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Il presidente Usa: “avremo qualcosa che non cerchiamo e che non abbiamo oggi: le truppe americane che combattono le truppe russe”

Non sono bastati gli scenari apocalittici delineati ieri dal presidente statunitense Joe Biden per scongiurare un'altra seduta infruttuosa in merito all'approvazione di ulteriori aiuti militari all'Ucraina.
"Gli Usa e l'Europa non possono permettersi la vittoria di Vladimir Putin. Dopo l'Ucraina potrebbe non fermarsi e minacciare i nostri alleati della Nato", aveva sottolineato il funzionario della Casa Bianca, evocando un conflitto diretto tra la Federazione russa e l'Alleanza Atlantica. Un appello che, evidentemente, non ha convinto la fronda repubblicana.
I senatori statunitensi hanno bloccato il progetto di legge dell'amministrazione sullo stanziamento di fondi per un totale di 61,4 miliardi di dollari, atti a soddisfare le esigenze del regime di Kiev. Lo stesso disegno di legge prevedeva anche l’esborso di circa 14 miliardi di dollari a favore di Israele.
Il tentativo è fallito con un voto di 49 favorevoli e 51 contrari, con tutti i repubblicani che hanno votato contro la misura. Anche il senatore Bernie Sanders (I-VT) ha votato “no” a causa della sua opposizione a fornire a Israele aiuti militari incondizionati mentre “sta uccidendo civili su vasta scala a Gaza”. D’altro canto il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer (D-NY) ha cambiato il suo voto su "no" quando si è reso conto che il disegno di legge non avrebbe ricevuto i 60 voti necessari per poterlo presentare nuovamente in futuro.
È lampante la stanchezza di una gran parte dei curatori occidentali, acuita a seguito degli insuccessi militari della controffensiva estiva. La Russia non è stata piegata, anzi, ora è passata all’attacco sorretta da un’economia in crescita, in grado di sostenere lo sforzo bellico per i prossimi anni a venire. Sprezzante in questo senso il commento del giornalista Tucker Carlson.


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"All'inizio ci è stato detto che il nostro sostegno avrebbe permesso all'Ucraina di sconfiggere la Russia e di impedire alla Russia di invadere il resto dell'Europa - o qualcosa del genere. Sono passati quasi due anni e si è scoperto che nulla di tutto ciò è vero. L'Ucraina non batterà la Russia. Se qualcuno è stato sconfitto, sono gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono più deboli - in modo misurabile - a causa del nostro sostegno all'Ucraina in questo conflitto armato. Questa è semplicemente la verità. E le persone oneste e ragionevoli lo riconoscono, qualunque sia stata la loro posizione in passato. Ma l'amministrazione Biden non riesce a riconoscerlo", afferma Carlson su Fox news.
Non solo la controffensiva non è andata a buon fine, ma come riporta la rivista Foreign Affairs, "la Russia ha effettivamente guadagnato più territorio nel corso del 2023 rispetto all'Ucraina."
In pochi sono disposti ad ammettere che decine di migliaia di vite sono state sacrificate per nulla, mentre emergono ulteriori indiscrezioni che una tale carneficina poteva essere evitata.
Davyd Arakhamiia, che ha guidato la delegazione ucraina ai colloqui di pace con la Russia nel marzo 2022, recentemente ha affermato che Putin era “pronto a porre fine alla guerra se avessimo concordato – come fece una volta la Finlandia – la neutralità, e ci fossimo impegnati a non entrare nella NATO."
Ma a quel punto “quando siamo tornati dai [negoziati a] Istanbul, Boris Johnson è venuto a Kiev e ha detto che non avremmo firmato nulla con loro, e litighiamo e basta”, ha continuato Arakhamiia, corroborando la versione dell’ex primo ministro israeliano Naftali Bennet, che aveva ammesso in un’intervista come le trattative fossero state sabotate da Washington, nonostante si fosse arrivati ad un accordo per la neutralità di Kiev.

Prosegue l’offensiva su Avdeevka
Secondo i commissari militari di Mosca le truppe russe hanno effettuato una serie di attacchi lungo i fianchi di Stepovoy, in direzione della zona industriale.
Lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate dell'Ucraina riferisce che le Forze Armate russe non abbandonano i tentativi di accerchiare Avdiivka: al mattino sono stati registrati 34 attacchi nelle aree a est di Novobakhmutovka, Stepovoy, Severny, Tonenky, Pervomaisky.
Nel sud-est della città, le truppe russe hanno attaccato anche a nord di Yasinovatsky Lane, nella parte occidentale del villaggio della dacia, nella cokeria Avdeevskij e nel complesso industriale AKhKZ.

Foto © Imagoeconomica

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