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Bild: avanzano a sud dai 50 ai 200 metri al giorno, nessuna speranza di riconquistare i territori persi in poche settimane. Attacchi di droni infiammano l’Ucraina nord-orientale

Il saliente creato dagli ucraini, nella loro avanzata in direzione di Zaporizhzhia, rischia di trasformarsi in una trappola mortale per gli incursori. Gli ultimi aggiornamenti dati dalle mappe satellitari mostrano che, mentre le truppe AFU continuano a guadagnare metri in direzione sud e verso est di Rabotino, l'esercito russo ha lanciato un contrattacco, riuscendo a riconquistare una serie di posizioni a nord di Verbove, creando le prime condizioni per un possibile accerchiamento del nemico.
Lo stesso Stato maggiore delle Forze armate ucraine, citato da Unian, riporta che la situazione di combattimento in prima linea nel sud e nell’est del Paese rimane difficile, poiché gli occupanti russi non smettono di tentare di assaltare le posizioni di difesa ucraine.
"Durante la giornata si sono verificati più di 20 scontri", si legge nel rapporto.
Secondo l'analista militare della Bild, Julian Röpke, le forze armate ucraine si sono trovate in una "situazione tragica", sia nella regione di Zaporizhzhya che in quella di Donetsk dove avanzano lentamente e con pesanti perdite.
Il giornalista ha menzionato le riprese di un drone russo che mostrano due carri armati ucraini T-72 e un mezzo corazzato americano, mentre attaccano la linea di difesa russa a ovest del villaggio di Novodonetskoye, prima di essere distrutti dalle mine a circa 100 metri dalla linea degli alberi difesa da Mosca.
“Questo filmato e molti altri dimostrano che la Russia ha un sistema di difesa molto potente in direzione sud”, afferma Röpke, sottolineando che i soldati ucraini continuano a combattere, ma non percorrono nemmeno un chilometro al giorno, bensì “dai 50 ai (nella migliore delle ipotesi) 200 metri”. Non c'è quindi alcuna speranza, secondo il giornalista, di riconquistare i territori persi nelle prossime settimane.
Nel frattempo il Ministero della Difesa russo riporta che, nelle ultime 24 ore, è stato respinto un attacco della 47° brigata meccanizzata delle forze armate ucraine nell'area del villaggio di Rabotino. Le perdite di Kiev ammonterebbero a 145 militari, due carri armati, tre automobili e un sistema missilistico antiaereo Stormer HVM di fabbricazione britannica.
Recentemente, l’ex consigliere del Pentagono, Douglas McGregor, ha stimato circa 400.000 soldati ucraini uccisi in battaglia dall’inizio del conflitto, di cui 40.000, solo nell’ultimo mese di controffensiva.

Mosca: Kiev ha subito pesanti perdite nel tentativo di avanzare vicino al villaggio di Opytnoye
Intanto, anche nella Repubblica Popolare di Donetsk (DPR), continuano i pesanti combattimenti. Il capo della DPR, Denis Pushilin, afferma che le truppe ucraine hanno tentato di attaccare con carri armati e veicoli da combattimento di fanteria vicino al villaggio di Opytnoye, ma hanno subito gravi perdite.
Vediamo che il nemico è diventato più attivo in direzione dell’insediamento di Opytnoye, ha schierato carri armati e veicoli da combattimento di fanteria, ha subito perdite piuttosto gravi, ma le battaglie continuano… Sta cercando di migliorare la propria posizione lì, in quella direzione. C'è un accordo sul fatto che le nostre unità continueranno a svolgere alcune attività... quindi non ci sono preoccupazioni serie", ha affermato in un videomessaggio pubblicato nel suo canale Telegram.
Secondo Pushilin, inoltre, non ci sono cambiamenti significativi nella direzione di Krasnolimansky, dove le forze armate ucraine hanno lanciato diversi piccoli attacchi in direzione delle foreste di Torskoye e Serebryansky, ma le unità russe hanno respinto tutti questi tentativi.


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Nella direzione di Bakhmut, invece, si starebbe registrando una "pausa operativa", in quanto le truppe ucraine hanno iniziato a riorganizzarsi e a sostituire i distaccamenti d'assalto avanzati.
Lo Stato maggiore delle forze di Kiev riporta che, in questo settore, le forze di difesa hanno trattenuto con successo il nemico nell'area di Klishchiivka, mentre  più di 10 insediamenti sono stati colpiti dal fuoco di artiglieria e mortai: in particolare si sono registrati bombardamenti nelle città di Vasyukivka, Minskivka, Bogdanivka, Ivanivske e Kurdyumivka.

Kiev riconquista due piattaforme di trivellazione vicino alle coste della Crimea
L’emittente statale ucraina, citando i servizi di intelligence del Paese, ha annunciato un’incursione in grande stile, che ha permesso a Kiev di riconquistare le torri "Boika" sul Mar Nero, piattaforme di trivellazione di petrolio e gas vicino alle coste della Crimea.
Il rappresentante del GUR, Andriy Yusov, in un commento su Liga.net, ha raccontato i dettagli dell'operazione, mostrando filmati rilevanti dello "sgombero" effettuato dalle forze speciali durante il sequestro delle “torri”: In una delle fasi, ad esempio, è stato necessario salvare il soldato "Konon", che era in acqua durante uno degli scontri con le forze della Federazione Russa, trascorrendo 14 ore in mare aperto.

Attacchi di droni infiammano l’Ucraina nord-orientale
Non si fermano gli attacchi UAV che ogni notte irrompono sulle città ucraine. Nella notte dell’11 settembre, due droni kamikaze “Shahed” hanno attaccato il villaggio di Chaikino, posto nella regione di Chernigov. Ad affermarlo è il comando operativo delle Forze Armate dell’Ucraina, che non ha segnalato vittime, sebbene siano stati riportati alcuni incendi.
Nella regione sud-orientale di Zaporizhzhia, invece, secondo il governatore dell’oblast’, Yuriy Malashko, un residente ha perso la vita a seguito di un bombardamento. La stampa locale parla di due bombardamenti contro la città di Kryvyi Rih, rispettivamente alle 04:00 e alle 07:00, dell’11 settembre.

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