Il primo ministro Morawlecki: “Non trasferiamo più armi all'Ucraina, perché ora stiamo armando la Polonia con armi più moderne”

La Polonia ha interrotto le forniture di armamenti all'Ucraina e si sta concentrando sulla necessità di rafforzare il proprio arsenale militare. Lo ha detto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, in relazione alla disputa fra Varsavia e Kiev sulle esportazioni agricole dell'Ucraina. "Non trasferiamo più armi all'Ucraina, perché ora stiamo armando la Polonia con armi più moderne", ha detto Morawiecki in un'apparizione sull'emittente televisiva polacca "Polsat". "Se non vuoi restare sulla difensiva, devi avere qualcosa con cui difenderti", ha aggiunto Morawiecki, insistendo, però, sul fatto che la mossa non dovrebbe mettere in pericolo la sicurezza dell'Ucraina. I commenti di Morawiecki seguono quelli del sottosegretario per la comunità polacca all'estero e gli affari europei, Szymon Szynkowski, secondo cui, le azioni dell'Ucraina - che sarebbe pronta a intentare un contenzioso legale contro Varsavia in relazione all'embargo sui cereali - influiscono negativamente sull'opinione pubblica polacca. Tali dichiarazioni sono arrivate dopo che la Commissione europea la scorsa settimana si è attivata per consentire le vendite di grano ucraino in tutto il blocco comunitario, ponendo fine alle restrizioni sulle importazioni che cinque Paesi orientali dell'Ue - Polonia, Ungheria, Slovacchia, Bulgaria e Romania - avevano adottato per proteggere i loro agricoltori.

Polonia, Ungheria e Slovacchia hanno risposto alla mossa della Commissione imponendo divieti unilaterali sulle importazioni di grano ucraino, in evidente violazione delle regole del mercato interno dell'Ue. Kiev ha reagito intentando azioni legali contro i tre Paesi presso l'Organizzazione mondiale del commercio. Ieri il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky ha criticato in modo velato questi divieti imposti sui cereali, parlando da New York all'Assemblea generale delle Nazioni Unite: "E' allarmante vedere come alcuni in Europa, alcuni dei nostri amici in Europa, mettono in scena la solidarietà in un teatro politico, proponendo un thriller fuori dal comune. Potrebbe sembrare che recitino un ruolo proprio, ma in realtà stanno aiutando a preparare il terreno per un attore moscovita". Anche se Zelensky non ha specificamente citato Polonia, le autorità di Varsavia hanno convocato in risposta l'ambasciatore di Kiev presso il ministero degli Esteri.

Nel suo intervento a "Polsat", il presidente polacco Morawiecki ha anche lanciato un "avvertimento" alle "autorità ucraine", spiegando che "se dovessero intensificare il conflitto in questo modo, aggiungeremo altri prodotti al divieto di importazione in Polonia. Le autorità ucraine non capiscono fino a che punto L'industria agricola polacca e' stata destabilizzata". La Polonia è nel bel mezzo di una campagna elettorale molto tesa in vista delle consultazioni politiche previste il mese prossimo, con il partito di governo di Diritto e Giustizia (PiS) che sta giocando tutte le sue carte per restare alla guida del Paese.

Foto © Imagoeconomica

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