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Bloomberg: Kiev e gli alleati del G7 hanno rifiutato l’idea di impegnarsi direttamente con Mosca. Nuovo massiccio raid russo e l’arrivo dei droni reattivi Shahed-238

Nuove indiscrezioni emergono su una crescente rottura rispetto alla linea oltranzista di Kiev per la vittoria ad ogni costo nella guerra con la Russia.
Bloomberg riferisce che il 16 dicembre scorso si è svolto un incontro segreto, tenutosi a Riyad, tra l’Ucraina, i suoi alleati del Gruppo dei Sette e un piccolo gruppo di paesi del Sud del mondo al fine di cercare di raccogliere sostegno per il raggiungimento della pace alle condizioni di Zelensky.
"I tentativi degli alleati di ottenere il sostegno all'approccio di Kiev stanno fallendo", sostiene l'agenzia, secondo cui, anche durante l'incontro, l'Ucraina e i suoi alleati “hanno continuato a resistere alle richieste dei paesi in via di sviluppo di impegnarsi direttamente con la Russia”.
Mentre alti funzionari di India, Arabia Saudita e Turchia si sono uniti all’incontro, Cina, Brasile ed Emirati Arabi Uniti, non hanno inviato i loro rappresentanti.
Kiev e i suoi alleati del G7 hanno riaffermato in sostanza la loro opinione secondo cui una pace giusta deve rispettare l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina. Una prospettiva oramai lontana dalla realtà alla luce del fallimento della controffensiva, delle pesanti perdite e della crescente mancanza di uomini e munizioni.
Pesano inoltre gli oltre 100 miliardi di dollari in aiuti militari bloccati nei processi di approvazione a Washington e Bruxelles, mentre alcuni diversi Stati dell’UE hanno ammesso che non sarebbero riusciti a mantenere gli impegni presi di fornire a Kiev più armi e munizioni di artiglieria proprio mentre l’Ucraina si trova ad affrontare ripetute ondate di attacchi missilistici russi.
Per porre fine alle ostilità in Ucraina occorre la volontà di congelare il conflitto e, per farlo, è necessario riconoscere che Kiev non sarà in grado di risolverlo definitivamente nel corso di questa generazione e che non ogni metro quadrato di territorio ucraino potrà essere liberato immediatamente”, aveva affermato nel merito, il primo ministro della Sassonia Michael Kretschmer.


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Nuovo massiccio raid russo

Nella giornata di oggi si è verificato un altro attacco su larga scala alle strutture delle forze armate ucraine. Secondo i dati preliminari, oltre al Tu-95MS, anche gli aerei Tu-22M3, Su-35, Mig-31K, nonché i missili Onyx e Iskander, hanno colpito i loro obiettivi.
I blogger russi affermano che sono stati colpiti obiettivi militari critici e infrastrutture a duplice uso sono stati colpiti a Zhitomir, Krivoy Rog, Kharkov e nella regione, Zaporozhye, Khmelnitsky, Dnepropetrovsk, Lvov, Ternopol, Poltava, Pavlograd, Starokonstantinov e altri luoghi dove sono immagazzinate munizioni e dove si trovano centri di controllo e dispiegamento delle Forze Armate.
Il Centro media del Ministero della Difesa ucraino ha reso noto che, nelle ultime 24 ore, le forze russe hanno bombardato nove regioni dell’Ucraina. In totale, 100 insediamenti e 23 strutture infrastrutturali sono state attaccate utilizzando diversi tipi di armi, tra cui mortai, carri armati, artiglieria e sistemi di razzi a lancio multiplo.
In particolare, secondo i dati aggiornati, due persone sono state uccise a Khmelnytskyi, una persona ha perso la vita nella regione di Kharkiv e una a Kryvyy Rih, mentre almeno 45 persone sono rimaste ferite a seguito del bombardamento, che ha preso di mira anche la regione di Zaporizhzhia.
In merito alle recenti incursioni, lo specialista in comunicazioni ed elettronica Sergei Beskrestnov ha riferito dell’utilizzo da parte dei russi dei droni kamikaze Shahed-238 con motore reattivo.
Si tratta di una versione a reazione del noto Shahed-136, di fabbricazione iraniana in grado di volare più velocemente, il che a lungo termine significa una significativa riduzione dell'efficienza di fuoco dei gruppi mobili di difesa aerea ucraini armati di mitragliatrici e cannoni antiaerei di piccolo calibro.
Questi droni viaggiano ad una velocità superiore a 500 km/h, riescono a sorvolare l’intero paese in poco tempo", ha affermato l’esperto, delineando nuove criticità per la difesa aerea dell’Ucraina già fortemente compromessa.
Al contempo, gli esperti di Military Watch Magazine sostengono che i sistemi difensivi del Paese non sono in grado di abbattere i missili russi.
"Sebbene fonti ucraine affermino che in passato la difesa aerea del paese ha intercettato con successo gli attacchi dei missili Kinzhal, gli analisti internazionali lo mettono in dubbio a causa delle capacità limitate dei sistemi a disposizione delle forze armate ucraine ", si legge nel materiale che specifica come i rapporti della Casa Bianca indichino che alla fine di dicembre anche la Russia ha iniziato a utilizzare una classe molto più potente di missili balistici lanciati da terra come complemento a lungo raggio degli Iskander- M, vale a dire il nordcoreano KN-23B, che ha una gittata maggiore dell'80% e trasporta testate molte volte più grandi.

Foto di copertina: vertice NATO con tutti i Paesi membri © Imagoeconomica

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