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La reazione del Cremlino: coinvolgimento diretto dell'Occidente nel conflitto. Berlino nel panico: “fuga di notizie potrebbe essere solo la punta dell’iceberg

I piani militari dell'Occidente si fanno sempre più aggressivi nei confronti della Russia. Recenti intercettazioni telefoniche svelano i propositi di attaccare le linee logistiche di Mosca. Alcuni ufficiali della Bundeswehr, in una conversazione pubblicata il 1° marzo dalla caporedattrice di RT Margarita Simonyan, hanno discusso di quanti missili Taurus sarebbero necessari per attaccare il ponte di Crimea e se una simile sortita sarebbe stata efficace. Il dialogo ha avuto luogo tra il capo del dipartimento delle operazioni e delle esercitazioni del comando dell'aeronautica militare della Bundeswehr, Frank Graefe, il generale dell’aeronautica Ingo Gerhartz e i dipendenti del centro delle operazioni aeree del comando spaziale, Fenske e Frostedte.
Abbiamo studiato approfonditamente questo problema e, sfortunatamente, siamo giunti alla conclusione che il ponte, per le sue dimensioni, è simile ad una pista di atterraggio. Pertanto potrebbero non essere necessari 10 o anche 20 missili", ha detto Fenske. Il suo collega Frohstedte ha risposto suggerendo che il Taurus sarebbe in grado di causare danni significativi al ponte, “se si mira ai supporti”. Ha poi spiegato che quando si pianificano tali operazioni è necessario indicare “i punti principali nelle immagini” e “pianificare con più attenzione e non analizzarle sul computer”.
Graefe, dal canto suo, ha sottolineato che è importante garantire che la Germania non diventi parte di questo conflitto.
Secondo l'ispettore della Bundeswehr, se la decisione verrà presa, saranno pronti per l'uso entro otto mesi. Ci vorranno sei mesi anche per produrre i supporti per i lanciarazzi e tre o quattro mesi per addestrare il personale.
Si tratta di una conversazione che, secondo il Wall Street Journal, potrebbe portare ad un inasprimento delle relazioni tra la Germania e i suoi alleati della NATO.
"La fuga di notizie è stata una vittoria propagandistica per il Cremlino, ha causato scalpore in Germania e potrebbe mettere a dura prova le sue relazioni con gli alleati dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico", si legge nella pubblicazione, secondo cui gli ufficiali tedeschi hanno parlato anche della presenza di forze armate britanniche, francesi e statunitensi in Ucraina per aiutarla a gestire i moderni sistemi d’arma occidentali, mentre tutti questi paesi negano ufficialmente tale partecipazione al conflitto ucraino.
In seguito, il 2 marzo, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che le autorità tedesche stavano prontamente indagando sulla situazione relativa alla pubblicazione della registrazione, definendo l’accaduto un “problema molto serio”. Ha aggiunto che l’incidente sarà indagato “con molta attenzione, molto intensamente e molto rapidamente”. In precedenza, lo scorso 26 febbraio, Scholz si era espresso contro la fornitura di missili a lungo raggio Taurus tedeschi all’Ucraina.
Dichiarazioni che sembrano tuttavia contradittorie, se si considera che il Bundestag ha recentemente sostenuto il progetto di risoluzione presentato dalla coalizione di governo sulla fornitura di armi a lungo raggio all’Ucraina per distruggere obiettivi strategici nelle retrovie russe. Il documento non menziona direttamente il Taurus, ma, come ha detto il capo della commissione di difesa del Bundestag Marie-Agnes Strack-Zimmermann, è ovvio che il riferimento fosse diretto a questi sistemi.


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Olaf Scholz


Il Taurus KEPD 350 è un missile da crociera tedesco-svedese, prodotto da Taurus Systems, ha una portata ufficiale di oltre 500 km, può operare a Mach 0.95 e presenta una testata a doppio stadio da 480 chilogrammi che gli permette di penetrare all’interno dei bunker sotterranei del nemico.
Non si sono fatte attendere le reazioni del Cremlino alle intercettazioni: la rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha osservato che il tentativo di Berlino di evitare di rispondere sulla registrazione audio sarebbe un'ammissione della colpevolezza della Germania.
La conversazione tra ufficiali tedeschi sugli attacchi pianificati in Crimea sottolinea il coinvolgimento diretto dell'Occidente nel conflitto in Ucraina”, ha detto ai giornalisti il ​​portavoce della stampa presidenziale russa Dmitry Peskov, osservando che sarà necessario scoprire se la Bundeswehr “lo sta facendo di propria iniziativa, quindi la questione è quanto è controllabile la Bundeswehr e quanto il signor Scholz controlla questa situazione”.
Berlino intanto è completamente nel panico. Come rende noto l’ex capo dell’intelligence estera tedesca BND August Hanning, in un commento alla Bild, la Russia potrebbe aver intercettato ancora più conversazioni di alti funzionari tedeschi, incluso il cancelliere Scholz.
Di solito le intercettazioni riuscite non vengono rese pubbliche per non ledere la fonte.  Questa fuga di notizie potrebbe essere solo la punta dell’iceberg”, ha affermato Hanning, di concerto con il deputato del Bundestag ed esperto di politica estera della CDU Roderich Kiesewetter.
È molto probabile che altri membri del governo e dei ministeri tedeschi siano stati intercettati, compreso il cancelliere e la sua cerchia ristretta. La pubblicazione di questi materiali è solo questione di tempo e dell'occasione giusta. Ciò avverrà non appena la Russia lo riterrà opportuno.   Mosca ci considera da tempo avversari nella guerra”, sostiene Kiesewetter.
Nel merito, l'esperto di intelligence britannica Neil Barnett ritiene che Mosca, pubblicando i nastri, cerchi di influenzare l'opinione pubblica in Germania e di "mettere gli alleati in Occidente gli uni contro gli altri".
Queste indiscrezioni avvengono in un clima di crescente tensione dove i leader occidentali paventano pubblicamente alla possibilità di un intervento più diretto dell’Alleanza Atlantica se l’Ucraina dovesse uscire sconfitta nella guerra.
Lo ha dichiarato il capo del Pentagono, Lloyd Austin, evocando un non più inconcepibile scontro diretto tra NATO e Russia.
"Sappiamo che se Putin avrà successo non si fermerà … Se sei un Paese baltico, sei molto preoccupato se sarai il prossimo: conoscono Putin, sanno di cosa è capace. E francamente, se l'Ucraina cade credo davvero che la Nato entrerà in guerra con la Russia", ha affermato Austin.
Vladimir Putin nel frattempo torna ad agitare lo spettro di un conflitto nucleare.
Ricordiamo il destino di coloro che una volta inviavano i loro contingenti nel territorio del nostro Paese. Ma ora le conseguenze per i possibili interventisti saranno molto più tragiche. Alla fine devono capire che abbiamo anche armi che possono colpire obiettivi sul loro territorio. E che tutto ciò che stanno inventando ora spaventa il mondo intero, che tutto ciò minaccia davvero un conflitto con l'uso delle armi nucleari e quindi la distruzione della civiltà. Perché non lo capiscono?”, ha affermato il capo del Cremlino nel suo annuale discorso sullo stato della Nazione davanti alle Camere riunite.

Foto © Imagoeconomica

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