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Il governo degli Stati Uniti sta pianificando lo schieramento di una portaerei a propulsione nucleare nel Mar del Giappone come dimostrazione di forza nel caso la Corea del Nord effettui il suo settimo test nucleare, come paventato per mesi da Washington e Seul. Lo riferiscono fonti anonime citate dalla stampa giapponese, secondo cui la decisione verrà assunta in coordinamento con Giappone e Corea del Sud: nel caso lo scenario si concretizzasse - una prospettiva possibile in concomitanza con le elezioni di medio termine negli Stati Uniti - a bordo della portaerei potrebbero salire contemporaneamente il capo del Comando Usa dell'Indo-Pacifico, ammiraglio John Aquilino, e alti ufficiali delle forze armate sudcoreana e giapponese. L'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta anche lavorando alla bozza di una risoluzione da presentare al Consiglio di sicurezza Onu per un ulteriore inasprimento del regime sanzionatorio a carico della Corea del Nord, e a una presa di posizione comune del G7 a condanna delle provocazioni di Pyongyang. 
La Corea del Nord ha affermato ieri, 7 novembre, che i ripetuti lanci di missili balistici effettuati nei giorni scorsi sono stati una risposta alle vaste esercitazioni aeree congiunte effettuate la scorsa settimana da Corea del Sud e Stati Uniti. Da mercoledì a sabato scorsi la Corea del Nord ha lanciato ben 80 missili di diverse tipologie, mentre in Corea del Sud si teneva l'esercitazione aerea congiunta "Vigilant Storm", con la mobilitazione di circa 240 aerei da combattimento sudcoreani e statunitensi, inclusi cacciabombardieri di quinta generazione F-35 e bombardieri strategici. L'agenzia di stampa ufficiale nordcoreana, "Korean Central News Agency", ha definito la manovra "un'esercitazione pericolosa di natura estremamente aggressiva"; l'agenzia ha aggiunto che la Corea del Nord risponderà "più duramente e spietatamente" a ulteriori manovre "provocatorie" da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati nella regione.
I leader di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone si incontreranno nei prossimi giorni per un vertice trilaterale teso a discutere le crescenti tensioni nella Penisola coreana. Lo hanno riferito la scorsa settimana fonti del governo giapponese, secondo cui l'incontro tra il presidente Usa Joe Biden, l'omologo sudcoreano Yoon Suk-yeol e il primo ministro giapponese Fumio Kishida si terrà nell'ambito degli incontri dell'Asean in programma a metà novembre in Cambogia, oppure a margine del summit del G20 in Indonesia. Il 3 novembre scorso i tre Paesi hanno condannato unitamente i recenti lanci di missili balistici della Corea del Nord, che avrebbero coinvolto anche un missile balistico intercontinentale.

Foto: it.depositphotos.com

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