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Ministero della Difesa russo: ammassamenti di truppe nel territorio di Pridnestrovie

Un altro pericoloso fronte di guerra sembra prossimo di aprirsi nel continente europeo. Secondo il ministero della Difesa russo Kiev avrebbe intensificato i preparativi per l’invasione della Transnistria.

"Il regime di Kiev ha intensificato i preparativi per un'invasione della Repubblica Moldava Pridnestroviana. Come riportato in precedenza, questa azione delle forze armate ucraine sarà condotta in risposta alla presunta offensiva delle truppe russe dal territorio di Pridnestrovie", afferma il rapporto ufficiale del dipartimento che ha poi osservato come ora, vicino al confine ucraino-pridnestroviano, si registrerebbe un significativo accumulo di personale e equipaggiamento militare ucraino, con il dispiegamento di artiglieria nelle postazioni di tiro e una grande quantità di droni.

L'attuazione di questa provocazione, come sottolineato dal ministero, rappresenta una minaccia diretta per il contingente di mantenimento della pace russo dispiegato in Transnistria. "Le forze armate della Russia risponderanno adeguatamente all'imminente provocazione della parte ucraina", ha scritto il ministero nel merito, spiegando che l’attacco sarà effettuato con una provocazione che vedrà militanti del battaglione Azov inscenare un’offensiva delle truppe russe con uniformi militari di Mosca.

Il giorno prima, Vladimir Putin ha revocato un decreto del maggio 2012 che sosteneva la sovranità della Moldavia: si tratta dell’Ukas 605, che riconosceva “neutralità” e “sovranità” del Paese e soprattutto la sua integrità territoriale: Mosca infatti, si impegnava a “operare in modo attivo” per risolvere la questione della Transnistria proprio nel rispetto dell’integrità territoriale moldava. Un impegno che oramai non esiste più.

La Transnistria, i cui abitanti sono per il 60% russi e ucraini, ha chiesto la secessione dalla Moldavia ancor prima del crollo dell'URSS, temendo che la repubblica si unisse alla Romania sull'onda del nazionalismo. Nel 1992, dopo un tentativo infruttuoso delle autorità moldave di risolvere il problema con la forza, la regione è diventata praticamente un territorio non controllato da Chisinau. La pace nella zona del conflitto è sostenuta da forze congiunte di mantenimento della pace, compresa la task force delle truppe russe, erede della 14a Armata di armi combinate, trasferita sotto la giurisdizione della Russia dopo il crollo dell'URSS.

Foto © Imagoeconomica

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