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Washington Post: approvazione possibile dopo un rapporto del Pentagono. Vladimir Dzhabarov: rischio terza guerra mondiale

Un altro passo verso l’apocalisse. Questo è l’orizzonte che sembra delinearsi con il possibile invio dei missili Patriot americani in Ucraina. Secondo il Washington Post, che ha citato fonti dell'amministrazione americana, il presidente Joe Biden potrebbe accettarne il trasferimento Ucraina solo dopo che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti avrà risposto a tutte le domande sulla preparazione delle truppe ucraine per l'uso delle armi, la loro manutenzione, la base legale per il trasferimento e le conseguenze per la prontezza al combattimento degli stessi Stati Uniti.
Il Patriot rappresenterebbe un salto di qualità importante nel sostegno bellico a Kiev. Il MIM-104, entrato in servizio nel 1984, è dotato di missili di circa 900 chili, (90 di esplosivo) e si dirige sui bersagli a una velocità pari a cinque volte quella del suono. L'ultima variante, chiamata PAC-3, è stata disegnata per migliorare la capacità di intercettare i missili balistici, nel timore di un confronto con Iran o Corea del Nord.
"Il Patriot è nato come sistema antiaereo a lungo raggio e si è evoluto in uno strumento contro i missili balistici. Non sarebbe utile impiegarlo a Kiev perché lì i russi usano i droni e missili da crociera, contro i quali ha dimostrato capacità limitate. Sarà invece efficace se lo useranno nelle aree operative - nel Donbass o lungo il fronte del Dnipro - dove può abbattere gli aerei e i missili russi che bombardano le posizioni dell'esercito ucraino", sostiene Pietro Batacchi, direttore di Rivista Italiana Difesa.
Secondo uno degli interlocutori del Washington Post, i sistemi missilistici antiaerei proverranno dalle riserve dell'esercito americano e non dalle unità operative. Potrebbe trattarsi dei modelli meno avanzati, per non correre il rischio che i ricognitori di Mosca studino le emissioni dei radar e preparino contromisure elettroniche. Se questo sistema venisse integrato attraverso le linee di comando della NATO con altri sistemi di difesa aerea di fabbricazione occidentale consegnati a Kiev, come i NASAMS e IRIS-T, i gruppi locali della difesa aerea ucraina saranno combinati in un unico spazio informativo con maggiori capacità di identificazione tempestiva dei missili russi in avvicinamento.
Come è noto al giornale, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta già lavorando ai parametri del programma di addestramento per l'uso del Patriot e la Germania è già stata designata come campo di addestramento più probabile. "In circostanze normali, la formazione può richiedere più di sei mesi", afferma la pubblicazione.
Secondo il vice capo del comitato internazionale del Consiglio della Federazione russa, Vladimir Dzhabarov, la decisione di procedere a tali forniture rappresenterebbe ulteriore passo verso la terza guerra mondiale.
"Gli Stati Uniti ci stanno provocando in un conflitto diretto con la NATO. Soprattutto se forniscono sistemi di difesa aerea Patriot. Capisci che minaccia", ha affermato Dzhabarov a Ria Novosti.
Anche il direttore del Centro per l'analisi del commercio mondiale di armi (TsAMTO), Igor Korotchenko lancia un forte campanello d’allarme.
"Questo sarà un passo fondamentale verso l'escalation da parte di Washington, volta non solo a prolungare l'esistenza del regime di Volodymyr Zelensky, ma anche a complicare in modo significativo gli attacchi aerei russi contro oggetti chiave del sistema militare e dell'amministrazione statale, nonché il sistema energetico dell'Ucraina", ha affermato.

Foto © Imagoeconomica

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