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L’Fsb starebbe valutando anche la posizione di un corrispondente della Cnn. L’inviata Battistini: “Il servizio è stato realizzato senza violare le leggi della Federazione russa”

Verrà aperta una inchiesta contro la giornalista Rai Stefania Battistini e l’operatore Simone Taini. Lo fa sapere l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, secondo cui i servizi di sicurezza interni dell’Fsb sono incaricati del fascicolo. L’accusa è “aver attraversato illegalmente il confine di Stato della Federazione Russa e aver filmato un video nel territorio del villaggio di Sudzha, nella regione di Kursk”.

Dopo il servizio realizzato per il Tg1 nei territori russi occupati dalle truppe di Kiev nella loro avanzata, nei giorni scorsi si sono rincorse le voci della possibile apertura di un procedimento penale nei loro confronti. Oltre ai due italiani, l’Fsb starebbe valutando anche la posizione di Nick Peyton Walsh, corrispondente della Cnn che segue il conflitto russo-ucraino. Secondo i servizi, anche il giornalista britannico avrebbe attraversato illegalmente il confine, andando sul territorio del checkpoint russo di Sudzha.

Ieri, la giornalista Battistini è intervenuta al Tg1 per spiegare come è stato realizzato il reportage al centro dello scontro con Mosca. “Abbiamo attraversato il confine russo così semplicemente in un'auto, siamo andati embedded in un mezzo blindato, con scritta press come le norme internazionali prevedono per i reporter di guerra”, afferma, “il reporter è una figura prevista e anche con la protezione rafforzata, questo non ha salvato la vita a molti giornalisti, spesso indossare la scritta press è trasformare i giornalisti in bersagli”, aggiunge ricordando i tanti colleghi uccisi. “Il servizio è stato realizzato pensando che era giusto mostrare al pubblico, senza violare le leggi della Federazione russa, solo raccontare i fatti: è, per forza, raccontare una parte. Ma ci sembrava importante farlo”, conclude, spiegando che al fronte c’erano anche la tv ucraina, il giorno prima il New York Times, la Cnn, la France press.

Dopo che il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatrice italiana a Mosca per una forte protesta formale, in giornata l’amministratore delegato Rai Roberto Sergio ha annunciato che in via precauzionale e temporanea l’azienda ha ritenuto, esclusivamente per garantire sicurezza e tutela personale, di far rientrare Battistini e Traini in Italia.
  
Foto © Imagoeconomica
  

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