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Londra pronta a fornire missili a lungo raggio con gittata fino a 400 km. Washington Post: gli ucraini ricevono coordinate per attacchi missilistici dagli USA

Incalzano i tamburi di una guerra sempre più distruttiva che non accenna a ridursi di intensità. Questa volta, ad annunciare nuove possibili drammatiche impennate del livello di scontro contro Mosca è il Times, che riporta come a Londra si stia discutendo della possibilità di trasferire a Kiev i missili Harpoon con una gittata di 240 km e addirittura i missili Storm Shadow, capaci di un raggio d’azione pari a 400 km.

Erano già emerse indiscrezioni sulla fornitura dei caccia da combattimento a seguito della visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Londra lo scorso 8 febbraio, ma evidentemente non era la sola arma da “giorno del giudizio” sul piatto della bilancia.

Come riferito dal quotidiano, che ha citato fonti del settore della difesa ucraino, se il Regno Unito accettasse di trasferire questi sistemi d’arma, le forze armate ucraine saranno pronte ad utilizzarli “per colpire obiettivi in Crimea”.

La pubblicazione ha ricordato anche le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui le armi occidentali a lungo raggio consentiranno alle forze armate ucraine di attaccare oggetti "nelle profondità dei territori occupati".

Un’eventualità a cui poche settimane fa il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev aveva replicato avanzando la possibilità di una risposta militare con le armi atomiche: "Secondo la nostra dottrina nucleare, la Russia può usare armi nucleari se armi nucleari o di altro tipo di distruzione di massa vengono usate contro la Russia o i suoi alleati, se riceve informazioni verificate sull'avvio di missili balistici per attaccare la Russia o i suoi alleati, in caso di aggressione convenzionale se l'esistenza dello Stato è in pericolo”, aveva dichiarato Medvedev in un’intervista ripresa dalla Tass.

Semplici barzellette, evidentemente per le deliranti cancellerie occidentali. Secondo il Times, nonostante i timori che "gli attacchi transfrontalieri possano intensificare il conflitto", i negoziati sulla fornitura di queste armi sono ancora in corso.


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Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitrij Medvedev © Imagoeconomica


Kiev riceve coordinate per attacchi missilistici dagli USA
Mentre dunque si ammorbidisce sempre più la posizione occidentale sulla fornitura di armi a lungo raggio, funzionari ucraini hanno dichiarato al Washington Post (WP) che non effettuano quasi mai attacchi missilistici senza coordinate dettagliate fornite dal personale militare statunitense di stanza in Europa.

Si parla al momento di un supporto logistico per i razzi a lancio multiplo HIMARS e M270, ma che potrebbe, come accennato poc’anzi, estendersi a sistemi più avanzati e distruttivi.

Il quotidiano cita tre alti funzionari ucraini anonimi e un alto funzionario statunitense che ha affermato come Washington stesse fornendo assistenza a Kiev "per garantire la precisione e conservare scorte limitate di munizioni", osservando che l'Ucraina non si aspetta l'approvazione da parte degli Stati Uniti degli obiettivi per gli attacchi e che in generale la parte statunitense agisce "esclusivamente in un ruolo consultivo".

Uno dei funzionari ucraini ha precisato che i militari determinano prima quali obiettivi vogliono colpire e questi dati vengono inviati al comando senior, che trasmette la richiesta ai partner americani. Le coordinate vengono poi elaborate attraverso la base americana sul territorio della NATO, la cui ubicazione non è stata specificata per motivi di sicurezza.

Esplosioni hanno tuonato a Kiev, Kharkov, Krivoy Rog e Lvov
Un intenso attacco missilistico russo ha imperversato su tutta l’Ucraina nella giornata di ieri. Secondo il sindaco di Kharkiv Igor Terekhov, alle 11 ora di Mosca c'è stato un altro colpo alle infrastrutture critiche della città.

"Oggi potrebbero esserci interruzioni di corrente e altri servizi di pubblica utilità", ha scritto su Telegram.

Secondo le autorità locali, sono state colpite le regioni di Dnipropetrovsk, Kirovograd, Odessa, Vinnitsa e Poltava, Krivoy Rog e Kremenchug. La pubblicazione "Suspilne" ("Pubblico") riportava esplosioni anche a Vinnitsa e Zhytomyr.

Secondo il ministro dell'Energia del paese, il tedesco Galushchenko, sono stati colpiti gli impianti termici e idroelettrici, nonché le infrastrutture ad alta tensione in sei regioni, alcune delle quali hanno assistito ad importanti interruzioni di corrente di emergenza.


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Le truppe russe hanno conquistato Dvurechnoe nella regione di Kharkov
Secondo il Ministero della Difesa russo, le truppe di Mosca hanno preso il controllo del villaggio di Dvurechnoe nella regione di Kharkiv: "Nella direzione di Kupyansk, a seguito delle operazioni offensive delle unità del Gruppo di forze occidentale, l'insediamento di Dvurechnoe, nella regione di Kharkov, è stato completamente liberato", afferma il rapporto, che riporta inoltre come le forze dell'aviazione e dell'artiglieria sarebbero riuscite a colpire la forza lavoro e l'equipaggiamento delle forze armate ucraine vicino a Novoselovsky nella Repubblica popolare di Lugansk , così come Gryanikovka e Berestovoye nella regione di Kharkov.

Le perdite ucraine stimate ammonterebbero a 70 militari, due veicoli da combattimento, un obice D-30 e un sistema d’artiglieria M777. Il dipartimento militare comunica anche della sconfitta dei soldati ucraini nelle aree di Chervona Dibrova, Chervonopopovka e Stelmakhovka sul territorio della LPR e riporta di perdite nemiche pari a 100 militari, quattro veicoli corazzati da combattimento, un obice D-20, un veicolo da combattimento MLRS "Grad" e un radar controbatteria AN / TPQ-50 prodotto negli Stati Uniti.

Anche nella direzione di Donetsk, il raggruppamento di truppe “Sud”, secondo il Ministero della Difesa, ha condotto un’offensiva di successo in direzione di Donetsk, dove sarebbero stati distrutti due depositi ucraini di munizioni e armi missilistiche e di artiglieria, in particolare nelle aree di Slavyansk e Avdiivka della Repubblica popolare di Donetsk (DPR). Le perdite di Kiev in questa direzione sarebbero pari a 125 militari, tre veicoli corazzati da combattimento, cinque auto, un obice D-30 e un veicolo da combattimento MLRS "Grad".

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