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Bloomberg: gli Stati Uniti intendono spingere Zelensky ad un piano di guerra più chiaro. Il parlamento ucraino respinge il disegno di legge sulla mobilitazione

Kiev si sta preparando all’offensiva russa di quest’anno e inizia a predisporre le trincee. Sembrano ormai lontani quei giorni in cui i vertici militari ucraini pianificavano un’avanzata decisiva che avrebbe rotto il fronte di Mosca, riconsegnando al Paese i territori perduti, Crimea compresa. Le nuove linee difensive ucraine visionate dai reporters di Reuters, il 28 dicembre scorso e mercoledì 10 gennaio, decretano una realtà oramai incontestabile che conferma come il Paese sia passato dall’attacco alla difesa.

"Gli ucraini stanno ora assumendo una posizione difensiva perché la loro offensiva è giunta al culmine," ha detto Jack Watling, ricercatore senior per la guerra terrestre presso il Royal United Services Institute, aggiungendo che la Russia ha ripreso l'iniziativa sul campo di battaglia e può scegliere dove attaccare.

Secondo l’esperto, con la diminuzione delle scorte di munizioni d’artiglieria ucraine, il tasso di perdite russe è diminuito, rendendo facile a Mosca generare nuove unità che, col tempo, potrebbero permettere di aprire nuove linee d’attacco.

Da parte ucraina, si sta cercando di ridurre al minimo le perdite, ma anche di rigenerare la potenza di combattimento offensiva”, ha osservato Watling.

Complessivamente l'esercito ha ampliato le sue fortificazioni nel nord del 63% negli ultimi mesi, ha detto giovedì Serhiy Nayev, comandante delle forze congiunte dell'Ucraina che supervisiona il settore militare settentrionale delle forze congiunte dell'Ucraina.

Lo stesso Volodymyr Zelensky in precedenza aveva affermato che le costruzioni difensive ucraine dovevano essere potenziate e i lavori accelerati intorno alle tre città, nelle zone orientali della regione di Donetsk e nelle regioni di Kharkiv, Sumy, Chernihiv, Kyiv, Rivne e Volyn.

Il leader ucraino, ora in viaggio nei tre Stati baltici della NATO, ha escluso giovedì qualsiasi pausa nei combattimenti in quanto darebbe alla Russia l’opportunità di ricostituire le sue truppe e le sue scorte militari, consentendole di colpire con maggiore forza.

Bloomberg scrive che gli alleati di Kiev, considerando improbabile una svolta decisiva nei prossimi mesi, ritengono che sia cruciale elaborare una chiara strategia militare su come difendere le posizioni attuali e poi sfondare le linee russe. Secondo la pubblicazione i partner americani solleveranno la questione a Davos la prossima settimana.

I funzionari di Washington temono infatti che le differenze tra Zelensky e il suo capo dell'esercito, Valery Zaluzhny, stiano rallentando gli sforzi per cristallizzare un nuovo piano di battaglia.

Ad esacerbare le divisioni interne si è aggiunta la decisione del parlamento ucraino di rigettare il controverso disegno di legge volto a reclutare più soldati.

La proposta, presentata dal governo a dicembre, avrebbe inasprito le sanzioni per i renitenti alla leva e abbassato l’età del servizio militare da 27 a 25 anni.

"Alcune disposizioni violano direttamente i diritti umani, altre non sono formulate in modo ottimale", ha affermato il leader del partito al governo David Arakhamia dopo un incontro a porte chiuse con i leader militari dell'Ucraina. “Comprendiamo la richiesta del comando militare e siamo pronti a soddisfarla. Ma non tutte le regole possono essere sostenute", ha continuato, aggiungendo che il disegno di legge è stato restituito al governo.

Il mese scorso, Zelensky aveva avvertito che l'esercito voleva mobilitare fino a mezzo milione di persone per combattere i circa 600.000 soldati russi schierati in Ucraina. Numeri che parlano di grandi perdite, quantificate martedì, dal Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, in numeri pari a oltre 215.000 uomini e 28.000 sistemi d’arma nel 2023.

Per Kiev non esiste un piano B per la continuazione delle ostilità con la Russia che non contempli dunque una nuova massiccia mobilitazione, coadiuvata da nuovi aiuti statunitensi. Ma la richiesta dell’amministrazione Biden di 61 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina per quest’anno è ancora in stallo a causa dell’opposizione repubblicana al Congresso.

