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Prosegue l’offensiva di Mosca nei pressi di Rabotino

Anche l’ultimo spiraglio di Kiev per sviluppare una spinta offensiva a sud nel tentativo di raggiungere il Mar D’Azov sembra essersi frantumato.
Krynky, la testa di ponte ucraina nel Kherson, è caduta. A riferirlo è stato il ministro della difesa russo Sergei Shoigu in un incontro con Vladimir Putin.
Krynki è stato conquistato. Siamo avanzati lungo tutta la costa dei fiumi Krynka e Konka. Oggi lì non ci sono solo posti di osservazione: lì sono di stanza le truppe”, ha affermato Shoigu, spiegando che, dalla scorsa estate, le forze di Kiev avrebbero perso 3500 uomini per tenere le posizioni in questa testa di ponte.
Shoigu ha poi definito Krynky, “una roccaforte” per le truppe di Mosca, da dove partire per coordinare “un ulteriore avanzamento e dispiegamento di forze”. Il Comando Operativo ucraino ha negato queste affermazioni, definendole “una manipolazione e falsificazione dei fatti”. “Le forze di difesa dell’Ucraina meridionale continuano a mantenere le loro posizioni, infliggendo perdite significative al nemico”, ha dichiarato il comando.
Secondo l’Institute for the Study of War le forze russe hanno recentemente effettuato un'avanzata nell’insediamento, confermata dai filmati geolocalizzati pubblicati il 20 febbraio. Tuttavia, sempre secondo l’ISW, fonti russe affermano che le forze ucraine mantengono ancora posizioni a Krynky e che Mosca non controlla ancora completamente l’insediamento.
In aggiunta, nell’Ucraina Orientale, un filmato geolocalizzato dalla CNN, mercoledì 21 febbraio, ha mostrato le forze russe issare la loro bandiera sul villaggio di Donetsk di Pobieda, vicino a Mariinka. I blogger filorussi hanno dichiarato che le forze ucraine si sono “ritirate” e si stanno raggruppando in posizioni a Sud.
Sempre secondo l’ISW le truppe russe hanno recentemente compiuto progressi confermati nell’oblast occidentale di Zaporizhia, con filmati geolocalizzati pubblicati il ​​21 febbraio che indicano avanzamenti nel villaggio di Rabotino e anche a ovest di Verbove.
Un blogger russo, precisando di citare analisti ucraini non specificati, ha affermato che le forze armate RF sono avanzate fino a 2,02 chilometri di larghezza e 650 metri di profondità vicino a Novoprokopivka.
La situazione dell’esercito ucraino sarebbe tale che, in assenza di contromisure, le unità di stanza sulla “sporgenza” potrebbero ritrovarsi in un “calderone” mentre l’esercito russo si avvicina alle principali vie di rifornimento. In questo contesto, il comando delle forze armate ucraine invia urgentemente rinforzi in prima linea. Come riportato da fonti di Mosca, il battaglione della 128° brigata d'assalto separata dalla riserva di armi combinata è stato trasferito a Rabotino e il 2° battaglione del 78° reggimento d'assalto separato del gruppo tattico Topaz è stato trasferito nella zona di Chubenkov.


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Nel frattempo, almeno 2 civili hanno riportato ferite a seguito di un attacco russo di droni, perpetrato nel distretto di Pokrovsky, situato nella regione di Donetsk. Dall’altra parte, il governatore russo di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha affermato che, a seguito del bombardamento ucraino contro il villaggio di Leninsky, avvenuto il 20 febbraio nella regione russa di Belgorod, almeno un residente locale ha riportato ferite.


Bombardamento ucraino nel campo di addestramento russo di Trudovskoy

Un’imprudente adunata delle forze armate russe in prossimità del fronte è subito finita tra le fiamme infernali di un’incursione missilistica. Secondo il servizio russo della BBC, il 20 febbraio le truppe ucraine hanno lanciato un attacco sul campo di addestramento del villaggio di Trudovskoy, nel distretto di Volnovakha, nella regione di Donetsk.  Nel momento dell’incursione, presso il campo di addestramento si trovavano i militari della 35° Brigata di fucilieri motorizzati della Guardia del Territorio del Trans-Baikal.
Secondo le fonti, i soldati erano allineati sul campo di addestramento, aspettando l’arrivo del comandante della 29° armata del distretto militare orientale, il maggiore generale Oleg Moiseev.
Fotografie e filmati mostrano dozzine di morti a seguito del bombardamento. Secondo varie stime, almeno 60 militari sarebbero stati uccisi.  Il Ministero della Difesa russo e lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine non hanno ancora commentato quanto accaduto.

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