non avrebbero più tempo di ritirarsi. Uno scenario che rischia di replicare la ritirata incontrollata di Avdiivka.
Il Ministero della Difesa russo ha inoltre annunciato la conquista del villaggio di Zhuravka, "come risultato dell'azione attiva e decisiva delle unità del gruppo di truppe Centro”. Si tratta di un piccolo centro sul fiume omonimo, sempre in direzione di Pokrovsk. “La sua occupazione permette di rafforzare i fianchi del gruppo che guida l’offensiva in questa direzione”, ha spiegato il dipartimento militare, aggiungendo che l’esercito russo ha colpito le formazioni di cinque brigate meccanizzate, di fanteria, di ranger e d’assalto aereo delle forze armate ucraine, nonché le brigate della Guardia nazionale e della difesa.
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