ll discorso alla Duma del presidente. “Volevamo una soluzione pacifica in Ucraina ma l'Occidente giocava ‘con carte false’ per ingannarci”
"L'obiettivo dell'Occidente è portare la Russia ad una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre.
Non si rendono conto che è in gioco l'esistenza stessa della Russia" ma noi "raggiungeremo i nostri obiettivi". In un’ora e quarantacinque minuti di discorso all’Assemblea Federale a Mosca Vladimir Putin ha riassunto le posizioni della Russia nel conflitto in Ucraina partendo dalle origini fino agli obiettivi finali da perseguire. Il tutto lanciando stilettate contro gli Stati Uniti, la NATO, l’Europa e Kiev.
“La Russia voleva una soluzione pacifica in Ucraina per evitare l'intervento militare, ma l'Occidente giocava ‘con carte false’ per ingannare Mosca”, ha sentenziato Putin alla Duma.
"Parlo in un momento molto complesso e decisivo di cambiamenti radicali che definiranno il futuro del nostro paese e del nostro popolo", ha aggiunto il presidente russo. L’Ucraina "voleva dotarsi di armi nucleari - ha affermato Putin - Non avevamo dubbi che a febbraio avevano pronte operazioni punitive nel Donbass, dove già avevano fatto bombardamenti e questo era in contraddizione con la risoluzione dell'Onu. Loro hanno fatto cominciare la guerra, noi usiamo la forza per fermarla. Kiev non solo voleva attaccare il Donbass, ma anche la Crimea”, ha detto. "L'Occidente ha preparato l'Ucraina ad una grande guerra e oggi lo riconosce. Ci ha già speso 150 miliardi di dollari in aiuti militari, il flusso di denaro non diminuisce". Secondo Putin “il popolo ucraino è ostaggio del regime nazista di Kiev". "Non siamo in guerra con il popolo dell'Ucraina”, ha precisato. Il capo del Cremlino ha quindi accusato Kiev e i suoi protettori occidentali di aver "occupato il Paese politicamente, militarmente ed economicamente". E a proposito di “protettori occidentali”, Vladimir Putin ha detto “negli anni '30 l'Occidente ha aperto la strada al nazismo in Germania” e "adesso fa lo stesso in Ucraina". Putin ha accusato l'Occidente di appoggiare anche milizie naziste in Ucraina, perché agli occidentali "non interessa niente, e sono pronti ad usare chiunque" contro la Russia.
Sospeso il trattato Start e via libera a test armi nucleari
Riguardo al delicatissimo aspetto delle testate atomiche Putin ha annunciato di "sospendere” l'applicazione del trattato Start, l'ultimo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Stati Uniti, perché non può permettere agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi mentre Washington è intenta ad infliggere "una sconfitta strategica" a Mosca. "Sospendiamo il trattato, ma non ce ne ritiriamo", ha sottolineato. Al contempo il presidente russo ha invitato il ministero della Difesa e Rosatom ad essere pronti per dei test sulle armi nucleari. "Non le useremo mai per primi, ma se lo faranno gli Stati Uniti dobbiamo essere pronti. Nessuno deve farsi illusioni: la parità strategica non deve essere infranta", ha detto Putin.
“La forza di deterrenza nucleare della Russia è dotata al 90% di armi avanzate: un livello che dovrebbe essere esteso all'intero esercito”, ha sottolineato Putin. "E' impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia" e "più useranno sistemi a lungo raggio, più dovremo tenere lontana la minaccia dai nostri confini, è chiaro e naturale. L'obiettivo dell'Occidente è portare la Russia ad una sconfitta strategica””, ha ribadito. La Russia produce nuove tecnologie che "migliorano la preparazione al combattimento dell'esercito e della Marina”, ha detto ancora il presidente. "Queste tecnologie esistono, e il ritmo della loro produzione e applicazione sta migliorando".
L’economia che non crolla
Quindi il capo del Cremlino ha parlato dell’economia russa dopo questo anno di guerra e sanzioni. "L'economia russa ha superato tutti i rischi", ha detto sottolineando tra l'altro che nel 2022 il calo del Pil è stato del 2,1% rispetto alle previsioni molto peggiori del marzo del 2022, dopo l'avvio dell'operazione militare in Ucraina (si parlava di un calo del 40%). "Abbiamo tutto per garantire la sicurezza e lo sviluppo del Paese", ha aggiunto. "L'obiettivo strategico è portare la nostra economia a nuovi confini, è un momento di sfide e possibilità, da come le realizzeremo dipende la nostra vita". "Espanderemo la cooperazione economica con altri Paesi e costruiremo nuovi corridoi logistici". "Grazie ad una buona bilancia dei pagamenti della Russia, non abbiamo bisogno di inchinarci e mendicare soldi all'estero". “La Federazione Russa ha stanziato oltre un trilione di rubli a sostegno della sua economia per contrastare le sanzioni (occidentali, ndr): fondi che saranno reperiti non con emissione (di titoli, ndr) ma con un forte contributo del mercato”. Il capo del Cremlino ha aggiunto che “molte industrie nell'ultimo anno non solo non hanno diminuito la loro produzione, ma l'hanno anzi aumentata, e che anche l'agricoltura ha mostrato una crescita a due cifre". "Oggi a queste quattro regioni" dell'Ucraina (ndr) "sotto il nostro appoggio diretto voglio dire che adesso siamo con voi, faremo di tutto perché in questi nostri territori torni la pace, la ripresa sociale e economica per far ripartire le imprese e il lavoro e costruiremo strade moderne come in Crimea".
