La manifestazione di protesta si è svolta durante l'intervista a Biden negli studi televisivi della "NBC News"
Sarebbero circa 50 i manifestanti pro-Palestina arrestati nella giornata di ieri fuori dagli studi della “NBC News” di New York, mentre il presidente americano, Joe Biden, stava partecipando alle registrazioni dell’emittente televisiva. A denunciare l’accaduto è stato il gruppo di protesta che ha organizzato la manifestazione: l’organizzazione che si ispira ai valori e alle tradizioni ebraiche, Jewish Voice for Peace (Voce Ebraica per la Pace). Infatti, centinaia di manifestanti della JVP si sono dati appuntamento davanti al numero 30 del Rockefeller Center per sollecitare la fine dei bombardamenti e un cessate il fuoco a Gaza. Dalle foto che sono state diffuse dai media statunitensi - come riportato dall’Agenzia Nova - si vedono i manifestanti che hanno partecipato alle proteste indossare delle magliette nere con scritte come “Cessate il fuoco ora”, “Ebrei a Biden: smetti di fornire armi per il genocidio”, oppure, in riferimento ai presunti atti di genocidio perpetrati dallo Stato ebraico contro il popolo palestinese nella striscia di Gaza, anche altre scritte come “Non nel nostro nome”.
La protesta del gruppo di attivisti si è spostata successivamente sui social network, dove, dal proprio profilo X (Twitter), la JVP ha ribadito: “La politica estera mortale del presidente Biden ha accelerato la vendita di armi a Israele, ha ignorato la decisione della Corte Mondiale secondo cui Israele sta commettendo un genocidio, ha sospeso i finanziamenti all’UNRWA e ha posto il veto a tre risoluzioni di cessate il fuoco delle Nazioni Unite”. Oppure: “Non si può negare il crescente consenso pubblico sulla necessità di prevenire ulteriori perdite di vite umane a Gaza, mentre il bilancio delle vittime supera le 30.000. Eppure il presidente Biden ha comunque promesso a Israele ulteriori 14,1 miliardi di dollari in finanziamenti militari”. Durante le registrazioni della “NBC News”, l’inquilino della Casa Bianca si è detto “speranzoso” in merito alla possibilità di poter giungere ad un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza già “a partire da lunedì”. Tuttavia, le sue parole, oltre a convincere poco gli attivisti della JVP, hanno convinto poco anche i mediatori di Israele, Hamas e Qatar, che - come ha reso noto Reuters - hanno mostrato cautela riguardo ai progressi suggeriti da Biden.
Foto d'archivio
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