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Konstantin Gavrilov: “Potrebbero aver creato gravi minacce alla sicurezza nucleare. La NATO era a conoscenza dei preparativi per gli attacchi”

Non sembrano più casuali i recenti ammonimenti di Vladimir Putin sul crescente rischio di una guerra atomica. Nella giornata di ieri, il capo della delegazione di Mosca ai colloqui a Vienna sulla sicurezza militare e il controllo degli armamenti Konstantin Gavrilov, ha affermato sul quotidiano Ria Novosti che la NATO avrebbe aiutato Kiev negli attacchi di questa settimana contro gli aeroporti russi. Lunedì, droni di Kiev hanno attaccato due basi aeree a Ryazan e Saratov nella Russia centro-meridionale, fino a 370 miglia di distanza dal territorio ucraino più vicino, uccidendo tre militari, ferendone quattro e danneggiando due aerei.

"E ora, ancora una volta, i fatti indicano che i paesi membri dell'Alleanza del Nord Atlantico hanno davvero avuto un ruolo nelle provocazioni terroristiche di Kiev contro gli aeroporti strategici russi di Diaghilevo ed Engels", ha affermato Gavrilov, specificando, durante una sessione plenaria del Forum OSCE sulla cooperazione per la sicurezza, che “le provocazioni potrebbero aver creato gravi minacce alla sicurezza nucleare".

Entrando nel merito sul ruolo dell’occidente negli attacchi, il diplomatico ha poi accusato la NATO di essere stata a conoscenza dei preparativi, ricordando anche le parole del ministro degli Esteri lettone, che solo pochi giorni prima, il 30 novembre al Consiglio della NATO, aveva affermato che "possibili attacchi ucraini su obiettivi militari in Russia sarebbero giustificati".

“Abbiamo immediatamente risposto conducendo un massiccio attacco al sistema di comando militare dell'Ucraina, alle strutture dell'industria della difesa e ai relativi siti energetici. Nessuno dovrebbe avere dubbi sul fatto che ciò sia cosa accadrà ogni volta se l'Ucraina continua a compiere attacchi terroristici", ha aggiunto Gavrilov.

Per gli attacchi sarebbero stati utilizzati droni UAV Tu-141 Strizh modificati, prodotti per la prima volta negli anni '70 in epoca sovietica e destinati all'uso come tiro al bersaglio.


tupolev tu 141 strizh wiki

Tupolev Tu-141 Strizh


"Durante il 2022, sono stati svolti lavori presso l'impianto aeronautico di Kharkiv per modernizzare i suddetti UAV con la partecipazione di specialisti dell'ufficio di progettazione di Kiev Luch e della società americana Raytheon Technologies. La portata di questo drone è fino a 1.000 chilometri", ha riferito a Ria Novosti il capo ha affermato la delegazione.

Gavrilov ha poi evidenziato che la maggior parte degli obiettivi su cui colpiscono le forze armate ucraine sono "determinati dai padroni occidentali del regime di Kiev".

Una recente inchiesta del New Yorker aveva effettivamente riportato che i satelliti statunitensi sono in grado di catturare istantanee delle posizioni delle truppe ovunque sulla terra, mentre gli aerei spia militari statunitensi, che volano lungo i confini, migliorano il quadro dei movimenti militari e consentono intercettazioni dell'intelligence delle comunicazioni tra i comandanti russi. “Dopo l'invasione, gli Stati Uniti e altri partner occidentali hanno condiviso molte di queste informazioni con l'Ucraina”, riportava il quotidiano, precisando come, attraverso queste azioni di intelligence, Kiev sia stata in grado di uccidere fino a otto generali russi.

"I suddetti UAV Tu-141 Strizh sono puntati sull'obiettivo utilizzando il sistema satellitare GPS globale americano. A proposito, gli Stati Uniti e i suoi alleati utilizzano attivamente da tempo vari sistemi spaziali per la ricognizione e il supporto informativo delle forze armate dell'Ucraina, anche allo scopo di aprire i luoghi di schieramento, le rotte di movimento e le azioni delle truppe russe", sostiene il diplomatico, aggiungendo che ora Washington in Ucraina starebbe elaborando nuovi metodi per utilizzare costellazioni di satelliti civili come elemento di comando delle forze armate statunitensi.

In precedenza Kiev, attraverso le parole di un anonimo "alto funzionario ucraino" sul Washington Post, aveva ammesso la responsabilità degli attacchi agli aeroporti russi vicino a Saratov, Ryazan e Kursk. L'interlocutore della pubblicazione, nonostante il silenzio ufficiale delle autorità del Paese, sosteneva che "si trattava di droni ucraini". Il giorno precedente anche il New York Times, citando un "funzionario ucraino", aveva scritto che i droni "sono stati lanciati dal territorio dell'Ucraina".

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