"Dobbiamo sapere qual è il loro piano e sono sicuro che questo è ciò per cui sta spingendo anche l'amministrazione", ha detto mercoledì il senatore repubblicano dell'Iowa Joni Ernst. "Non riescono a parlare chiaramente di cosa significhi vincere", ha aggiunto, evocando una presunta vittoria sulla Russia che, evidentemente, non potrà più essere raggiunta dopo il fallimento di una controffensiva estiva, già avida di risorse belliche.

I successi della Russia nel conflitto ucraino stanno spingendo gli Stati Uniti a fare scelte difficili, scrive Responsible Statecraft, spiegando che, se Washington cerca un’Ucraina prospera che ostacoli a Mosca una governance liberale e l’adesione all’UE, dovrà accettare che Kiev potrà avere solo uno status neutrale e che le porte della NATO le saranno chiuse. Altrimenti, molto probabilmente la Russia priverà il Paese della sua capacità giuridica e l’Ucraina non sarà in grado di riprendersi e stringere un’alleanza con l’Occidente.

Ci sono pochissime possibilità realistiche che l’Occidente riesca a sopravvivere alla Russia e costringerla ad accettare la pace alle condizioni ucraine”, afferma la pubblicazione, esortando la Casa Bianca a non sperare che il tempo migliori la situazione per l’Ucraina, perché “il tempo non è dalla sua parte”, e in futuro la posizione negoziale di Kiev potrebbe essere molto peggiore di quella attuale.

Intanto, come evidenziato da Ouest-France, la cadenza di fuoco dell'esercito ucraino è notevolmente diminuita: da 6.000 a 2.000 colpi al giorno. Non solo non ci sono abbastanza proiettili, ma mancano anche carri armati e veicoli corazzati di fanteria. I sistemi di difesa aerea sono ancora sufficienti, ma i generali ucraini ammettono che a medio termine non si potrà fare a meno dell’aiuto dei paesi occidentali.

Dall’inizio della guerra, il Pentagono ha già effettuato 54 trasferimenti di equipaggiamenti e munizioni per un valore di 24 miliardi di dollari e, se si conta a partire dal 2014, il Congresso ha già stanziato più di 47 miliardi di dollari per l’armamento di Kiev. Ma i parlamentari americani hanno cominciato a pensare questa voce di spesa è troppo onerosa”, continua la pubblicazione.

ISW: le truppe russe sono avanzate a sud-ovest di Bakhmut

Nell’ultimo aggiornamento dell'American Institute for the Study of War vengono segnalati avanzamenti russi a sud-ovest di Bakhmut, testimoniati da video geolocalizzati pubblicati il 10 gennaio. L’esercito di Mosca si è anche recentemente fatto strada a nord-est di Novomikhailovka, nella regione di Donetsk.

Le analisi dell’istituto confermano inoltre che le forze russe hanno recentemente effettuato un’avanzata sulla sponda orientale (sinistra) dell’Oblast di Kherson. Altri filmati geolocalizzati pubblicati il ​​9 gennaio indicano che le truppe hanno ottenuto progressi a sud-ovest di Krynky, villaggio conteso da mesi, dove Kiev sta tentando di creare una testa di ponte a costo di pesanti perdite.

Commissari militari russi affermano anche che in direzione Kurakhovsky, le forze armate RF continuano gli attacchi nella parte orientale di Georgievka e nel nord-ovest di Marinka dove, a seguito dell’occupazione dell'area della chiesa ortodossa, continuano ad avanzare sempre più all'interno del villaggio, occupando numerose case e posizioni.

Altre unità stanno avanzando nella periferia orientale dell'associazione di giardinaggio Vrozhay, a ovest di Marinka.

Il nemico sta avanzando, cercando di cacciarci dalle nostre posizioni attraverso continui attacchi aerei e di artiglieria. Quindi, dopo ricognizioni e attacchi, l'UAV si sforza di impadronirsi delle posizioni con un sobbalzo. Questa tattica funziona in parte e li ha portati al successo nella parte orientale del Georgievka”, afferma un comunicato della 46° Brigata Aviotrasportata.

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