"Chi ha portato i fondi all'estero, è stato saccheggiato, derubato, ha perso tutto, erano certo risorse legalmente detenute. Aggiungerò un semplice dettaglio: nessuno dei semplici cittadini del Paese è dispiaciuto per chi ha perso i capitali all'estero, per chi si è comprato yacht e ora ha i fondi bloccati", ha detto Putin aggiungendo che "per l'Occidente sono cittadini di seconda classe". "Ma c'è una seconda scelta: lavorare per la propria patria e questi imprenditori sono tanti e qui è il futuro del business". "Invece che produrre tecnologia e creare posti di lavoro in Russia, i grandi uomini d'affari investivano in yacht all'estero". Un duro attacco agli oligarchi che si sono arricchiti a partire dalla stagione delle privatizzazioni degli anni '90, quando le aziende dello Stato venivano vendute "quasi per niente". Riferendosi ai sequestri di yacht e altri beni degli oligarchi russi all'estero, Putin ha aggiunto: "Non supplicate (l'Occidente, ndr) per riavere i vostri soldi - ha insistito Putin -, Non investite all'estero ma in Russia. Lo Stato e la società vi sosterranno".
Il discorso rivolto ai russi
Putin ha poi parlato ai suoi concittadini. "La maggioranza assoluta dei russi ha espresso il proprio sostegno all'operazione militare speciale", ha detto sottolineando che il Mar d'Azov è "tornato ad essere un mare interno della Russia". "Coloro che sono sulla strada del tradimento devono essere ritenuti legalmente responsabili, ma non ci sarà una caccia alle streghe”, ha chiarito. "L'Occidente non solo ha scatenato una guerra militare e informatica e non è riuscita ad ottenere nulla e nulla riuscirà ad ottenere. Poi ci ha imposto sanzioni che hanno provocato la crescita dei prezzi e la perdita dei posti di lavoro, sono vittime delle loro stesse decisioni ed i cittadini lo sanno". "Le elezioni a settembre e le presidenziali nel 2024 saranno tenute nel rispetto della legge". "Nella difesa della Russia tutti noi dobbiamo coordinare le nostre forze e i diritti per supportare il diritto supremo e storico: il diritto della Russia ad essere forte". "La Russia ci è stata consegnata dai nostri antenati, e noi dobbiamo preservarla e passarla" alle generazioni future. Su ciascuno di noi c'è una grandissima responsabilità per difendere il nostro paese e liquidare la minaccia del regime neo nazista”, ha detto affermando lo spirito nazionalista della Russia. "Le sanzioni anti-russe sono soltanto un mezzo, mentre l'obiettivo è, come dichiarano gli stessi leader occidentali, cito direttamente: ‘Far soffrire i nostri cittadini'". "Ecco che tipo di ‘umanisti’ sono", ha proseguito Putin. "Vogliono far soffrire le persone in modo da destabilizzare la nostra società dall'interno. Ma i loro calcoli non hanno dato buoni risultati". "La Russia risponderà a qualsiasi sfida. Perché siamo tutti un unico paese. Siamo un grande popolo unito. Siamo fiduciosi nel nostro potere. La verità è con noi. Grazie".
Le reazioni della NATO al discorso di Putin
Il discorso del presidente russo ha determinato la reazione immediata di Washington. "Nessuno sta attaccando la Russia”, ha dichiarato ai giornalisti il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan. “C’è una sorta di assurdità nell'idea che la Russia sia sottoposta a una qualche forma di minaccia militare da parte dell'Ucraina o di chiunque altro".
"A un anno dall'inizio dell'invasione non vediamo nessun segno che Putin si prepari alla pace. Anzi si prepara a una nuova guerra, prepara più truppe e si è messo in contatto con la Corea del Nord e con l'Iran per le armi”, ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg durante una conferenza stampa con l'Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell ed il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "Nessuno ha attaccato la Russia, sono loro gli aggressori. La responsabilità dell'escalation della guerra", ha poi aggiunto Stoltenberg, "è di Putin". "Putin sta aumentando la sua capacità militare, non vuole la pace ma la guerra. Per questo dobbiamo aumentare il nostro supporto all'Ucraina. Se Putin vince il pericolo sarà per tutti. La Russia ha deciso di invadere l'Ucraina e l'Ucraina ha diritto di difendersi e noi abbiamo il diritto di sostenerla. Invieremo più armi avanzate" a Kiev. Ha detto Stoltenberg sottolineando che, con l'Ue, si sta discutendo di aumentare la produzione di strumenti militari e munizioni "attraverso anche appalti congiunti”.
Foto © Imagoeconomica
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