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Nel frattempo il Regno Unito stanzia 3,2 miliardi di dollari per Kiev. The Times: ucraini fuggono dal paese a causa del nuovo disegno di legge sulla mobilitazione

I fondi stanziati dal Congresso americano sono finiti, e l'assistenza degli Stati Uniti nella guerra contro la Russia "si è interrotta". Con queste parole lapidarie il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby ha gettato nello sconforto le speranze di Kiev di una rinnovata iniziativa di Washington volta a sostenere lo sforzo bellico.
Ora il Congresso americano ha una settimana di tempo per negoziare le voci della spesa pubblica, tra cui nuovi aiuti all'Ucraina, e finalizzare il testo prima del 19 gennaio, quando scatterebbe un primo parziale shutdown, ma il percorso è ancorato su un crinale ripido e tortuoso. Il quotidiano The Hill parla di una spaccatura insanabile tra democratici e repubblicani.
Lo Speaker della Camera dei rappresentanti Mike Johnson ha affermato che i repubblicani si opporranno a qualsiasi nuovo aiuto a Kiev a meno che l'accordo non includa dure restrizioni all'immigrazione e la continuazione della costruzione di un muro con il Messico, ma i democratici sono d’accordo solo su nuovi finanziamenti per i servizi di frontiera e hanno dichiarato la loro disponibilità a bloccare l'adozione di qualsiasi iniziativa repubblicana, anche se comprendesse l'aiuto all'Ucraina, afferma la pubblicazione.
Non voglio finanziare il mio governo a meno che l'amministrazione non protegga il confine, per non parlare del finanziamento del governo dell'Ucraina in cambio della protezione dell'America”, ha detto il deputato repubblicano Warren Davidson.
I repubblicani stanno abbandonando gli ucraini al loro destino. È triste; penso che sia una situazione terribile, ma penso che sia quello che stanno facendo”, ha ribattuto il democratico Juan Vargas.
Nel frattempo, l’impasse di Washington si accompagna ad una rinnovata iniziativa di Londra, con il primo ministro britannico Rishi Sunak che, durante la sua visita a Kiev, ha annunciato nuovi finanziamenti militari per il Paese, volti a rassicurare che l’Occidente continuerà a fornire supporto contro l’aggressione russa.


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Volodymyr Zelens'kyj © Imagoeconomica


Il pacchetto presentato, del valore di 3,2 miliardi di dollari per il prossimo anno fiscale, è il più grande mai attivato dal Regno Unito dall’inizio del conflitto. “Sono qui con un solo messaggio: il Regno Unito non vacillerà”, ha affermato Sunak, aggiungendo che il suo Paese “resterà al fianco dell’Ucraina nell’ora più buia così come nei tempi migliori a venire”.
Come riportato dall’ufficio del primo ministro britannico, i fondi finanzieranno missili a lungo raggio, migliaia di droni, difesa aerea, munizioni per artiglieria e sicurezza marittima. Allo stesso tempo, Sunak e Zelensky hanno firmato un accordo bilaterale di sicurezza per i prossimi 10 anni, che rimarrà in vigore fino a quando l’Ucraina “non aderirà alla NATO”.
Indizi che potrebbero indicare come il continente europeo potrebbe presto essere chiamato a sopperire al crescente disimpegno di Washington, ora obbligato a investire ingenti risorse per i conflitti in medio oriente.
La visita di Sunak è infatti avvenuta poche ore dopo i bombardamenti delle forze militari britanniche e statunitensi in Yemen, che hanno colpito più di 10 avamposti dei ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran. A detta di vari analisti, questi nuovi raid, i primi dall’inizio delle tensioni nel Mar Rosso, rischiano di degenerare in un conflitto regionale molto più ampio.
Difficile tuttavia che il Vecchio Continente sarà in grado di sopperire alle forniture statunitensi in termini di munizioni. Recentemente, il Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha ammesso che l'UE non manterrà la promessa di consegnare 1 milione di proiettili all'Ucraina entro l'inizio del 2024.
"Oggi abbiamo diplomatici senza esperienza nel settore degli armamenti, senza esperienza di gestione, tra coloro che controllano cose come la produzione di munizioni", ha affermato nel merito l'ex colonnello della Bundeswehr Ralf Thiele, secondo cui, mentre la Russia da sola riesce a produrre 200 carri armati al mese, l'Occidente è in grado di fornirne "solo 60".


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The Times: ucraini fuggono dal paese a causa del nuovo disegno di legge sulla mobilitazione
Mentre nel Paese cresce una profonda stanchezza derivante dal conflitto, accompagnata da una cronica carenza di armi e munizioni, dalle gravi perdite delle forze armate ucraine, sempre meno cittadini sono disposti ad andare in guerra e tentano ogni possibile scorciatoia per fuggire.
A riferirlo è il Times che stima come, dall’inizio del conflitto, i servizi di sicurezza hanno arrestato più di 17.000 persone che cercavano di lasciare illegalmente il Paese.
Anche in pieno inverno, gli ucraini tentano ogni giorno di attraversare il confine con la Romania e l’Ungheria. All’inizio del conflitto, coloro che tentavano la fuga utilizzavano documenti falsi attestanti l’esenzione dalla mobilitazione e si nascondevano nelle auto che lasciavano l’Ucraina attraverso i valichi di frontiera ufficiali. Tuttavia, quando le autorità ucraine iniziarono a comprendere questi trucchi, i metodi di fuga cambiarono. Nel tentativo di sfuggire all'esercito, gli ucraini fuggono nella foresta al confine ucraino-rumeno e cercano di attraversare a nuoto il freddo e profondo fiume Tibisco. Alcuni cercano di affrontare da soli un viaggio così pericoloso, altri ricorrono all'aiuto di bande di contrabbandieri o di “guide” che offrono il loro aiuto per attraversare il confine in cambio di un sacco di soldi.


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Attacco missilistico contro obiettivi in Ucraina
Un nuovo massiccio attacco russo con missili e droni Geran 2 ha colpito l’intero Paese questa mattina. Si sono udite esplosioni nelle regioni di Kiev, Dnepropetrovsk, Kharkov, Sumy e Kherson. Al mattino, le forze aeree ucraine hanno annunciato che sono saliti in aria 15 bombardieri russi strategici Tu-95MS nell'area delle linee di lancio e dopo le 4:00 hanno segnalato il lancio di missili dall'aria.
Come riportato dal Kyiv Independent, nella regione di Chernihiv, nel nord dell'Ucraina, il governatore ha affermato che l'attacco ha causato danni in una località non specificata ma non ci sono state vittime. Nell'Ucraina centrale un missile è stato abbattuto sopra Kremenchuk nella regione di Poltava, danneggiando un edificio. A Dnipropetrovsk, nell'Ucraina sudorientale, due missili da crociera sono stati abbattuti sul distretto di Kryvyi Rih. Si sono udite esplosioni anche nella città di Kropyvnytskyi nella regione di Kirovohrad nell'Ucraina centrale, senza che siano state segnalate vittime. Nella regione di Khmelnytskyi nell'Ucraina occidentale, le autorità locali hanno riferito che non sono state colpite "infrastrutture critiche" o civili. A Leopoli, nell'Ucraina occidentale, c'è stato un allarme di raid aereo dalle 6.30 alle 8.25 circa, ma il governatore ha detto che le forze di difesa aerea significava che "i razzi non sono riusciti a entrare nello spazio aereo" della regione di Lviv.

Foto di copertina © Imagoeconomica

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