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Colpito anche un rifugio UNRWA, 12 vittime. Ferma condanna di Washington. Prosegue la mediazione del Qatar per il cessate il fuoco, Biden vuole inviare il capo della Cia

Secondo il ministero della Sanità di Gaza, le truppe israeliane hanno aperto il fuoco contro una folla di civili palestinesi durante una distribuzione di aiuti a Gaza City. Il portavoce del ministero, Ashraf al Qadra, scrive sul suo canale Telegram che ci sono venti morti e centocinquanta feriti e il bilancio potrebbe aumentare nelle prossime ore. La strage è avvenuta alla rotonda Kuwait, nel quartiere al Zaitoun di Gaza City, dove in teoria i combattimenti tra Hamas e l’esercito israeliano sono fermi da settimane ed era tornata una calma molto relativa.
La maggioranza dei civili palestinesi si è spostata verso Sud a ridosso del confine egiziano per evitare i combattimenti e i raid aerei, ma decine di migliaia di civili - secondo le stime più caute - sono ancora nella metà Nord della Striscia, dove i convogli di rifornimenti umanitari non arrivano quasi mai. La rotonda Kuwait è un incrocio molto largo che sta al margine inferiore di Gaza City e quindi è stata scelta come fermata molto pratica e facile da raggiungere per i camion di aiuti che arrivano da Sud, che però arrivano di rado.
Le immagini che arrivano dalla piazza mostrano gente in fuga con quello che sono riusciti a prendere, alcuni anche soltanto bancali di legno (preziosi per scaldarsi) e si sente sparare in sottofondo. I feriti, sempre secondo la stessa fonte, sono stati portati all’ospedale al Shifa, che ha ripreso a essere un minimo operativo. L’esercito israeliano annuncia che farà partire un’indagine su quello che è successo.
I convogli di aiuti umanitari sono diventati l’unico appiglio che fa funzionare la vita a Gaza e sfama due milioni di persone, ma sono pochi e sono spesso presi d’assalto dalla folla che ha bisogno di mangiare. E talvolta vengono presi di mira dall'esercito israeliano anche se il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in viaggio diplomatico in Israele, ha detto, a Mattino5, che dal premier Benjamin Netanyahu "ho avuto risposte positive sul sostegno ad azioni umanitarie" e sulle proposte di aiuto ai civili.



© Imagoeconomica


Colpito rifugio UNRWA, 12 morti. Washington condanna

Ieri, intanto, Israele ha attaccato il rifugio della Unrwa a Khan Yunis. Il rifugio sarebbe stato preso di mira da due colpi di carro armato.
Dodici i morti secondo una dichiarazione di Thomas White, il vice coordinatore umanitario per i territori palestinesi occupati. Lo riporta il Guardian. White ha detto che un certo numero di missioni per raggiungere i morti e i feriti sono state negate, senza dire direttamente che i tentativi sono stati bloccati da Israele. Ha detto che le squadre delle Nazioni Unite sono riuscite a raggiungere il sito solo la sera. Israele ha negato la responsabilità dell'attacco addossandola su un missile difettoso di Hamas.
Ferma la condanna degli Stati Uniti. “Sosteniamo fermamente il diritto di Israele a difendersi, in conformità con il diritto internazionale umanitario, contro i terroristi di Hamas che si nascondono tra la popolazione civile e vogliono annientare lo Stato di Israele. Ma Israele mantiene la responsabilità di proteggere i civili, compreso il personale e i siti umanitari”, ha detto la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Adrienne Watson aggiungendo che gli Usa sono "seriamente preoccupati per le notizie di attacchi che hanno colpito una struttura dell'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (l'Unrwa) con conseguenti segnalazioni di incendi nell'edificio, in un quartiere nel sud di Gaza dove si sarebbero rifugiati più di 30.000 palestinesi sfollati", si legge in una nota. "Anche se non disponiamo ancora di tutti i dettagli su quanto accaduto e continueremo a cercare ulteriori informazioni sugli incidenti di oggi - prosegue il testo - la perdita di ogni vita innocente è una tragedia. Questo conflitto ha già provocato la morte e il ferimento devastanti di decine di migliaia di civili palestinesi, e piangiamo ogni singola vita civile che è andata perduta. È straziante vedere i bambini uccisi, feriti e resi orfani”.
Mercoledì, invece, afferma l’agenzia di stampa palestinese Wafa, quattro bambini sono stati uccisi in un bombardamento effettuato da aerei da guerra israeliani sul campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.


Qatar invia nuova proposta tregua a Israele e Hamas

Il Qatar ha inviato a Israele e Hamas una nuova proposta d'accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, riferisce Bloomberg citando fonti vicine ai negoziati.
Il piano prevedrebbe il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti dal movimento islamista, in cambio della liberazione di un certo numero di prigionieri palestinesi. Il documento affermerebbe inoltre che la quantità di aiuti umanitari consegnati all'enclave dovrebbe essere aumentata.
Hamas ha criticato le dichiarazioni dei leader israeliani sul ruolo di mediazione del Qatar nella guerra di Gaza. Il loro sentimento riflette la realtà della posizione di Israele di ostacolare il raggiungimento di un accordo sullo scambio di prigionieri israeliani e prigionieri palestinesi, ha denunciato il gruppo islamista, come riporta Al Jazeera.

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© Imagoeconomica


Botta e risposta tra Qatar e Israele

In una nota, Hamas ha affermato che il Qatar svolge un ruolo attivo nel fermare l'aggressione contro Gaza e nel raggiungere un accordo sullo scambio di prigionieri.
L'emittente israeliana Channel 12 ha pubblicato un audio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che definiva il Qatar più "problematico" delle Nazioni Unite e della Croce Rossa. Anche il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha definito il Qatar "lo sponsor principale di Hamas".
Il Qatar ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di ostacolare gli sforzi di mediazione nella guerra di Gaza e di aver dato priorità alla sua carriera dopo che una registrazione trapelata lo avrebbe colto mentre definiva lo Stato del Golfo “problematico”.
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al Ansari, ha scritto su X: “Siamo sconvolti dalle presunte osservazioni attribuite al primo ministro israeliano in vari resoconti dei media sul ruolo di mediazione del Qatar. Queste osservazioni, se confermate, sono irresponsabili e distruttive per gli sforzi volti a salvare vite innocenti, ma non sorprendono.... Se le osservazioni riportate risultassero vere, il Primo Ministro israeliano non farebbe altro che ostacolare e indebolire il processo di mediazione, per ragioni che sembrano servire alla sua carriera politica invece di dare priorità al salvataggio di vite innocenti, compresi gli ostaggi israeliani”.


“Biden vuole inviare il capo della Cia per mediare sugli ostaggi a Gaza”

Intanto, sempre in merito alla trattativa di pace, Joe Biden intende utilizzare il direttore della Cia William Burns per aiutare a realizzare un ambizioso accordo fra Hamas e Israele che includerebbe il rilascio di tutti i restanti ostaggi e due mesi di cessate il fuoco, la più lunga pausa delle ostilità da quando è iniziata la guerra a Gaza. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali Burns nei prossimi giorni andrà in Europa per incontrare i capi dell'intelligence israeliana ed egiziana, David Barnea e Abbas Kamel, insieme al primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani.

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