"La politica internazionale è il regno della menzogna e dell’inganno".
Sono state queste le parole del professore e sociologo Alessandro Orsini in un articolo pubblicato sul 'Fatto Quotidiano' riferendosi alla distorsione della realtà che quotidianamente viene fatta dai media nazionali e da una certa politica.
Il ministro della difesa Guido Crosetto "nasconde agli italiani le armi che invia a Zelensky". Ma sopratutto nasconde di dire che tutte le decisioni alla guerra si prendono "in una telefonata di Blinken" dimenticando il suo ruolo istituzionale. "A leggere ciò che scrive Crosetto sembra che il nostro ministro della Difesa decida che cosa fare in Ucraina come l’Inps decide se il signor Mario Rossi abbia maturato i requisiti per la pensione" ha scritto Orsini, spiegando che tutto questo ci "fornisce una misura precisa del degrado politico e morale della classe dirigente italiana ai tempi del sovranismo".
La pre - guerra mondiale
"Tutte le guerre – soprattutto le pre-guerre mondiali – funzionano nello stesso modo: il potere politico dice ai comandanti degli eserciti, con largo anticipo, ciò che i soldati dovranno fare davanti a tutti gli scenari che potrebbero configurarsi. La Nato" - ha continuato Orsini - "ha un piano per reagire a un attacco nucleare; al cedimento del fronte a Kharkiv; all’invasione di Odessa e un piano per reagire a un nuovo sfondamento dalla Bielorussia verso Kiev. Se la Nato non possiede questi piani, come Guido Crosetto vorrebbe far credere, allora è un’organizzazione fallita perché è suo dovere essere preparata a tutte le situazioni in Ucraina".
Intanto l'esercito russo sta attaccando anche l’oblast di Sumy, riducendo sempre di più la capacità di Zelensky di difendersi e resistere.
Putin sta portando allo stremo le forze ucraine mentre l'Europa annaspa in mancanza di una visione chiara per la risoluzione del conflitto.
"La paura di Zelensky è che Putin possa un giorno travolgere le linee a Kharkiv. A quel punto, la strada per Kiev sarebbe spianata. Immaginiamo di svegliarci una mattina con l’esercito russo che marcia verso il palazzo presidenziale di Zelensky. La Nato che cosa fa? Macron chiede questo. Salvini risponde: 'Restiamo a guardare'".
Fonte: ilfattoquotidiano.it
Foto © Roberto Pisana
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