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La Polonia preme per abbattere i missili in avvicinamento al confine. Putin: avanziamo nel Donbass ad un ritmo maggiore. A Ugledar Mosca tenta di formare una sacca

L'Ucraina aspira ancora ad alzare la posta in gioco, trascinando il conflitto su un crinale pericoloso, nel tentativo di sopperire alla sempre più evidente debacle militare che sta spingendo Mosca a rompere la seconda linea difensiva nel Donetsk.
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha esortato i partner di Kiev a concedere l'autorizzazione di colpire la Russia con missili a lungo raggio, dopo che lunedì Mosca ha sferrato un potente attacco missilistico su Kiev.
“Nel difendersi da queste due barbare macchine da guerra, l'Ucraina è costretta a combattere con le mani legate dietro la schiena. Non è assurdo?” Ha dichiarato Kuleba su X.
Solo poche settimane fa, il presidente Volodymyr Zelensky aveva annunciato la creazione di una nuova arma a lunga gittata, il Palianytsia, che avrebbe avuto il suo volo inaugurale in occasione del 33° anniversario dell'indipendenza dell'Ucraina dall'ex Unione Sovietica, prendendo di mira un'installazione militare russa nel territorio occupato. Un video militare ucraino lasciava intendere che il suo raggio d'azione raggiungesse i 700 chilometri, garantendo al Palianytsia la possibilità di colpire almeno 20 campi d'aviazione russi.
Kiev tenta con tutte le forze di rispondere in maniera simmetrica ai sempre più incisivi bombardamenti russi, ormai in grado di bypassare le difese aeree ucraine con cadenza sempre maggiore. Come riportato da Unian, nella notte del 2 settembre, un raid ha colpito le regioni della capitale, di Sumy e Kharkov, attraverso l'uso di missili guidati balistici, da crociera, antiaerei e di UAV d'attacco del tipo "Shahed" dalla direzione sud.
Secondo il capo del Centro per la ricerca giuridica militare, Alexander Musienko, i bombardamenti registrati oggi a Kiev erano mirati al centro della capitale, per colpire il quartiere governativo. "La balistica in grandi quantità e i missili da crociera miravano chiaramente a cercare di superare la difesa a strati di Kiev… L'obiettivo probabile era, da quanto si sa ora, il centro della città, il quartiere governativo, dove si trovano i nostri servizi speciali - intelligence e controspionaggio", ha sottolineato Musienko.
Secondo il Ministero della Difesa russo, è stato effettuato un attacco con armi ad alta precisione a lungo raggio contro impianti energetici e complessi militari-industriali dell'Ucraina, che effettuavano la produzione e la riparazione di aerei e armi missilistiche, nonché luoghi di assemblaggio e deposito dei droni UAV, punti di schieramento temporaneo di formazioni dei nazisti e mercenari stranieri.

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Volodymyr Zelensky


Nel frattempo, la Polonia valuta la possibilità di abbattere i missili russi in avvicinamento al confine. A paventare questa eventualità è stato il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, in un’intervista pubblicata oggi al Financial Times.
“Varsavia ha il “dovere costituzionale” di abbattere i missili russi che sorvolano l'Ucraina e che sono diretti a colpire il territorio polacco”, ha dichiarato il ministro alla pubblicazione. Un riferimento ai fatti accaduti una settimana fa, quando lo spazio aereo del Paese sarebbe stato violato da quello che l’esercito ha dichiarato essere un drone, mentre Mosca bombardava la vicina Ucraina con attacchi su larga scala.
Durante la nuova ondata di raid russi, Varsavia ha inviato i suoi jet da combattimento al confine ucraino per proteggere il suo spazio aereo.
“Personalmente sono dell'idea che, quando missili ostili sono in procinto di entrare nel nostro spazio aereo, sarebbe legittima l'autodifesa (colpirli) perché una volta che attraversano il nostro spazio aereo, il rischio che i detriti feriscano qualcuno è significativo”, ha aggiunto Sikorski.


I russi avanzano ad Est

Mentre l’Ucraina continua ad impegnare le sue migliori unità di riserva a Kursk, la situazione al fronte orientale si sta deteriorando. Il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che le Forze Armate RF hanno recentemente ottenuto un successo significativo avanzando nel Donbass.
“Non si tratta di avanzare di 200, 300 metri; è da molto tempo che non abbiamo un tale ritmo offensivo… Le forze armate russe non mettono più sotto controllo territori di 200-300 metri, ma chilometri quadrati", ha affermato, parlando presso la scuola secondaria n. 20 dell'istituto scolastico municipale di bilancio a Kyzy.
Un quadro desolante per Kiev, confermato dagli stessi analisti del Bild: “le forze russe stanno avanzando più velocemente che nell'estate del 2022”, scrive Julian Repke, citando alcuni soldati della prima linea che confermano come la perdita di territorio stia avvenendo così rapidamente da assomigliare a una ritirata organizzata e le rotazioni in corso pianificate sono considerate una seria minaccia per la tenuta delle posizioni.


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Repke nota anche che le truppe russe sono diventate più attive non solo a Donetsk, ma anche nelle regioni di Lugansk e Kharkiv, cosa che non si osservava da due anni. Tra le cause principali di questa situazione, l'analista individua, appunto, la dispersione delle forze ucraine per via dell'operazione vicino a Kursk.


A Ugledar i russi tentano di formare una sacca

Secondo i recenti rapporti dei commissari militari russi, progressi significativi nelle ultime ore si sono verificati nella regione di Donetsk, specialmente attorno a Ugledar. Il 2 settembre, le forze russe hanno iniziato a circondare città da ovest, attaccando anche il villaggio di Prechistovka e occupando la miniera Yuzhnodonbasskaya-1: un obiettivo strategico che permetterebbe a Mosca di dominare l'area circostante, Ugledar inclusa.
“Le battaglie per Prechistovka continuano”, scrive il canale Deep State che lavora per la Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa dell'Ucraina, specificando che nelle ultime ore il villaggio è stato preso d'assalto da almeno 12 missili anticarro. Un successivo aggiornamento conferma gli avanzamenti russi nell’area.
Questi progressi mettono a rischio le difese di Kiev, poiché il controllo russo sulle alture circostanti permetterebbe un bombardamento efficace su varie località strategiche.
Ugledar fa parte della principale linea di difesa delle forze armate ucraine in direzione di Donetsk e la sua posizione elevata consentirà lo sviluppo dell'offensiva delle forze armate russe, che saranno agevolate nell’occupare completamente il Donbass.

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